Ha voluto rendersi conto personalmente della situazione dei treni in Italia, viaggiando da Milano a Reggio Calabria per capirne problematiche e correttivi. Il ministro Tremonti scopre così i disagi dei pendolari e dei viaggiatori in generale.
«Da Milano a Roma 3 ore, da Roma a Reggio Calabria un po' di più e devo dire anche più complicate». È quanto ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti scendendo dal treno regionale 3675 Paola-Reggio Calabria dopo un viaggio sui treni per saggiare i trasporti verso il Mezzogiorno. Un viaggio a sorpresa fatto in compagnia dei segretari della Cisl Raffaele Bonanni e della Uil Luigi Angeletti.
Di certo il viaggio a sorpresa nei disagi ferroviari del profondo Sud del ministro dell'Economia Giulio Tremonti in compagnia dei leader di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti, se non altro ha il merito di aver scatenato un bel putiferio.
Insieme, come normali cittadini, per 700 chilometri di strada ferrata prima su un Frecciarossa (da Roma a Napoli), poi rigorosamente nella seconda classe di un Intercity (da Napoli a Lamezia Terme) e infine sul regionale dei pendolari per arrivare a Reggio Calabria. Il giudizio del titolare dell'Economia è già tracciato: «Tre ore di treno per andare da Milano a Roma - dice all'arrivo - troppe di più per arrivare a Reggio Calabria. Al Sud - aveva spiegato ai pochi cronisti saliti sul treno con lui - servono infrastrutture e i soldi ci sono, non è vero che ho chiuso i rubinetti, in questi anni ne sono stati bruciati un sacco. Quello che manca è la capacità degli amministratori locali di saper spendere. Le regioni del Sud - è la disamina del professore - non fanno sistema. Al Nord Piemonte e Lombardia si mettono assieme per fare le grandi opere, qui le cose si fanno nell'ottica di un ritorno elettorale».
Lungo il viaggio non sono mancati i siparietti. Il treno scelto è un Intercity diretto a Siracusa. A bordo col ministro, per lo più studenti ed extracomunitari. Al momento di partire Tremonti riceve la telefonata di benvenuto a bordo dell'ad di Trenitalia, Mauro Moretti. «Ho saputo che siete nostri clienti», esordisce l'ad delle Ferrovie dello Stato. Ma il ministro lo gela: «Bene? Mica tanto. Manca l'acqua in tutte e due i bagni della carrozza. Se ci fosse sarebbe meglio»,
Ma finita la telefonata Tremonti esprime nel complesso un giudizio positivo: «Temevo peggio. Tutto sommato è un treno dignitoso».
Angeletti riferisce. Sul treno da Lamezia a Reggio copione invertito: il ministro trova l'acqua ma non il sapone per le mani.
Benvenuto pendolare Tremonti !
«Da Milano a Roma 3 ore, da Roma a Reggio Calabria un po' di più e devo dire anche più complicate». È quanto ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti scendendo dal treno regionale 3675 Paola-Reggio Calabria dopo un viaggio sui treni per saggiare i trasporti verso il Mezzogiorno. Un viaggio a sorpresa fatto in compagnia dei segretari della Cisl Raffaele Bonanni e della Uil Luigi Angeletti.
Di certo il viaggio a sorpresa nei disagi ferroviari del profondo Sud del ministro dell'Economia Giulio Tremonti in compagnia dei leader di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti, se non altro ha il merito di aver scatenato un bel putiferio.
Insieme, come normali cittadini, per 700 chilometri di strada ferrata prima su un Frecciarossa (da Roma a Napoli), poi rigorosamente nella seconda classe di un Intercity (da Napoli a Lamezia Terme) e infine sul regionale dei pendolari per arrivare a Reggio Calabria. Il giudizio del titolare dell'Economia è già tracciato: «Tre ore di treno per andare da Milano a Roma - dice all'arrivo - troppe di più per arrivare a Reggio Calabria. Al Sud - aveva spiegato ai pochi cronisti saliti sul treno con lui - servono infrastrutture e i soldi ci sono, non è vero che ho chiuso i rubinetti, in questi anni ne sono stati bruciati un sacco. Quello che manca è la capacità degli amministratori locali di saper spendere. Le regioni del Sud - è la disamina del professore - non fanno sistema. Al Nord Piemonte e Lombardia si mettono assieme per fare le grandi opere, qui le cose si fanno nell'ottica di un ritorno elettorale».
Lungo il viaggio non sono mancati i siparietti. Il treno scelto è un Intercity diretto a Siracusa. A bordo col ministro, per lo più studenti ed extracomunitari. Al momento di partire Tremonti riceve la telefonata di benvenuto a bordo dell'ad di Trenitalia, Mauro Moretti. «Ho saputo che siete nostri clienti», esordisce l'ad delle Ferrovie dello Stato. Ma il ministro lo gela: «Bene? Mica tanto. Manca l'acqua in tutte e due i bagni della carrozza. Se ci fosse sarebbe meglio»,
Ma finita la telefonata Tremonti esprime nel complesso un giudizio positivo: «Temevo peggio. Tutto sommato è un treno dignitoso».
Angeletti riferisce. Sul treno da Lamezia a Reggio copione invertito: il ministro trova l'acqua ma non il sapone per le mani.
Benvenuto pendolare Tremonti !
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