Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 6 giugno 2015

Tutti a bordo del ETR 653 Civity

Da qualche giorno i nuovi treni stanno facendo confidenza con la nostra linea ferroviaria.
Molti viaggiatori hanno potuto assistere da vicino, da Tarvisio a Gemona, da Udine a Palmanova, agli ultimi test-prova dei Civity, prima del grande debutto previsto per lunedì 15 giugno.
Non sappiamo ancora quale sarà la prima corsa ufficiale in Pontebbana: di certo i nuovi treni andranno gradualmente a sostituire le vecchie Ale 801; con ogni probabilità il debutto avverrà sul R. 6017 Tarvisio-UD-TS in partenza alle ore 6.35 da Tarvisio Boscoverde, con fermate intermedie a Ugovizza-Valbruna alle 7.46, Pontebba alle 7.00, Carnia 7.17, Venzone alle 7.23, Gemona 7.28, Artegna alle 7.34, Tarcento alle 7.40, Tricesimo alle 7.47, Udine alle 7.59. Il treno poi proseguirà per Trieste via Cervignano.
Abbiamo chiesto categoricamente alla Regione e a Trenitalia che non si faccia nessuna festa d'inaugurazione, nessun taglio del nastro e auspichiamo che nessun politico si faccia vedere con fotografi, tv o stampa al seguito.
Il 15 giugno si chiuderà così una delle pagine più tribolate della storia del nostro trasporto ferroviario, una vera e propria telenovela che ha fatto soffrire i pendolari per oltre 2 anni e mezzo.
Proprio per questo riteniamo che in questa vicenda non ci sia proprio niente da festeggiare e niente per cui andare fieri, visto che il ritardo ha comportato quotidiani disservizi ed un danno economico per gli stessi contribuenti del FVG.
Unitamente agli altri Comitati dei pendolari abbiamo chiesto ai politici e a Trenitalia di mantenere un basso profilo, anche se è indubbio che l'entrata in esercizio dei Civity rappresenterà un momento storico per il nostro servizio ferroviario.
Per questo inviteremo gli assessori e consiglieri regionali e gli amministratori locali  interessati ad utilizzare il treno, come ogni altro cittadino di questa Regione,  mescolandosi tra i molti pendolari che quella mattina sicuramente affolleranno incuriositi il nuovo treno.
Il debutto dei Civity sarà l'occasione per i politici friulani di dare il buon esempio, di scoprire come si può comodamente usufruire di un servizio moderno e confortevole, abbandonando l'auto privata, o ancor meglio l'auto blu.
Siamo certi che con i Civity cambierà il modo di viaggiare in FVG.
Volge così al termine questa vicenda e una riflessione è d'obbligo: troppe le responsabilità della politica regionale, che ha cercato di giustificare questo ritardo addossando le colpe sulla solita burocrazia, o ancor peggio scaricando le responsabilità sul costruttore CAF.
Di un sol colpo si vogliono dimenticare tutte le bugie e le false promesse fatte ai Pendolari e ai Cittadini del FVG in questi anni.
Mai sapremmo la verità e i motivi di quest'ennesima vicenda "italiaca".
Ufficialmente le cause sono state addebitate al costruttore, visto che la spagnola CAF pagherà una penale di 4,5 milioni di € alla Regione
E Trenitalia? A detta della Regione non ha avuto alcun ruolo determinante, salvo dare supporto tecnico e pilotare i treni nel corso dei test d'omologazione.
E' innegabile però che con l'avvio del "nuovo corso" in FS, grazie soprattutto all'impulso dato dal nuovo Direttore della Divisione Passeggeri Regionale, Orazio Iacono, l'iter di omologazione si è sbloccato e in pochi mesi i treni sono stati collaudati. Coincidenze? Chissà ... 
E la politica regionale ? Di certo non ne esce per niente bene, in quanto non ha saputo risolvere con autorevolezza una questione diventata sempre più spinosa.
Dopo anni di “battaglie”, incontri e approfondimenti sul caso, ci permettiamo di dare un giudizio sugli attori di questa vicenda, perché riteniamo giusto che l’opinione pubblica, non avvezza a certi tecnicismi ed a certi retroscena, conosca il punto di vista di noi utenti.
Riccardo Riccardi: assessore alla mobilità del FVG dal 2008 all'aprile 2013.
E' stato l'artefice dell'operazione di acquisto del nuovo materiale rotabile. Una scelta coraggiosa e lungimirante perché ha voluto dotate il FVG di un nuovo parco rotabile, sostituendo treni vecchi da 40 anni in servizio. In molti hanno criticato la scelta del materiale rotabile (Civity) e del costruttore spagnolo (CAF), ma sia le sentenze del Tar, che gli esiti positivi dei test d'omologazione, hanno dato ragione alle scelte fatte nel lontano 2011.
Non sapremmo mai se Riccardi avrebbe portato a termine in minor tempo l'operazione dei Civity, tuttavia già nell'aprile 2013 si era registrato il primo intoppo nell'iter d'omologazione e pertanto riteniamo che il suo operato abbia lasciato alcune ombre nelle gestione globale.
Mariagrazia Santoro: assessore alla mobilità del FVG in carica dal maggio 2013.
Ha ereditato la problematica dei nuovi treni con un approccio sbagliato, che le ha fatto perdere più di un anno; probabilmente si è fidata troppo dei suoi funzionari, prodigandosi in infruttuosi incontri dai quali scaturivano solamente promesse.
Ha la colpa di aver ufficializzato più volte la messa in esercizio dei treni in tempi diversi, promesse nei fatti sempre disattese.
Ci si aspettava più incisività e coraggio da un assessore tecnico, non eletto.
Magda Uliana: coniuge dell'ex Presidente della Regione, nonché Sindaco di Udine, Sergio Cecotti, è il Direttore Centrale delle Infrastrutture ovvero la dirigente n. 1 del trasporto FVG.
Una dirigente "navigata", con un'esperienza amministrativa maturata gran parte nel settore della sanità e del diritto allo studio; dal settembre 2013 è stata "catapultata" nel delicatissimo comparto delle infrastrutture.
Fino ad oggi la dirigente non si è distinta per l’ottenimento di risultati positivi, basti pensare al noto cronoprogramma annunciato per la messa in esercizio dei treni a novembre 2013, divenuto ben presto un libro dei sogni. Ha "venduto più volte la pelle dell'orso prima di averlo ucciso", ricercando continuamente scuse e giustificazioni. L'ennesimo esempio dello spoils system.
Ufficio Mobilità Regionale: l’operato dell’ufficio è da sempre improntato alla filosofia dell’italico ministero. Una Regione che intende eccellere nella materia ferroviaria, con scelte lungimiranti e moderne, deve necessariamente dotarsi di una struttura snella e dinamica, eliminando il più possibile l'apparato burocratico.
E’ mancata e manca ancora la trasparenza verso i cittadini:  da anni chiediamo l'adozione di uno strumento informativo idoneo, che permetta la pubblicazione on line  degli importi delle penali contrattuali e ogni altra notizia significativa attinente al contratto di servizio (es. indici contrattuali circa puntualità/affidabilità).
E stato apprezzato dagli utenti la creazione della mail dedicata intreno@regione.fvg.it per inviare suggerimenti, reclami e altro.
Renzo Tondo:  Presidente del FVG dal 2008 all'aprile 2013.
Disinteressato alla materia, demandata sempre al rispettivo assessore di competenza.
Debora Serracchiani: Presidente del FVG in carica dal maggio 2013. 
Idem come Renzo Tondo, con l'aggravante che non è mai riuscita ad imporre la sua influenza politica sul Palazzo a Roma per sbloccare l'iter d'omologazione presso l'ANSF, agenzia governativa controllata dal Ministero dei Trasporti.
Le meteore: ci sono stati poi tanti altri politici che hanno cercato di utilizzare o meglio di strumentalizzare questa vicenda. Autorevoli senatori, eurodeputate in cerca di voti (?), consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, tutti accumunati da un unico fine: apparire sui titoli dei giornali.

2 commenti:

Attilio ha detto...

Ho letto con attenzione il lungo sfogo che il Comitato dei Pendolari ha riportato sulla storia ed il consuntivo che il 15 giugno 2015 dovrebbe concludere, almeno in parte, l'annoso problema.
Concordo con il Comitato che non sono necessarie cerimonie particolari per inaugurare il nuovo servizio dei nuovi treni.
Si è arrivati ad avere una nuova tipologia di servizio per ciò che riguarda le macchine che sono nuove e non dovrebbero avere, almeno per il primo periodo di servizio, problemi tecnici.
L'efficienza del servizio totale quindi sarà ancora una demandata al fattore umano che si spera si comporti con efficienza, puntualità e spirito di servizio.
I nuovi treni dovrebbero essere in grado di trasportare anche le biciclette, ma non sappiamo quante. Speriamo che l'intermodalità offerta da questo antico/moderno mezzo di trasporto venga rispettato perchè molto utile al cittadino pendolare che decidesse di utilizzarlo per andare al lavoro risparmiando "eurini" e migliorando la propria salute.
Il Friuli è una regione di confine e l'Austria è molto vicina e la la bicicletta fa parte integrante dei mezzi di trasporto con cui si produce ricchezza perciò auguro che, memori di tanti errori fatti in questa annosa vicenda dei "Treni per i Pendolari", gli amministratori abbiano la modestia di ricordarli per non farli più.
Attilio Pellarini
Socio di FIAB Pordenone-aruotalibera

Pedalare fa bene alla salute e all’umore, riduce i costi della mobilità e l’inquinamento, dà spazio alle persone.
Aiutatecici a promuovere la bicicletta e a migliorare le nostre città.

Anonimo ha detto...

Per la cronaca, uno dei nuovi ETR del FVG è già stato imbrattato durante le prove tecniche: https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ddGl2VhlL94#t=57