È stata inaugurata sabato 8 ottobre a Palazzo Elti la mostra fotografica «La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo» realizzata dal Comitato Pendolari Alto Friuli, con la partnership del Comune di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto.
All'inaugurazione erano presenti il Sindaco di Gemona, Paolo Urbani, l’Assessore regionale alla Mobilità, Maria Grazia Santoro, il Direttore della Fondazione Ferrovie, Luigi Francesco Cantamessa e il consigliere comunale e rappresentante del Comitato Pendolari, Andrea Palese.
L’inaugurazione della Mostra è stata preceduta dalla notizia che entro novembre ci sarà la firma del Protocollo d’intesa tra la Regione Friuli Venezia Giulia, RFI e la Fondazione FS che permetterà la riapertura e il rilancio della Ferrovia Pedemontana; seguirà l’avvio della progettazione degli interventi infrastrutturali per riparare i danni causati dalla frana del 2012 e per adeguare l’intera ferrovia agli odierni standard di sicurezza.
Torneranno così a correre i treni lungo la Gemona-Sacile, grazie alla sinergia tra Regione Friuli Venezia Giulia, RFI e Fondazione FS.
La Gemona-Sacile rappresenterà un unicum tra le linee riaperte per la Fondazione FS: sarà la prima su cui viaggeranno sia i treni viaggiatori del trasporto pubblico locale sia i treni turistici effettuati con locomotive e carrozze d’epoca.
Nel solco di “Binari senza tempo”, il progetto della Fondazione FS che dà una seconda giovinezza ai cosiddetti “rami secchi”, da maggio 2014 a oggi sono quasi 500 i km di linee riaperte grazie al turismo ferroviario.
Determinante è stata l’attività svolta in questi anni dal nostro Comitato, e in particolare del dott. Andrea Palese, storico leader dei pendolari friulani, che prima di chiunque altro ha creduto nel progetto della Fondazione FS e nella possibilità di utilizzo promiscuo della linea sia per il trasporto turistico, che per il tradizionale trasporto passeggeri TPL.
Proprio negli ultimi anni, accanto alla volontà di molti di riavviare il traffico passeggeri, era emersa l’idea di affiancare anche la fruizione turistica della linea, che attraversa zone verdi bellissime, con l’organizzazione di “viaggi lenti” in treno, tema particolarmente vicino alla mission della Fondazione FS.
Già a marzo, nel corso dell’inaugurazione della Ferrovia dei Templi ad Agrigento, Andrea Palese, aveva incontrato l’ing. Cantamessa: un primo incontro nel corso del quale il Direttore di Fondazione FS aveva parlato di un possibile interessamento sulla Sacile-Gemona e l’inserimento della linea o parte della stessa all’interno del progetto nazionale “Binari senza tempo”, che negli ultimi due anni ha permesso il recupero per finalità turistiche di varie linee della rete ferroviaria d’Italia dal 2014.
Fondamentale è risultato l’invito all’ing. Cantamessa da parte del nostro Comitato Pendolari e quello dei Sindaci di Cavasso Nuovo, Sacile, Polcenigo, Meduno, Pinzano, Forgaria, Osoppo e Gemona del Friuli, a svolgere un sopralluogo lungo la linea, nonché ad inaugurare la Mostra.
Il dado è tratto, ora spetta a Regione FVG e soprattutto ai Territori credere fino in fondo a questo progetto, che rappresenta un’opportunità unica di sviluppo per le nostre Comunità, le quali potranno beneficiare di un “turismo lento”, basato sul treno, sul cicloturismo e su percorsi naturalistici e culturali, oltre che enogastronomici che promuovano le eccellenze della nostra splendida Pedemontana.
3 commenti:
Quali sono le tempistiche per rivedere un treno sui binari ?
Entro novembre firma del protocollo d'intesa tra regione FVG, Fondazione FS e RFI
Nell'inverno 2017 inizio della progettazione per l'adeguamento infrastrutturale e inizio degli interventi per il ripristino della linea
Autunno del 2018 si potrebbe nelle migliori delle ipotesi prevedere l'inaugurazione.
Ora spetterà però ai Comuni e alla Regione procedere a realizzare parallelamente un vero progetto economico, considerato che la ferrovia sarà solo una componente di questo progetto.
Potenziamento e tabellazione della ciclabile FVG3, recupero del patrimonio immobiliare ferroviario, destinandolo alla realizzazione di B&B, minimusei, info point, promozione generale di percorsi turistici in base alle eccellenze presenti sul territorio.
Insomma bisogna darsi una svegliata !
Se la Fondazione Fs ci regalerà nuovamente la ferrovia, spetta a noi sostenerla con queste attività in maniera da catturare i flussi turistici provenienti specialmente da nord.
In altre realtà italiane questo processo ha avuto importanti ricadute economiche sul territorio, impariamo e prendiamo ad esempio. Serve rimboccarsi le manche e lavorare e non limitarsi ad aspettare o criticare come fanno in tanti dicendo che il treno è una mera spesa ... E' un'opportunità di sviluppo che dovrà essere sfruttata al meglio
Riguardo ai flussi provenienti da nord, a suo tempo non seppero o vollero nemmeno sfruttare la presenza del Rototom Sunsplash a Osoppo... fu una grande occasione perduta!
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