Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 14 aprile 2014

Multateli e non pagateli !

Pubblichiamo la mail inviata questa mattina all'Assessore alla Mobilità Mariagrazia Santoro a seguito dei nuovi disagi registrati lungo la linea 15.

Buongiorno,
Vi segnaliamo che oggi il R. 6015 è stato soppresso da Tarvisio a Udine e sostituito con bus. Bus peraltro partito da Carnia alle 7.05 e utilizzato solo da 3 persone, visto che gran parte degli utenti visti i tempi di percorrenza ha preferito attendere il treno successivo, ovvero il R. 6017.
E’ inutile sottolineare che questi continui disagi stiano mettendo a dura prova la pazienza dei pendolari, ormai esasperati e quasi rassegnati.
La vergognosa vicenda della sospensione del R. 6023 (treno soppresso per 1 mese senza che sia stata data alcuna preventiva informativa all’utenza) è l’esempio più lampante di quale sia oggi l’atteggiamento di Trenitalia verso la sua clientela.
Abbiamo apprezzato la lettera tempestiva, e dai toni appropriati, dell’Assessore Santoro, che a seguito della nostra segnalazione, ha intimato al gestore di assumere le misure più opportune per la riduzione del disagio causato dalla soppressione del R 6023.
Una lettera che non deve però rimanere isolata e alla quale deve seguire una dura presa di posizione della Regione nei confronti dei vertici di Trenitalia.
Le giustificazioni dei lavori e del cantiere di Ugovizza sono paradossali, visto che dai ns monitoraggi (stazione per stazione) è facilmente desumibile che i disagi trovino origine altrove.
Sappiamo tutti che i problemi sono ben altri, legati soprattutto all’utilizzo di materiale rotabile inadeguato e da una programmazione d’un orario cadenzato lungo una linea che presenta molte criticità di circolazione. Basti pensare che tra UD e Cervignano c’è un solo binario, con scarse possibilità di incrocio e sezioni di blocco troppo lunghe.
Non c’è pertanto da stupirsi che in questa situazione il peggioramento del servizio è causato dall’errata scelta dell’orario cadenzato, il quale ha previsto un aumento del numero dei treni in circolazione lungo il tratto basso della linea.
In mancanza di interventi migliorativi all’infrastruttura è di palese evidenza che non si potrà pretendere un miglioramento del servizio offerto.
Sulla carta l’idea del cadenzamento della linea 15 è positiva, ma sotto il profilo pratico i benefici per i viaggiatori sono stati ben pochi rispetto ai disagi patiti. Auspichiamo pertanto una dura presa di posizione della Regione nei confronti di Trenitalia e RFI, considerato l’obbligo della Regione stessa a vigilare e controllare l’operato di FS.
Riteniamo impossibile che Trenitalia si faccia pagare (40 milioni l’anno !) e in anticipo (90%) e al contempo si permetta di fare il bello e il cattivo tempo, offrendo un servizio imbarazzante. Servono correttivi d’orario perché così non è possibile continuare.
Come già anticipato durante l’incontro del 7 aprile scorso ribadiamo il nostro indirizzo: la Regione deve multare e non pagare Trenitalia (almeno per quanto concerne la quota del corrispettivo dovuto della linea 15).
Purtroppo questa è l’unica musica che Trenitalia è in grado di sentire … Fatevi valere !
Buon lavoro.
Comitato Pendolari Alto Friuli

3 commenti:

Daniele ha detto...

Sono stato distratto io, oppure non c'è stata una grande comunicazione dello sciopero avvenuto ieri ?

Anonimo ha detto...

Trenitalia non ha mai primeggiato nell'informazione.
Anche oggi con la soppressione del 6015 informazione praticamente inesistente.

Anonimo ha detto...

Moretti passa a Finmeccanica ! LIBERAZIONE !!!
Lucio