Egregio Signor Sindaco,
Le scriviamo per portare alla Sua cortese attenzione la grave problematica che riguarda quotidianamente una cinquantina di Pendolari venzonesi, che usufruiscono della stazione ferroviaria.
Come noto il nostro Comitato è impegnato per incentivare e migliorare in generale la qualità del servizio ferroviario in Alto Friuli.
Recentemente, siamo stati investiti della problematica in oggetto, atteso che alcuni Pendolari venzonesi, hanno lamentato la criticità della situazione in cui versa la stazione, chiedendoci di intervenire, sensibilizzando le Istituzioni competenti per ricercare una soluzione.
Dopo i notevoli progressi registrati nell’ultimo anno nelle due maggiori stazioni della linea( a Gemona è stata riaperta la biglietteria ed eliminata l’iniqua maggiorazione integrata Saf, a Udine sono iniziati i lavori di riqualificazione delle pensiline della stazione), abbiamo ritenuto doveroso intervenire anche per sollecitare un intervento a difesa delle stazioni cosiddette "minori", le quali si ritrovano oggi in uno stato di semiabbandono.
Il nostro auspicio è che l’Amministrazione Comunale si prenda carico della problematica della stazione, la quale – a nostro parere - costituisce un’importate punto di riferimento per il Venzone, specie in prospettiva turistica.
Sono passati orami molti anni da quando la stazione è stata privata della biglietteria, della sala d'attesa e perfino dei servizi igienici, locali tutti posti sotto chiave da parte della proprietaria R.F.I. S.p.A., in quanto la stazione, è stata remotizzata.
Oggi l’unico posto che fornisce ai passeggeri un riparo - seppur precario - è dato dal sottopasso di accesso ai binari: chiaramente il periodo invernale risulta la stagione che provoca maggiori difficoltà e disagi, ma anche nelle giornate piovose e ventose, i Pendolari sono relegati a sostare come “topi in una trappola” nell'angusto cunicolo del tunnel.
L'assenza totale di un riparo decoroso, degno dei nostri tempi, dotato di termosifoni/condizionatori, di servizi wc e porte ai varchi d'accesso, relegano questa stazione ad un livello assolutamente inadeguato, considerata la valenza turistica della Cittadina, la quale, grazie a 4 nuovi collegamenti transfrontalieri del Progetto comunitario MICOTRA, verrà collegata entro la fine dell’anno con la vicina Austria.
Non va sottovalutata inoltre la presenza della caserma, che ospita centinaia di militari, provenienti da Regioni italiane anche molto distanti: si tratta senza dubbio di un bacino d'utenza non indifferente.
Per questi motivi riteniamo indispensabile che l’Amministrazione Comunale si faccia carico della questione, sensibilizzando nelle sedi opportune la proprietà e le Istituzioni regionali affinché si possa garantire ai Pendolari di Venzone un servizio decoroso, permettendo loro di accedere alla sala d’attesa, la quale dovrà essere dotata di un erogatore automatico di biglietti (oggi assente).
Consci delle problematiche legate ai costi di gestione delle infrastrutture ferroviarie remotizzate, ci permettiamo di suggerirLe una soluzione già applicata altrove: il Comune di Valbruna ad esempio garantisce l’apertura quotidiana e la pulizia della sala d’aspetto e dei servizi wc, grazie all’intervenuto accordo stipulato con le Ferrovie.
Gli eventuali rischi di atti vandalici contro la struttura risultano a nostro parere ridotti ai minimi termini vista la presenza in loco di telecamere, nonché di un Comando dei Carabinieri che presidia il territorio.
Fiduciosi di un positivo riscontro rimaniamo in attesa di cortese risposta.
Distinti saluti.
2 commenti:
Proporrei di fare altrettanto con riferimento alla Stazione di Tricesimo San Pelagio: anche qui, manca una sala d'aspetto degna di tale nome e mancano i servizi i gienici. Per non parlare dei cumuli di terra e foglie che si accumulano nel parcheggio (con riferimento al quale, peraltro, sarebbe opportuna, se non addirittura doverosa, un'adeguata delimitazione degli stalli con apposite strisce).Cordialemente
Purtroppo tutte le stazioni "minori" soffrono la mancanza di una manutenzione continua.
In Veneto alcune stazioni sono state "sbolognate" dalle FS ai Comuni, mediante un contratto di comodato.
Questo però non è il sistema di risolvere i problemi, accollando sugli altri le spese proprie.
FS e le Regioni, competenti in materia di trasporto locale, dovrebbero - sentendo le Autorità comunali - ricercare un metodo che permetta la reciproca soddisfazione, garantendo a tutti gli utenti un servizio almeno decoroso.
Purtroppo da noi vige la famigerata regola dello "scarica barile" ... è più semplice tagliare o scaricare su altri che fare !
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