Al termine della legislatura facciamo il punto della situazione sul servizio ferroviario in FVG, dando un giudizio su cosa è stata fatto e cosa rimane da fare.
Gran parte delle aspettative dei Pendolari che erano state riposte nella Giunta Serracchiani sono rimaste tali.
Al contrario delle Giunte precedenti (Illy e Tondo), quella Serracchiani partiva con tutte le condizioni per svolgere un ottimo lavoro, grazie al rinnovamento del parco rotabile, alla ristrutturazione nell'organizzazione aziendale di Trenitalia e alla collaborazione dei Comitati dei Pendolari che non è mai mancata.
RAPPORTO REGIONE-PENDOLARI Se il rapporto Pendolari–Trenitalia si è consolidato grazie ad un costante dialogo che ha permesso di instaurare una proficua collaborazione, con la Regione è mancato ogni tipo di confronto.
Emblematico il fatto che l'Assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, ha deciso di chiudere il Tavolo di Lavoro dei Pendolari, istituito nel 2009 dall'allora Assessore Riccardi, sede del confronto tra Utenti, Regione e Trenitalia, marcando così una netta distanza tra regione e Comitati.
Insufficiente è stato pure l'operato dell'Ufficio Mobilità, il quale è mancato nella programmazione del servizio, distinguendosi solo per l'immobilità.
PUNTUALITA' AL VERTICI Nonostante ciò, grazie al lavoro della Direzione Regionale Trenitalia, diretta prima da Simone Gorini e attualmente da Elisa Nannetti, dal 2015 ad oggi il FVG ha raggiunto performance che hanno portato il servizio ai vertici delle classifiche nazionali. Nel 2017 il FVG è stata la Regione più puntuale d'Italia con oltre il 95%, precedendo la virtuosa Provincia di Bolzano.
LA SVOLTA L'arrivo del nuovo materiale rotabile - acquistato dalla Giunta Tondo e lungamente atteso sino al giugno 2015 - unitamente al nuovo modello organizzativo di Trenitalia hanno permesso al servizio di fare il salto di qualità.
È necessario però distinguere la gestione del servizio di Trenitalia, dalla programmazione politica dettata dalla Regione: se Trenitalia viene promossa sul campo grazie ai risultati, l'operato della Giunta Serracchiani e dell'Assessore Santoro trovano una sonora bocciatura a causa della mancanza di programmazione ad ogni livello e di risultati.
NUOVI TRENI ERT 563 – PENALI CONTRATTUALI La politica si è distinta solo per annunci, come è successo per la questione dei nuovi treni ETR563, acquistati dalla Giunta Tondo, costati 45,6 milioni (Iva esclusa), i quali dopo varie promesse da parte dell'Assessore Santoro, sono entrati in esercizio con oltre 2 anni e mezzo di ritardo. Ad oggi non si conosce ancora la destinazione delle penali contrattuali, pari a 4,5 milioni di €, applicate alla spagnola Caf per la ritardata consegna. A gennaio 2016 avevamo avanzato alcune proposte all'Ufficio Regionale Mobilità, dall'acquisto di un pianale portabici, al Wi-Fi gratuito a bordo treno, proposte rimaste lettera morta.
NUOVI TRENI ETR 564 Stesso copione per i quattro nuovi ETR564 politensione, i quali sono in grado di viaggiare sia sulla rete austriaca che slovena. I treni acquistati nel dicembre 2012 (costo 25 milioni), dovevano essere omologati e consegnati entro marzo 2016.
Ad oggi non si conosce quando entreranno in esercizio. Anche in questo caso, il ritardo determinerà l'applicazione delle penali contrattuali per 2,5 milioni, che si sommano agli altri 4,5.
NUOVO CONTRATTO Mentre quasi tutte le altre Regioni d'Italia hanno stipulato un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, della durata di 6 o 9 anni, inserendo specifiche clausole che impegnano il Gestore a migliorare l'offerta, con un maggior numero di corse ed investimenti al parco rotabile, il FVG è ancora vincolato al vecchio contratto del 2009 che è stato prorogato più volte.
L'ultima proroga tecnica del dicembre 2017 prevede una durata di un anno prorogabile per un altro e un corrispettivo di 41 milioni/annui che garantirà la continuazione dell'attuale servizio nelle more dello svolgimento della gara per l'affidamento del servizio.
E' grave che in 5 anni, non si è riusciti ad avviare la procedura di gara, lasciando il FVG ferroviario nella precarietà contrattuale. Fino a quando non vi sarà un nuovo contratto pluriennale non sarà possibile infatti possibile prevedere un miglioramento dell'offerta, con nuove corse o e con la modifica dell'orario, riducendo i tempi di percorrenza, bloccati ormai da anni e influenzati negativamente “dall'orologio di Mestre”.
POLITICA TARIFFARIA Il FVG è la Regione con le tariffe più care d'Italia.
In questi anni non si è intervenuto sulla tariffazione, la quale è rimasta invariata.
Il biglietto integrato treno-gomma resta ancora un obiettivo da raggiungere. La promozione del treno è stata limitata ai treni spot in occasione di importanti kermesse (Friuli Doc, Barcolana, Festa della Zucca).
Buona invece l'iniziativa di Trenitalia che nel fine settimana ha previsto valide offerte commerciali anche per il servizio treno+bici lungo la Udine-Tarvisio.
SACILE-MANIAGO e POLO INTERMODALE TRIESTE AIRPORT La vera Caporetto ferroviaria si è però assistita nell'avvio della Sacile-Maniago e della fermata di Trieste Airport.
La prima è stata riattivata a dicembre 2017 grazie all'interessamento di Fondazione FS e l'inserimento della linea tra le 18 ferrovia di interesse turistico d'Italia previsto dalla Legge 128/2018.
Nonostante l'investimento di 19 milioni, si è voluto anticipare la riapertura della linea per ragioni che nulla hanno a che vedere con un servizio pubblico, quando la linea non era ancora tecnologicamente pronta. Ciò ha determinato ripetuti guasti e disservizi tanto che la puntualità della linea è tra le peggiori d'Italia (82%). Non si è voluto ascoltare i suggerimenti di chi utilizza il treno ogni giorno e quasi si è fatto a gara per sbagliare tutto: si sono spesi 2,5 milioni/anno prevedendo un numero di corse sproporzionato rispetto alle reali necessità del territorio, con orari e coincidenze sbagliate che hanno da penalizzato l'avvio del servizio.
A marzo 2018 è stata poi inaugurata la fermata fs del Polo Intermodale di Trieste Airport, un'opera da oltre 17 milioni che integra l'aeroporto, con l'autostazione.
Servita da 60 treni/giorno, di cui 52 regionali, 6 Frecce e 2 IC, anche in questo caso è mancata la programmazione e l'inaugurazione è stata solo una passerella elettorale. Purtroppo gli orari attuali non consentono di poter raggiungere da Udine l'aeroporto per prendere i voli mattutini per Roma senza pensare che il tempo di percorrenza della FrecciaRossa Venezia-Trieste è uguale o superiore persino a quello dei treni regionali.
Se Trieste Airport non garantirà un'offerta di voli adeguata e un'efficace intermodalità treno-aereo, sarà destinato a rimanere una Cattedrale nel deserto.
Giudizio Finale:
TRENITALIA: 7,5 – I risultati ottenuti parlano da soli. C'è da migliorare l'informazione e la promozione.
DEBORA SERRACCHIANI: 3 – Assente. Ha delegato tutto all'Assessore, mai intervenendo se non per far passerella alle inaugurazioni.
MARIAGRAZIA SANTORO: 4 – E' mancato il dialogo con i Pendolari. Da Assessore tecnico, non eletto, si pretendeva molto di più. Verrà ricordata per i Protocolli d'Intesa e gli Accordi Quadro e per la mancanza di risultati pratici sul campo.
UFFICIO MOBILITA' REGIONE FVG: 3 – La musica non è cambiata. Da 10 anni evidenziamo le medesime carenze. Mancano competenze. Serve cambiare pagina, individuando persone all'altezza del ruolo.
Gran parte delle aspettative dei Pendolari che erano state riposte nella Giunta Serracchiani sono rimaste tali.
Al contrario delle Giunte precedenti (Illy e Tondo), quella Serracchiani partiva con tutte le condizioni per svolgere un ottimo lavoro, grazie al rinnovamento del parco rotabile, alla ristrutturazione nell'organizzazione aziendale di Trenitalia e alla collaborazione dei Comitati dei Pendolari che non è mai mancata.
RAPPORTO REGIONE-PENDOLARI Se il rapporto Pendolari–Trenitalia si è consolidato grazie ad un costante dialogo che ha permesso di instaurare una proficua collaborazione, con la Regione è mancato ogni tipo di confronto.
Emblematico il fatto che l'Assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, ha deciso di chiudere il Tavolo di Lavoro dei Pendolari, istituito nel 2009 dall'allora Assessore Riccardi, sede del confronto tra Utenti, Regione e Trenitalia, marcando così una netta distanza tra regione e Comitati.
Insufficiente è stato pure l'operato dell'Ufficio Mobilità, il quale è mancato nella programmazione del servizio, distinguendosi solo per l'immobilità.
PUNTUALITA' AL VERTICI Nonostante ciò, grazie al lavoro della Direzione Regionale Trenitalia, diretta prima da Simone Gorini e attualmente da Elisa Nannetti, dal 2015 ad oggi il FVG ha raggiunto performance che hanno portato il servizio ai vertici delle classifiche nazionali. Nel 2017 il FVG è stata la Regione più puntuale d'Italia con oltre il 95%, precedendo la virtuosa Provincia di Bolzano.
LA SVOLTA L'arrivo del nuovo materiale rotabile - acquistato dalla Giunta Tondo e lungamente atteso sino al giugno 2015 - unitamente al nuovo modello organizzativo di Trenitalia hanno permesso al servizio di fare il salto di qualità.
È necessario però distinguere la gestione del servizio di Trenitalia, dalla programmazione politica dettata dalla Regione: se Trenitalia viene promossa sul campo grazie ai risultati, l'operato della Giunta Serracchiani e dell'Assessore Santoro trovano una sonora bocciatura a causa della mancanza di programmazione ad ogni livello e di risultati.
NUOVI TRENI ERT 563 – PENALI CONTRATTUALI La politica si è distinta solo per annunci, come è successo per la questione dei nuovi treni ETR563, acquistati dalla Giunta Tondo, costati 45,6 milioni (Iva esclusa), i quali dopo varie promesse da parte dell'Assessore Santoro, sono entrati in esercizio con oltre 2 anni e mezzo di ritardo. Ad oggi non si conosce ancora la destinazione delle penali contrattuali, pari a 4,5 milioni di €, applicate alla spagnola Caf per la ritardata consegna. A gennaio 2016 avevamo avanzato alcune proposte all'Ufficio Regionale Mobilità, dall'acquisto di un pianale portabici, al Wi-Fi gratuito a bordo treno, proposte rimaste lettera morta.
NUOVI TRENI ETR 564 Stesso copione per i quattro nuovi ETR564 politensione, i quali sono in grado di viaggiare sia sulla rete austriaca che slovena. I treni acquistati nel dicembre 2012 (costo 25 milioni), dovevano essere omologati e consegnati entro marzo 2016.
Ad oggi non si conosce quando entreranno in esercizio. Anche in questo caso, il ritardo determinerà l'applicazione delle penali contrattuali per 2,5 milioni, che si sommano agli altri 4,5.
NUOVO CONTRATTO Mentre quasi tutte le altre Regioni d'Italia hanno stipulato un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, della durata di 6 o 9 anni, inserendo specifiche clausole che impegnano il Gestore a migliorare l'offerta, con un maggior numero di corse ed investimenti al parco rotabile, il FVG è ancora vincolato al vecchio contratto del 2009 che è stato prorogato più volte.
L'ultima proroga tecnica del dicembre 2017 prevede una durata di un anno prorogabile per un altro e un corrispettivo di 41 milioni/annui che garantirà la continuazione dell'attuale servizio nelle more dello svolgimento della gara per l'affidamento del servizio.
E' grave che in 5 anni, non si è riusciti ad avviare la procedura di gara, lasciando il FVG ferroviario nella precarietà contrattuale. Fino a quando non vi sarà un nuovo contratto pluriennale non sarà possibile infatti possibile prevedere un miglioramento dell'offerta, con nuove corse o e con la modifica dell'orario, riducendo i tempi di percorrenza, bloccati ormai da anni e influenzati negativamente “dall'orologio di Mestre”.
POLITICA TARIFFARIA Il FVG è la Regione con le tariffe più care d'Italia.
In questi anni non si è intervenuto sulla tariffazione, la quale è rimasta invariata.
Il biglietto integrato treno-gomma resta ancora un obiettivo da raggiungere. La promozione del treno è stata limitata ai treni spot in occasione di importanti kermesse (Friuli Doc, Barcolana, Festa della Zucca).
Buona invece l'iniziativa di Trenitalia che nel fine settimana ha previsto valide offerte commerciali anche per il servizio treno+bici lungo la Udine-Tarvisio.
SACILE-MANIAGO e POLO INTERMODALE TRIESTE AIRPORT La vera Caporetto ferroviaria si è però assistita nell'avvio della Sacile-Maniago e della fermata di Trieste Airport.
La prima è stata riattivata a dicembre 2017 grazie all'interessamento di Fondazione FS e l'inserimento della linea tra le 18 ferrovia di interesse turistico d'Italia previsto dalla Legge 128/2018.
Nonostante l'investimento di 19 milioni, si è voluto anticipare la riapertura della linea per ragioni che nulla hanno a che vedere con un servizio pubblico, quando la linea non era ancora tecnologicamente pronta. Ciò ha determinato ripetuti guasti e disservizi tanto che la puntualità della linea è tra le peggiori d'Italia (82%). Non si è voluto ascoltare i suggerimenti di chi utilizza il treno ogni giorno e quasi si è fatto a gara per sbagliare tutto: si sono spesi 2,5 milioni/anno prevedendo un numero di corse sproporzionato rispetto alle reali necessità del territorio, con orari e coincidenze sbagliate che hanno da penalizzato l'avvio del servizio.
A marzo 2018 è stata poi inaugurata la fermata fs del Polo Intermodale di Trieste Airport, un'opera da oltre 17 milioni che integra l'aeroporto, con l'autostazione.
Servita da 60 treni/giorno, di cui 52 regionali, 6 Frecce e 2 IC, anche in questo caso è mancata la programmazione e l'inaugurazione è stata solo una passerella elettorale. Purtroppo gli orari attuali non consentono di poter raggiungere da Udine l'aeroporto per prendere i voli mattutini per Roma senza pensare che il tempo di percorrenza della FrecciaRossa Venezia-Trieste è uguale o superiore persino a quello dei treni regionali.
Se Trieste Airport non garantirà un'offerta di voli adeguata e un'efficace intermodalità treno-aereo, sarà destinato a rimanere una Cattedrale nel deserto.
Giudizio Finale:
TRENITALIA: 7,5 – I risultati ottenuti parlano da soli. C'è da migliorare l'informazione e la promozione.
DEBORA SERRACCHIANI: 3 – Assente. Ha delegato tutto all'Assessore, mai intervenendo se non per far passerella alle inaugurazioni.
MARIAGRAZIA SANTORO: 4 – E' mancato il dialogo con i Pendolari. Da Assessore tecnico, non eletto, si pretendeva molto di più. Verrà ricordata per i Protocolli d'Intesa e gli Accordi Quadro e per la mancanza di risultati pratici sul campo.
UFFICIO MOBILITA' REGIONE FVG: 3 – La musica non è cambiata. Da 10 anni evidenziamo le medesime carenze. Mancano competenze. Serve cambiare pagina, individuando persone all'altezza del ruolo.
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