La IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha recentemente adottato il testo base (CLICCA QUI) in ordine alla proposta di legge n. 1178 (proponente On. Maria Iacono / relatore On. Romina Mura) relativa all’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.
Dopo due anni e un lungo lavoro del Comitato Ristretto si è dunque arrivati al testo che definisce i criteri per individuare le ferrovie turistiche nonché per definire specifiche modalità per un’adeguata gestione del servizio di trasporto e della connessa offerta commerciale e turistica.
Al testo sarà possibile ora apportare modifiche con la presentazione degli emendamenti, il cui termine è fissato in una delle prossime sedute della Commissione.
Questa legge, la cui prima firmataria è la deputata agrigentina, Maria Iacono, ha come finalità la salvaguardia e la valorizzazione delle ferrovie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, comprensive dei tracciati ferroviari, delle stazioni e delle relative opere d'arte e pertinenze, nonché dei rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle.
La proposta di legge prevede che le linee ferroviarie, le stazioni e le relative opere d'arte restano nella disponibilità dei soggetti proprietari o concessionari, che sono responsabili del mantenimento in esercizio, della conformità del tracciato agli standard definiti dal decreto, nonché della manutenzione, della funzionalità e della sicurezza delle medesime infrastrutture, che sono classificate, ai fini della manutenzione ed esercizio, con apposita categoria turistica.
INDIVIDUAZIONE DELLE FERROVIE TURISTICHE: un decreto del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali (di concerto con quello delle Infrastrutture e previa intesta in Conferenza Stato-Regioni) dovrà individuare e classificare come ferrovie turistiche le linee caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico. L'elenco verrà aggiornato con la stessa procedura.
Anche le linee dismesse o le linee sospese potranno essere classificate come turistiche, purché siano armate per l'intera percorrenza o per la maggior parte della loro percorrenza e purché rispettino gli standard di sicurezza e di manutenzione.
Nell’elenco rientreranno da subito la Palazzolo-Paratico (Lombardia), la Asciano-Monte Antico (Toscana), la ferrovia della Valmorea (Lombardia), la Ceva-Ormea (Piemonte), la Sulmona-Casteldisangro-Carpinone (Abruzzo-Molise), l’Agrigento-Porto Empedocle (Sicilia) e la Fano-Fermignano (Marche) e l’Avellino–Rocchetta Sant’Antonio (Campania) e la nostra ferrovia Pedemontana Gemona-Sacile (Friuli).
Si tratta di una legge importante, attesa da tempo, che unitamente all’impegno della Fondazione FS, promotrice del progetto nazionale “Binari senza tempo”, permetterà il recupero e la valorizzazione di alcune linee ferroviarie italiane, alcune delle quali sono già state attivate da Fondazione FS.
SISTEMA MISTO TURISMO/TPL PER LA FERROVIA PEDEMONTANA: il riconoscimento della Pedemontana quale ferrovia turistica e l’interessamento della Fondazione FS, permetterà di promuovere sul Territorio una serie di attività legate allo sviluppo del “viaggio lento”, grazie alla Ciclovia Pedemontana (FVG3), che è a sua volta è connessa con la Ciclovia Alpe Adria Radweg (FVG1), facendo leva sulla combinazione treno-bici.
Il progetto della Fondazione FS permetterà inoltre la valorizzazione del patrimonio immobiliare ferroviario, costituito dalle stazioni e dai manufatti, i quali potranno essere destinati sia ad attività commerciali quali B&B, bar, che a infopoint o spazi destinati per associazioni culturali o ricreative.
La ferrovia Pedemontana sarà inoltre la prima linea d’Italia ad essere utilizzata in modo promiscuo sia per il servizio turistico che per l’effettuazione di servizi di linea (tpl), configurando così un sistema misto turistico/tpl a vantaggio anche dei pendolari e della domanda non squisitamente turistica.
Il vantaggio è cospicuo basti pensare che sulla sola tratta Maniago-Sacile, il treno è più veloce di 33 minuti rispetto al trasporto pubblico su gomma.
Sotto il profilo gestionale, il testo della legge prevede che siano attribuiti ai soggetti proprietari o concessionari, nel nostro caso a Rfi non solo gli oneri di manutenzione ordinaria ma anche quelli di manutenzione straordinaria e di innovazione tecnologica della linea e che la stessa Rfi o la consorella Trenitalia assuma la gestione della Sacile-Gemona nel caso di compresenza di servizi turistici e di linea.
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