Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 25 marzo 2014

Moretti «Se lo Stato taglia gli stipendi, vado via » : NON ASPETTARE, FALLO SUBITO !

Hanno fatto il giro del mondo le dichiarazioni del "prode ferroviere“, che intervistato a margine di un convegno a Bologna ha paventato il suo addio a FS a fronte di un taglio delle retribuzioni dei manager di Stato, come la sua (€ 850.000 + bonus !).
Non sono mancati i commenti e le dure prese di posizioni dei Comitati dei Pendolari per i quali “la sua dipartita, più che un auspicio, è una richiesta miracolosa a tutti i Santi del calendario che 3 milioni di italiani, pendolari della rotaia per forza, rivolgono a margine delle loro preghiere mattutine”, così il Presidente dei Pendolari Piacentini, Ettore Fittovini, il quale sottolinea che “si levi alla svelta dalle scatole: di fenomeni come lui, che fanno i gradassi con i soldi degli altri, se ne trovano in giro ad ogni piè sospinto”. Una polemica che oggi con la presentazione del piano industriale di FS è stata arricchita dalle nuove dichiarazioni di Moretti, il quale rispondendo alle domande dei giornalisti sul suo stipendio ha detto “vedremo se Renzi saprà convincermi”.
Dichiarazioni che denotano l’irritazione del n. 1 di FS verso chi lo critica e ormai un delirio di onnipotenza.
Il Presidente Matteo Renzi, noto per essere “il rottamatore”, ha un’occasione imperdibile ora per dimostrare di che pasta è fatto: come?
Licenziandolo in tronco e sostituendolo con un altro manager, più capace, sicuramente meno costoso e più “sintonizzato” su come deve comportarsi il capo di un’azienda pubblica qual è Ferrovie dello Stato.
Un gesto in grado di far capire a tutti gli altri boiardi di Stato che è finita la cuccagna, che i manager pubblici devono avere un’etica precisa ad incominciare dalle loro retribuzioni.
Concordiamo con quanto dichiarato dai nostri colleghi piacentini che il problema non è tanto Moretti, “ma chi ce l’ha messo e chi continua a mantenerlo su quella poltrona, lautamente pagato con i soldi delle nostre tasse. Il risultato del delirio di onnipotenza di questo manager di Stato è il frutto di decenni di totale assenza di una politica dei trasporti del servizio pubblico, ove si è delegato ad un subalterno della politica, da essa nominato, a farla lui stesso”.
Lo sfacelo del trasporto ferroviario è sotto gli occhi di tutti: basta avere la sfortuna di prendere un treno, posto che ci sia, senza contare poi al degrado delle stazioni, passando per convogli impresentabili, più degni a far viaggiare animali che umani.
Tutto merito della politica, la quale ha permesso che tutti i soldi pubblici dati ogni anno dallo Stato alle FS (società pubblica al 100%) finissero nel pozzo senza fondo dell’Alta Velocità, mandando tutto il resto in malora.
Moretti si riempie la bocca di concetti quali concorrenza e libero mercato, dimenticando che FS è ancora l’indiscusso monopolista: FS posseggono sia i binari che le stazioni, nonché la società che fa viaggiare i treni sopra, per cui la parola concorrenza è solo una mera utopia.
Quando l’ing. maximo sproloquia di mercato e di retribuzioni, paragonandosi al suo omologo tedesco, dimentica un piccolo dettaglio … la qualità del servizio offerto in Germania !
Sono anni che i pendolari chiedono ai governati la testa di Moretti, non nuovo a insultare i pendolari, ovvero i clienti della società che dirige.
Molto di ciò che Moretti ha ricevuto in questi anni è verosimile che l’abbia avuto proprio grazie dalla politica, che l’ha protetto e promosso, più che dalle sue virtù. Per un Moretti che faceva carriera quanti altri dirigenti di grandi capacità sono rimasti al palo ? Chissà …
Queste vanterie “da spaccone” non aiutano di certo a risolvere i problemi di un’azienda in evidente difficoltà, con il trasporto passeggeri regionale tornato indietro agli anni ’50 e la sicurezza lasciata in disparte in molti casi (Viareggio su tutti).
Il treno è divenuto un mezzo di trasporto costosissimo, sempre pagato con il denaro pubblico, ma caro come se non ricevesse nessun contributo.
Se questo Signore fosse dotato di umiltà, dovrebbe fare una cosa sola: chiedere scusa per il disturbo arrecato ai viaggiatori italiani e lasciare quella poltrona senza liquidazione.
Noi siamo fiduciosi, per tutto il resto ci penserà il Tribunale di Lucca !

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo Signore ha proprio stufato.
E' l'unico manager che va contro le direttive dei suoi azionisti (cioè noi!).
Per la cronaca ieri hanno approvato il piano industriale FS 2014-2017. Investmenti solo per AV e per il nuovo ETR1000 che verrà inaugurato con l'Expo.
Trasporto pendolare sempre figlio di un Dio minore.
Lucio