Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 16 novembre 2010

Patto dei Pendolari Italiani: petizione nazionale contro il taglio al trasporto pubblico locale

APPELLO A TUTTI I PENDOLARI ITALIANI
FIRMA ANCHE TU CONTRO GLI AUMENTI TARIFFARI
AL TRASPORTO PUBBLICO E LA RIDUZIONE DELLE CORSE

Lo scorso 22 settembre a Roma si sono riuniti i rappresentanti dei Comitati Pendolari per valutare e discutere della difficile situazione che si prefigura per i trasporto pubblico locale a seguito dell’approvazione della manovra Tremonti che ha predisposto dei tagli considerevoli ai finanziamenti regionali e in particolare sul trasporto pubblico locale.
I Pendolari hanno deciso all’unanimità di dire NO! ai tagli alle risorse ed ai servizi perché esistono le soluzioni al problema del finanziamento del trasporto pubblico locale ed è compito di chi ci governa applicarle in maniera da permettere il riequilibrio finanziario del sistema.
E' stato quindi concordato che l'unità dei Pendolari italiani, rappresenta in questo momento lo snodo essenziale per contrastare i tagli preannunciati. Quest’unità di intenti trova la sua espressione nel PATTO DEI PENDOLARI ITALIANI a cui il nostro Comitato ha aderito.
Il PATTO non ha alcuna paternità politica o ideologica, molto semplicemente è una libera aggregazione di Cittadini che chiedono un servizio di trasporto pubblico migliore, efficace e a disposizione di tutti, capace di garantire il fondamentale diritto alla mobilità e allo spostamento.
L'obiettivo è quello di un confronto serio e fattivamente propositivo con il Governo e con le Regioni in un crescendo di iniziative in funzione degli eventi e delle risposte che si riceveranno.
A fronte di tutto ciò è stato deciso di lanciare una petizione popolare nazionale al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, le Istituzioni e il mondo politico in generale in ordine alla problematica in questione.
Gli effetti della manovra Tremonti, consistente nella riduzione dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni, arriveranno presto a farsi sentire nelle tasche dei Pendolari italiani. La prima a scoprire le carte è stata la Lombardia, che ha preannunciato aumenti tariffari dal 25% al 30% su biglietti ed abbonamenti a partire da gennaio, nonché un taglio di servizi pari ad una corsa ogni dieci. Analoghe decisioni stanno per venire prese anche da altre Regioni italiane.
Preoccupati da questo scenario abbiamo scritto una lettera aperta all’Assessore Regionale ai Trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, chiedendogli espressamente garanzie affinché l’indirizzo politico della Giunta non muti, auspicando altresì che la Regione continui a mantenere i “pendolari al centro di ogni progetto” garantendo in questo modo un sistema di mobilità sostenibile, sul quale non dovrà ricadere il pesante fardello della manovra economica vanificando così il gran lavoro svolto fino ad oggi.
Con soddisfazione e un certo sollievo abbiamo accolto le rassicurazioni dell’Assessore Riccardi, il quale ha garantito che anche per il 2011 la Regione manterrà invariato il livello delle le risorse economiche per il TPL. Ciò permetterà il mantenimento dei medesimi livelli di corse e tariffe, nonché consentirà di proseguire lungo quel percorso di lavoro volto al rinnovamento del parco rotabile e al miglioramento della qualità del servizio.
Questa è senza dubbio la linea politica corretta da seguire, l’unica che possa allontanare il sospetto che, dietro agli aumenti tariffari si nasconda una strategia precisa che ritiene il trasporto pubblico, anziché una risorsa, un inutile fardello per le casse dello Stato, penalizzando milioni di cittadini che si comportano in modo virtuoso.
Se per il Friuli Venezia Giulia il pericolo tagli al sistema del TPL sembra scampato, per altre regioni – specie quelle ordinarie – le cose andranno diversamente.
L’assenza di qualunque tipo di strategia nazionale di riforma del sistema della mobilità è la riprova più evidente che dagli aumenti tariffari non si avrà alcun miglioramento qualitativo, ma solamente un indebito prelievo economico per milioni di pendolari che finirà per alimentare ulteriormente sprechi ed inefficienze.
Ecco perché dobbiamo dire NO! ad ogni ipotesi di adeguamento tariffario e chiedere invece una verificata e trasparente politica di aumento della qualità e di sviluppo dei trasporti pubblici.
Per questi motivi il Comitato Pendolari Alto Friuli invita tutti i Pendolari friulani a sottoscrivere la petizione nazionale contro i tagli al Trasporto Pubblico Locale.

FIRMA LA PETIZIONE ON LINE

http://patto.ilpendolare.com/petizione/

Nessun commento: