Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 20 settembre 2010

22.09.2010 - Assemblea Nazionale Pendolari sul trasporto ferroviario regionale: mala tempora currunt !

La manovra economica varata a fine luglio dal Governo opererà tagli consistenti ai contributi statali per il trasporto pubblico. La manovra economica si rivela estremamente iniqua in quanto interviene solamente su alcune categorie di cittadini, chiamati così a pagare i costi della crisi, non certo da loro provocata, e degli sprechi.
Di fatto saranno dimezzati i trasferimenti per il trasporto ferroviario regionale, che interessa 2.700.000 pendolari, per garantire i medesimi livelli di (dis)servizio attuali, le tariffe dovrebbero venire raddoppiate, oppure, per stare nei costi, si dovranno dimezzare i servizi. Che sia a causa degli aumenti delle tariffe, o per l’assenza di servizi di trasporto pubblico, centinaia di migliaia di auto finiranno col riversarsi sulle già congestionate strade delle aree urbane, con le conseguenze facilmente immaginabili, anche per la salute dei cittadini.
Secondo uno studio della Regione Lombardia, un aumento delle tariffe del 50% non sarebbe neppure lontanamente sufficiente per assicurare l'equilibrio economico del sistema e mantenere invariato il livello di servizio attuale. Pertanto, oltre ad aumenti tariffari pesantissimi, sarebbero necessari anche inaccettabili tagli ai servizi. D'altra parte, gli aumenti tariffari ed i tagli ai servizi provocherebbero una forte contrazione dei viaggiatori (sino al 23% con +50% delle tariffe per la Lombardia), che non potrebbero permettersi di pagare il biglietto o verrebbero dirottati sul mezzo privato, incrementando la congestione stradale e l'inquinamento.
Quella dei rincari e dei tagli sembra essere l'unica ipotesi presa in considerazione dagli assessorati regionali, incapaci di porre in atto riforme strutturali per recuperare risorse e diminuire i costi di gestione.
Il taglio dei servizi, tuttavia, in termini reali non costituisce un risparmio, se non marginale, perché Trenitalia si troverebbe ad avere dall’oggi al domani decine di migliaia di esuberi che non può certo licenziare. Per non parlare di centinaia di società di trasporto pubblico locale, che verrebbero portate al fallimento per via dei tagli ai finanziamenti al trasporto pubblico locale.
Anche il rinnovo del materiale rotabile per l’acquisto dei famosi 1000 treni per i pendolari, che poteva costituire un investimento volto anche a migliorare, con materiale rotabile più efficiente, anche la gestione economica e a velocizzare i servizi, è stato bloccato.
Mentre si tagliano i servizi destinati a Pendolari, si continua ad investire nelle “Grandi Opere”, come confermato dalla commessa da 1,5 miliardi per i treni AV, finanziati con soldi pubblici.
In questo particolare momento, su iniziativa del Coordinamento dei Pendolari Regione Lombardia, è stata convocata un’Assemblea Nazionale dei Pendolari, la quale si svolgerà a Roma il prossimo 22 settembre (Piazza S. Claudio 166 - Palazzo Marini 2, in Sala Poli – inizio lavori ore 11.00), per discutere quali iniziative – proteste comuni porre in essere per opporsi ai tagli del servizio.
L’intenzione è quella di unire, mediante i numerosi Comitati presenti sul territorio nazionale, il Movimento Pendolare, in maniera da formare una rete che possa dar voce alla protesta, formando un gruppo di pressione sociale, affinché si riapra il Tavolo sul T.P.L. per sollecitare le Istituzioni e il mondo della politica a trovare le risorse necessarie per evitare un disastro senza precedenti.
L'iniziativa è apolitica ed apartitica, nell'ottica di trovare alternative al disastro che si prefigura per i pendolari e per la sopravvivenza dello stesso trasporto pubblico.
Anche il Comitato Pendolari Alto Friuli sosterrà l’Assemblea Nazionale Pendolari, partecipando attivamente con una propria delegazione.
L’auspicio è quello che i nostri governanti facciano un passo indietro, garantendo agli Utenti quel diritto fondamentale di mobilità e spostamento previsto dal nostro ordinamento… per ora però pare che si avvicinano t- a grandi passi - tempi bui per noi Pendolari !

1 commento:

rufer - Regione Emilia Romagna ha detto...

Il CRUFER aderisce e partecipa alla manifestazione nazionale dei pendolari italiani contro la miope “politica dei tagli” al trasporto pubblico introdotta dal Governo nel corso dell’estate. Secondo le previsioni della Regione Emilia Romagna, per il 2011 verrebbero a mancare 350 milioni di euro, corrispondenti nel settore ferroviario alla cancellazione del 10% dei treni. Taglio di risorse e di treni destinato a raddoppiare nel corso del 2012.
L’unica alternativa che viene “suggerita” al taglio dei servizi, l’aumento delle tariffe del trasporto regionale. Una prospettiva inaccettabile per gli utenti, vessati da tempo con servizi sempre più scadenti e intempestivi aumenti delle tariffe. L’impegno del gruppo FS e di FER per l’acquisto di nuovi treni per il trasporto regionale, si dimostra inesigibile nell’immediato e problematico per il futuro. Per gli utenti emiliano-romagnoli una prospettiva fatta di treni vecchi di trent’anni e dei disservizi conseguenti al ritardo dei cantieri dell’Alta Velocità.
Un insieme di fattori che rischia, anche in Emilia Romagna, di azzerare l’utilizzo del trasporto ferroviario regionale. Un’eventualità che il CRUFER non intende assecondare in alcun modo.
L’assemblea nazionale dei pendolari deve costituire un necessario momento di unificazione delle rivendicazioni degli utenti italiani, con l’individuazione di ogni iniziativa utile per la difesa e il rilancio del trasporto ferroviario regionale.
COMITATO REGIONALE UTENTI FERROVIARI dell’EMILIA ROMAGNA