Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 21 agosto 2015

Progetto "Adotta una stazione" e "Piano Stazioni Minori", due opportunità da non perdere

Il Gruppo Ferrovie dello Stato da alcuni hanno sta promovendo il progetto “Adotta una stazione”: l’iniziativa è finalizzata a concedere in comodato gratuito ad Enti Pubblici/Associazioni/Onlus-No Profit, le stazioni impresenziate per favorirne il loro riuso.
Oggetto dell’iniziativa sono stazioni dismesse o spazi di proprietà di RFI non più funzionali all’esercizio ferroviario: i beni concessi in comodato devono essere utilizzati senza finalità di lucro.
Di prassi, i contratti di comodato prevedono una durata di 4 anni e l’impegno da parte dell’ente comodatario di realizzare nell’immobile interventi di riqualificazione e/o manutenzioni di diverso tipo.
I contratti di comodato gratuito attivi in Italia al 2014 sono circa 510 in 345 stazioni.
Le richieste per quanto riguarda la nostra regione devono essere inviate da parte degli interessati a Rete Ferroviaria Italiana S.P.A.- Direzione Territoriale Produzione - Viale Miramare n. 18 - 34135 Trieste (TS).
In FVG ad oggi le stazioni concesse in comodato sono quelle di Gemona del Friuli (spazio viaggiatori), Redipuglia (locali ceduti per la realizzazione del Museo sulla Grande Guerra), Maniago (utilità pubblica), San Vito al Tagliamento (locali utilizzati da associazioni) e Manzano (locali destinati ad usi sociali).
Tante ancora le piccole stazioni ancora lungo la linea 15 in cerca di “adozione”: da quelle ancora servite dal servizio ferroviario (Ugovizza-Valbruna,  Pontebba, Carnia, Venzone,  Artegna, Tarcento e Tricesimo) a quelle dismesse dove il treno passa ma non si ferma più (Lumignacco, Risano, Santo Stefano Udinese, Santa Maria la Longa,  Sevegliano, Strassoldo). 
Altri Comuni in passato ci hanno provato ad accollarsi le stazioni ma per varie ragioni poi hanno revocato l’accordo di comodato (es. Tarvisio per la monumentale stazione di Boscoverde).
Gemona è oggi la stazione in regione più grande sia per dimensioni che per numero di passeggeri in transito che è stata concessa in comodato da RFI.
Dal 01.10.2013 il Comune di Gemona infatti cura la pulizia e la manutenzione dei locali destinati ai viaggiatori, garantendo l’apertura dei servizi wc che erano stati chiusi il 01.01.2012.
A Gemona, grazie anche alla nostra collaborazione come Comitato Pendolari, da quasi due anni si sta portando avanti un ambizioso progetto che prevede il restayling di alcuni spazi di stazione.
L’art. 4 della L.R. n. 6 del 26.07.2013 prevede il cd “Piano Stazioni Minori”: al fine di assicurare il miglioramento qualitativo delle stazioni ferroviarie localizzate in FVG di proprietà di RFI interessate da una frequentazione inferiore a 500 viaggiatori/giorno con conseguente miglioramento dell’attrattività dei servizi ferroviari ivi afferenti, la Regione è autorizzata a concedere finanziamenti agli Enti Locali a sostegno di impegni conseguenti alla stipula di convenzioni con RFI per l’uso dei fabbricati di stazione, delle aree scoperte o di parte di esse per finalità sociali e altre proprie dei loro compiti d’istituto.
Finalmente dopo due anni, con la legge di assestamento a bilancio n. 20 del 6 agosto scorso la Regione ha finanziato il “Piano Stazioni Minori”, confermando la disponibilità di 400.000 € quali fondi a favore degli Enti locali per la riqualificazione delle piccole stazioni.
La spesa massima ammissibile sarà di 80.000 € per ciascuna stazione, per interventi di miglioramento all'accessibilità agli spazi di stazione, di riqualificazione funzionale dei fabbricati di stazione e delle aree di stazione per finalità sociali, di miglioramento degli spazi di attesa interni ed esterni, delle strutture informative ai viaggiatori, dell'intermodalità e dell'accessibilità bici-treno e per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fabbricati di stazione e delle aree di stazione.
Le domande, complete della documentazione prevista, vanno presentate entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di assestamento di Bilancio 2015.

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