Pubblichiamo di seguito la lettera spedita all'Assessore Riccardi e alla Direzione Regionale Trenitalia, dopo le odierne soppressioni.
"Quello che è successo nella prima mattinata di oggi è assolutamente non scusabile. Trenitalia ha soppresso due treni su tre, rispettivamente il regionale n. 6019 in partenza da Tarvisio alle ore 6.36 e il treno n. 5983 in partenza da Carnia alle ore 8.20 (quest’ultimo in realtà è stato autosostituito con un servizio bus della Saf nemmeno annunciato alla clientela), mentre il treno n. 6018 proveniente da Udine ha maturato un ritardo di 35 minuti.
Le soppressioni pare siano dovute per motivi tecnici in quanto il materiale rotabile non era disponibile o guasto.
La mattinata è stata un vero e proprio calvario per i tanti pendolari lavoratori o studenti dell’Alto Friuli: una situazione di caos e di anarchia dovuta soprattutto alla mancanza di informazioni certe. Le soppressioni e i ritardi sono stati comunicati infatti con largo ritardo da Trenitalia.
E’ inaccettabile che i pendolari debbano organizzarsi in proprio, creando fra loro delle vere e proprie catene - tramite sms – surrogandosi di fatto all’informativa ufficiale di Trenitalia. Non fosse stata per la buona volontà di alcuni membri del Comitato Pendolari Alto Friuli, sparsi per le varie stazioni, che aggiornavano in tempo reale la situazione, l’utenza sarebbe stata lasciata in stazione in balia di se stessa, in attesa di notizie che mai poi sarebbero giunte in tempo utile per potersi organizzare autonomamente in modo alternativo in maniera da raggiungere il posto di lavoro o di studio.
Non vogliamo né lamentarci, né essere polemici, in quanto siamo perfettamente consci della particolare situazione in cui versa il parco rotabile: fino a quando non entreranno in esercizio i nuovi treni la situazione sarà molto precaria a fronte dell’inaffidabilità dei vecchi treni, tuttavia riteniamo inaccettabile che Trenitalia “viva alla giornata” e si continuino a giustificare i disservizi con questa attesa.
Siamo consapevoli che guasti di questa natura si ripeteranno e per questo chiediamo che Trenitalia studi uno specifico piano finalizzato a limitare i disagi ai pendolari, individuando nel concreto le soluzioni alternative in caso di soppressione, in quanto quelle attuali risultano assolutamente inadeguate. Ora più che mai serve dotarsi di un’organizzazione, soprattutto riguardo alle fasce pendolari che devono essere assolutamente garantite.
A tal fine chiediamo all’Assessore Riccardi – nello spirito del metodo lavorativo intrapreso di reciproca collaborazione - che si faccia da garante per tutelare gli interessi dei pendolari.
Nessuno risarcirà i danni subiti dai pendolari, alcuni costretti a far uso del proprio mezzo privato nonostante si paghi un abbonamento, altri invece dovranno giustificare il ritardo sul posto di lavoro con permessi o ferie.
I treni nuovi arriveranno a giugno del 2011 e la situazione muterà, nel mentre bisognerà “stringere i denti”, rimboccandosi le maniche e continuare a lavorare duramente; auspichiamo pertanto che la Direzione Regionale Trenitalia e la Regione pongano in essere quegli accorgimenti necessari per limitare al minimo i disagi all’Utenza, in primis migliorando a tutti i livelli il sistema informativo, coordinando tra loro tutti gli Enti interessati.
Non sta a noi certamente pianificare il lavoro degli altri, tuttavia se il problema è dato dai tempi di manutenzione dei mezzi, riteniamo indispensabile pensare che il gestore si organizzi in maniera tale da evitare il ripetersi di disservizi così pensanti, che inevitabilmente sono destinati a durate per più giorni, vista la mancanza di materiale rotabile di scorta.
Distinti saluti".
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