Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 10 settembre 2010

Stazione di Udine: esposto dei Comitati Pendolari regionali

Pubblichiamo la lettera esposto sottoscritta dal nostro Comitato, congintamente ai colleghi del Comitato Spontaneo FVG e a quelli del Nodo di Udine e spedita all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Direzione Regionale Trenitalia, al Sindaco di Udine e a Centostazioni Spa, proprietaria della Stazione di Udine.

Abbiamo appreso dalla stampa che la situazione di degrado delle pensiline della stazione ferroviaria di Udine troverà presto una soluzione (entro i primi mesi del 2011), grazie all’intervento che verrà svolto da R.F.I. – Rete Ferroviaria Italiana. Intervento che riteniamo un atto dovuto, necessario a ripristinare le condizioni di legalità sotto il profilo igienico-sanitario, nonché della sicurezza, così come sollecitato nel recente esposto depositato lo scorso mese di giugno all’ASL di Udine dal Comitato Pendolari Alto Friuli.
Con la presente, vogliamo tuttavia svolgere una panoramica relativa alle problematiche della Stazione, le quali non si limitano allo stato delle pensiline o all’installazione del tabellone partenze.
Giova rammentare che la situazione di degrado della stazione di Udine deriva essenzialmente da una progettazione sbagliata, svolta “per compartimenti stagni”, che non ha permesso la realizzazione di una struttura funzionale, idonea alle esigenze dell’Utenza e soprattutto al passo con i tempi.
La struttura infatti, dopo la radicale ristrutturazione di fine anni ’80 - effettuata per i Mondiali di Calcio di Italia ‘90 - è stata successivamente rinnovata nel 2005, con un intervento di riqualificazione urbano costato oltre 1,6 milioni di euro. Nella sostanza, l’ultimo intervento di restyling ha riguardato solo l’adeguamento funzionale del fabbricato viaggiatori, con la creazione di una galleria e l’ampliamento della superficie commerciale complessiva, tralasciando tuttavia la zona delle banchine esterne dei binari e il relativo tunnel di accesso.
Con la ristrutturazione della stazione, come si legge sul sito di Centostazioni, si intendeva “recuperare progressivamente quel ruolo sociale che lo caratterizzava in passato come uno dei maggiori punti di riferimento per i cittadini”. A distanza di 5 anni, pare ragionevole porre all’attenzione le problematiche del complesso, che con i suoi 7.200.000 passeggeri annui (fonte Centostazioni) costituisce la stazione con il maggior afflusso di passeggeri in regione, nonché uno dei centri di interesse sociali più importanti del Friuli Venezia Giulia, oltre a costituire un vero e proprio “biglietto da visita” per la Città di Udine.
Per questo motivo i rappresentanti dei Comitati Pendolari regionali, riunitisi lo scorso 15 luglio, hanno deciso di formalizzare con la presente una richiesta di intervento complessivo in ordine alla Stazione di Udine al fine di migliorare l’utilizzo funzionale della stessa e facilitare la fruibilità da parte dei viaggiatori.
Le seguenti indicazioni, formulate per punti, sono la sintesi delle segnalazioni dei numerosi pendolari che quotidianamente fruiscono della stazione e rappresentano le ultime - di una lunga serie - pervenute sul tema della pulizia e dell’igiene degli ambienti della stazione e dei treni. Ciò al fine di fotografare lo stato di degrado degli ambienti’ e rendere consapevoli le Autorità competenti circa le condizioni igienico - sanitarie degli ambienti della stazione ferroviaria.
Nella convinzione che quanto sotto descritto sarà oggetto di pronta valutazione e intervento segnaliamo:
1) I marciapiedi lungo i binari sono ricoperti di guano e piumaggio dei numerosi volatili che nidificano negli interstizi delle pensiline.
2) Le tettoie dei binari sono ricoperte da doghe in lamiera. Alcuni pezzi che componevano la copertura delle stesse si sono staccati causando la formazione di cavità, nelle quali i piccioni nidificano con le conseguenze di quanto esplicato al punto 1. Si segnala che la situazione risulta particolarmente critica presso i binari 3 e 7.
Si rileva inoltre, che sotto le tettoie risultano collocate alcune lastre di materiale non ben definito (si allega alla presente documentazione fotografica). Ci auguriamo che l’imminente intervento permetta una riqualificazione dell’intera area delle pensiline: a tal fine, vogliamo sensibilizzare le Autorità competenti, senza tuttavia creare alcun inutile e dannoso allarmismo, affinché si attivino per verificare se effettivamente le lastre collocate sotto le pensiline risultino costituite da materiale inquinante o dannoso per la salute pubblica. I futuri lavori dovranno pertanto mettere in sicurezza le pensiline, accertando se sussiste la presenza di materiale nocivo nelle lastre sopra menzionate e in tal caso procedere alla necessaria bonifica e / o smaltimento come previsto dalla normativa vigente.
3) Tunnel di accesso ai binari: il sottopassaggio è spesso soggetto ad allagamenti a seguito delle piogge, dal momento che non funzionano gli scoli e che il tetto delle pensiline risulta bucato, come già riferito al punto 2. I pavimenti delle scale e del sottopasso, pur non essendo particolarmente sporchi, presentano il rivestimento in plastica logoro in diversi punti cagionando, a seguito di fenomeni temporaleschi, vere e proprie insidie per gli utenti, specialmente se anziani o con ridotte capacità motorie. Osserviamo inoltre, che il mero posizionamento di alcuni cilindri in plastica appare insufficiente per informare gli utenti del pericolo di scivolamento e rappresenta solamente un palliativo rispetto alla soluzione fattiva e concreta del problema.
4) Tabelloni informativi: la notizia da parte di RFI dell’installazione del tabellone informativo partenze/arrivi rappresenta senza dubbio un passo in avanti nel miglioramento della qualità del servizio. La mancanza di un tabellone di grandezza idonea nell’atrio della stazione costituisce senza dubbio uno dei fattori più penalizzanti per l’Utenza poiché i monitor, di ridotte dimensioni e collocati nei diversi punti della stazione non permettono una visibilità adeguata delle informazioni.
Pur considerandola una buona notizia, riteniamo che il risultato si poteva raggiungere prima, visto che il problema era stato sollevato sei anni orsono. Peraltro anche da queste piccole cose si vede il grado di rispetto e attenzione che viene dimostrato nei confronti del cittadino/utente, il quale sfornito di un’informazione di base adeguata, suo malgrado, è attualmente costretto a subire un’informativa pubblicitaria martellante ad opera di altri schermi installati sui binari e all’interno della stazione stessa.
5) Situazione dei servizi igienici: i bagni rappresentano dei servizi essenziali in una stazione. In particolare, segnaliamo che nei wc, seppur vetusti ma tutto sommato decenti, non sono presenti dei ganci o dei piani d'appoggio per le borse e i bagagli.
6) Panchine: all’interno della stazione e lungo i marciapiedi che costeggiano i binari non è collocato un numero sufficiente di panchine tale da permettere all’utenza di sedersi, costringendola quindi ad attendere in piedi l’arrivo dei treni. La presenza di senzatetto o senza fissa dimora nella stazione di Udine non giustifica, a nostro avviso, la mancanza di un servizio decoroso, dal momento che in stazione è presente un presidio di Polizia Ferroviaria che garantisce la sicurezza ai viaggiatori.
7) Servizi disabili: si riscontra la mancanza di un montascale per l'assistenza ai disabili. A tal riguardo rileviamo che la Stazione di Udine risulta assolutamente inaccessibile ai disabili i quali in mancanza di assistenza non hanno la possibilità di raggiungere i binari (fatto salvo il binario 1). La situazione non risulta particolarmente rosea neppure per gli anziani e per le persone con ridotte capacità motorie o per i viaggiatori con bagagli ingombranti, i quali devono affrontare la ripida scalinata di accesso al tunnel.
La stazione dispone infatti di due sottopassi con caratteristiche estremamente diverse. Il nuovo tunnel, realizzato in occasione dei Mondiali di Calcio di Italia ’90, dispone di scivoli e piattaforme per lo spostamento dei disabili con difficoltà motorie, ma è posto ad una distanza superiore al centinaio di metri dai principali servizi (biglietteria, taxi, autobus locali), mentre il vecchio tunnel che sbocca direttamente sul vano antistante alla biglietteria e sul piazzale della stazione dispone di una sezione di passaggio estremamente ridotta che rende difficoltoso il passaggio dei viaggiatori in caso di arrivo contemporaneo di due convogli. Il tunnel è inoltre privo di qualsiasi supporto per facilitare salite o discese di carrozzine e portatori di handicap.
8) Da ultimo chiediamo anche una soluzione concreta in ordine alla situazione del passaggio pedonale del piazzale esterno della stazione, al fine di garantire la sicurezza ai cittadini che entrano e escono dalla stazione. Ad oggi, infatti, non esiste un vero e proprio attraversamento dedicato ai pedoni; la situazione risulta particolarmente delicata soprattutto in considerazione del fatto che il piazzale è attraversato in continuazione dai bus delle linee urbane della Saf, nonché da numerosi taxi.
Siamo certi che le nostre osservazioni potranno essere utili alla risoluzione delle criticità; siamo inoltre sicuri che le Autorità competenti effettueranno le necessarie verifiche, al fine di accertare se le attuali condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza rispettino gli standard e i parametri previsti dalla vigente normativa.
Ribadiamo la nostra soddisfazione per l’imminente avvio dei lavori, augurandoci che l’intervento venga svolto con la dovuta lungimiranza, utilizzando le soluzioni tecniche più adeguate al caso concreto.
Evidenziamo che continua a mancare da parte della Regione e dei Gestori un vero e proprio scambio fattivo di informazioni con l’Utenza, come previsto dalla ratio dell’Art. 15 comma 7 del vigente Contratto di Servizio e in particolare con i suoi rappresentanti, atteso che l’ultima riunione risale al novembre 2009.
A tal fine invitiamo le Istituzioni a ricercare un METODO DI LAVORO CONDIVISO con l’Utenza, in maniera da permettere l’instaurazione di un percorso comune volto all’individuazione delle soluzioni delle criticità presenti.
Restiamo in attesa di ricevere un Vostro pregiato riscontro, nonché a disposizione per fissare un
incontro a breve per discutere le problematiche in oggetto e le altre criticità relative al servizio ferroviario
regionale.
Distinti saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli
Comitato Spontaneo Pendolari FVG
Pendolari Nodo di Udine



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