Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 7 luglio 2020

Da domani mercoledì 8 luglio avvio al cantiere tra Monfalcone e Trieste. Previste modifiche alla circolazione sino al 21 agosto


Per consentire il completamento dei lavori di Rete Ferroviaria Italiana per il consolidamento del costone roccioso, franato il 22 giugno nei pressi di Bivio d’Aurisina, la circolazione ferroviaria sarà sospesa sul binario lato monte, in direzione di Trieste Centrale, dalle 9 di mercoledì 8 luglio fino a venerdì 21 agosto.
Il traffico ferroviario si svolgerà a senso alternato sul binario lato mare, quello in direzione Udine/Venezia.
Per questo motivo, fa sapere Trenitalia, il programma delle corse subirà cambiamenti con modifiche d’orario e sostituzioni con bus (vedi foto). 
Trenitalia attiverà il servizio di customer care nelle stazioni di Monfalcone e Cervignano, e potenzierà quello di Trieste Centrale.

Le stazioni di Monfalcone, Cervignano e Gorizia diventeranno così le teste di ponte per le corse da e per Trieste.
Saranno in tutto 62 i treni regolari che manterranno il programma d'esercizio e che viaggeranno lungo la tratta interessata dal cantiere.
Altri 10 treni viaggeranno invece con ritardi previsti da 5 a 15 minuti a causa del rallentamento del cantiere.
60 treni saranno invece limitati e autosostituiti nel tratto da Monfalcone a Trieste.
Sono inoltre previsti alcuni treni limitati a Cervignano e Gorizia o corse che partiranno dalle stesse stazioni, con bus sostitutivi per o provenienti da Trieste.
Una decine invece i treni soppressi, alcuni dei quali verranno sostituiti da bus.
Si consiglia di verificare, prima della partenza, le variazioni relative al proprio viaggio sui canali web del Gruppo Fs Italiane, negli uffici informazioni, assistenza clienti e biglietterie.
Una brutta tegola per il trasporto ferroviario del Friuli Venezia Giulia che per un mese e mezzo dovrà pazientare e convivere con le esigenze del cantiere di Aurisina.
Peraltro il problema non è limitato solo ai treni passeggeri ma anche alle merci e in particolare a quelle dirette o provenienti dal Porto di Trieste.
Il recente ripristino in esercizio della vecchia linea asburgica Transalpina nella tratta di collegamento da Villa Opicina a Trieste Campo Marzio e viceversa, lungo un percorso di 14 chilometri, rappresenta un'alternativa all'inoltro dei treni merci via costiera, anche se attualmente vi sono alcune limitazioni che penalizzano l'utilizzo di questo tratto.
Ancora una volta si pone il problema delle infrastrutture e degli investimenti. Pensare oggi di continuare ad utilizzare l'ottocentesca e romantica linea costiera sia per il traffico passeggeri che per quello merci è fuori da ogni logica.
L'evento franoso di Aurisina ha evidenziato - se non fosse ancora chiaro a tutti - che in queste condizioni la città di Trieste e il suo porto rischiano l'isolamento a causa di una banalissima frana.
Riteniamo pertanto che sia venuto il momento di iniziare a ragionare senza timore su un'opera moderna e strategica che possa garantire il transito in completa sicurezza di un volume di treni passeggeri e merci adeguato alle esigenze odierne.  

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