Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 7 agosto 2014

Ritardi da record, promesse non mantenute e un imbararazzante silenzio ...

Nessun miglioramento all'orizzonte. 
I dati del report del mese di luglio confermano il trend negativo del servizio ferroviario lungo la linea 15 Tarvisio-UD-Cervignano-TS e viceversa. 
I lavori di manutenzione all’infrastruttura ferroviaria sono terminati ad inizio luglio e quindi non vi sono più scusanti a questa situazione; in realtà non vi erano nemmeno prima, visto che il monitoraggio tiene conto dei ritardi>10 min. e i lavori prevedevano eventuali ritardi entro i 10 min. 
L’indice di disservizio (ritardi>10 min.+soppressioni/num. treni programmati) ormai è stabilmente sopra il 10%: un dato che negli anni passati era ritenuto d’eccezionale gravità, visto che la media si aggirava sul 4,60% (!) 
Il numero dei ritardi >10 min. è impressionate (+236%): nei primi 7 mesi su 3.380 treni programmati si sono registrati 322 ritardi>10 min. (contro i 136 del 2013)
L’unico dato positivo è che migliora l’affidabilità: le soppressioni sono calate da 57 registrate nel 2013 a 39.
L’informazione all’utenza è ai minimi termini, specie nei casi di circolazione perturbata. 
Peggio di così è ancora possibile?

Raffronto Ritardi>10 min. Anno 2013 - 2014
Anno
Num.
Soppr.
Num.
Ritardi
Media
Ritardo
Num.
Treni
%
Disservizi
su n. treni
Gennaio 2013
2
16
25 min. 55 sec.
592
3,04%
Gennaio 2014
3 parziali
48
16 min. 36 sec.
505
10,29%






Febbraio 2013
8
22
30 min.
547
5,48%
Febbraio 2014
6 (di cui 3 parziali)
64
21 min. 30 sec.
488
14,34%






Marzo 2013
13
23
32 min. 18 sec.
584
6,16%
Marzo 2014
11 (di cui 4 parziali)
40
17 min. 36 sec.
522
9,77%






Aprile 2013
7 + 9 per sciopero
6
14 min.
544
2,38%
Aprile 2014
7 (di cui 5 parziali)
33
18 min. 12 sec.
475
8,42%






Maggio 2013
5
25
32 min. 50 sec.
592
5,06%
Maggio 2014
1
56
21 min. 6 sec.
527
10,81%






Giugno 2013
6
18
22 min. 36 sec.
560
4,28%
Giugno 2014
3 (di cui 2 parziali)
43
26 min. 40 sec.
409
11,24%






Luglio 2013
16
26
29 min. 43 sec.
616
6,81%
Luglio 2014
8 (di cui 1 parziale)
38
32 min.
454
10,13%






Report 2013
Gen.-Lug.
57
136
28 min. 10 sec.
4.035
4,78%
Report 2014
Gen.-Lug.
39 (di cui 18 parziali)
322
22 min.
3.380
10,68%

Il silenzio delle Istituzioni è diventato imbarazzante difronte a questi numeri: un disarmo su tutti i fronti visto che non si tenta nemmeno di metter mano con degli aggiustamenti minimi a questa situazione divenuta ormai “normale”. 
Gli uffici regionali, dopo i disastri dell’orario cadenzato, latitano e non sono in grado di approcciare in maniera organica la materia e nascondono il loro fallimentare operato e le loro responsabilità nella solita burocrazia.
Da mesi si è smesso di parlare del bando per l’affidamento del servizio ferroviario (che doveva essere pronto per giugno), dei nuovi treni CAF (che dovevano entrare in esercizio entro la primavera), della Gemona-Sacile, chiusa da 2 anni, la quale attende da oltre un anno l'avvio dello studio di fattibilità ...
Mentre altrove si riapre persino una linea ferroviaria (Belluno-Calalzo di Cadore), in FVG si rasenta il ridicolo chiudendo alcune carrozze della TS-VE, facendo sloggiare i passeggeri ...
Non si parla nemmeno di modificare (per dicembre?) un orario assurdo che in 8 mesi ha provocato solo disagi agli utenti e ha peggiorato sensibilmente la qualità della vita dei pendolari; silenzio assoluto anche sul progetto “stazioni minori”, 400milaeuro stanziati ancora a luglio 2013 e destinati per realizzare alcuni interventi nelle stazioni fs. 
Un quadro desolante, se aggiungiamo poi il venir meno del confronto tra Comitati dei Pendolari e Regione FVG: un confronto schietto che negli ultimi 6 anni, ovvero da quando la materia ferroviaria è diventata di competenza regionale, aveva permesso di fare qualche passo avanti condividendo idee e suggerimenti.  
Un immobilismo che denota invece solo l’insensibilità della politica verso i problemi dei pendolari, costretti quotidianamente a viaggiare in condizioni precarie, con un livello di servizio mai caduto così in basso.
Per la Regione FVG tutto sembra invece andar bene, forse aveva ragione l’ing. Moretti che i pendolari sono solo dei gran lamentosi … tanto se i treni poi sono sporchi, in costante ritardo o se vengono soppressi, potete sempre utilizzare l’auto per spostarvi !

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno Comitato,
a proposito di disservizi... Ma della biglietteria di Gemona ormai non ci sono proprio più speranze? ormai non se ne parla più, è andata proprio nel dimenticatoio! Ma non per noi viaggiatori che usiamo sempre e comunque il treno come mezzo di trasporto pubblico!!
Grazie e buon lavoro

Marietto

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Noi certamente non ci siamo dimenticati della biglietteria con operatore di Gemona e della sistemazione del software delle biglietterie elettroniche costate quasi 30.000 euro l’una (attualmente non sono in grado di emettere tutti i titoli di viaggio).
Per quanto concerne la questione biglietteria di Gemona tutto dipenderà da come la Regione predisporrà il bando per l’affidamento del servizio regionale (la cui durata sarà di 15 anni come annunciato dall’Ass. Santoro).
Il bando è ancora in fase di preparazione e nessuno è stato interpellato in merito nonostante certe promesse di condividere … cmq il bando dovrà prevedere anche le biglietterie con operatore e gli orari di apertura.
Da parte nostra faremo di tutto perché la Regione non si dimentichi di Gemona, la cui biglietteria era economicamente sostenibile sia per bacino d’utenza che per fatturato.
Il problema è che il nuovo bando difficilmente verrà fatto entro il 2014 e quindi per tutto il 2015 c’è da attendersi una proroga dell’attuale contratto di servizio con Trenitalia alle attuali condizioni.
Ipotizziamo che il vincitore del nuovo bando inizi la propria attività alle condizioni della gara a partire dal 01.01.2016: salvo miracoli o stravolgimenti istituzionali c’è poco da star allegri, soprattutto con una politica regionale così insensibile ai problemi dei pendolari, come dimostrato dalla gestione dell’orario cadenzato e dal taglio di corse e stazioni effettuato a partire dal 15.12.2013.

Anonimo ha detto...

devono usare il treno altrimenti non capiranno mai i nostri problemi.
Ma chi se ne frega di quei quattro sfigati che prendono ancora il treno e poi ci votano pure!
Attila ha fatto meno danni di questa classe politica.
Tenete duro, che il vostro lavoro è apprezzato e soprattutto è invidiato da tanti che non hanno il coraggio nemmeno di parlare e sanno solo criticare.
Giovanni, vecchio ferroviere