Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 23 dicembre 2014

Caro Babbo Natale ...

Caro Babbo Natale,
siamo i pendolari del FVG che quotidianamente utilizzano il treno per andare a lavorare o a scuola.
Si avvicina la festa più amata da grandi e bambini anche in questo travagliato 2014, un anno difficile per tutti, anche per noi viaggiatori, che abbiamo subito i più fantasiosi disservizi, a tal punto che ci riteniamo fortunati se il treno c'è ancora!
Vorremmo chiederti tante cose, ma soprattutto vorremmo viaggiare su treni nuovi e funzionati e non su quelle vecchie carcasse che abbiamo ora.
In realtà i treni nuovi ci sarebbero pure, ma sono fermi per inspiegabili motivi da quasi tre anni allo scalo di Cervignano, in attesa che qualche "illuminato" burocrate dia il suo benestare a utilizzarli.
Non capiamo perché i nostri colleghi pendolari pugliesi (fortunati loro!) viaggiano già sui treni nuovi, identici ai nostri, ma comprati dopo ...
Vorremmo meno guasti alle linee e un orario veramente cadenzato che sia in grado di garantire le coincidenze.
Desidereremmo che l'abbonamento integrato fosse facilmente acquistabile, anche alle self-service costate 30.000 €/caduna e che ci fossero più biglietterie con operatore aperte anche nelle stazioni minori.
Ci piacerebbe sentire più spesso la voce dei capitreno a bordo e vedere che i viaggiatori si comportino educatamente; vedere meno evasori in treno e soprattutto più funzionari regionali e politici utilizzare il treno al posto delle auto blu.
Sarebbe bello che la Regione incominciasse a prendere sul serio le nostre proposte e capisca che le lamentele nascono da un reale disagio sociale.
Vorremmo che le promesse vengano mantenute e che non si ricordino di noi solo quando dobbiamo mettere una ics sulla scheda elettorale.
Sarebbe bello che si capisse che usufruire dei mezzi pubblici non è da sfigati, ma da Cittadini virtuosi.
Il nostro sogno è che il servizio ferroviario diventi un servizio d'eccellenza di cui essere fieri all’estero, caratterizzato da alti standard qualitativi, con precise garanzie per gli utenti in caso di disservizio, a partire dalla previsione di un bonus in caso di ritardi e soppressioni.
Possono sembrare tanti desideri, ma per noi è solo il minimo per iniziare un nuovo anno da pendolari.
Ci auguriamo davvero che questo 2015 sia l'anno della svolta; l'anno in cui tutti possano capire che investire nel trasporto pubblico vuol dire investire sul futuro del nostro Paese.
Grazie Babbo Natale, sappiamo che tu cercherai di esaudire i nostri desideri, ma se questi fossero troppi, ci basterebbe solo che tu regalassi un po’ di buon senso a chi da mesi dovrebbe fare il suo dovere e invece ci costringe a viaggiare ancora sui treni dei nostri nonni!
Tanti auguri anche a tutti i pendolari italiani che si trovano nelle nostre stesse condizioni, a tutti i viaggiatori occasionali, a chi non viaggia ma vorrebbe farlo se solo il servizio fosse migliore, e ai ferrovieri che si impegnano ogni giorno per far funzionare questo complicato sistema.
Buon Natale !
I Pendolari FVG
 

Nuovi treni: in servizio i CAF pugliesi, quelli FVG fermi da 3 anni

Una bella notizia per i pendolari, quelli pugliesi pero, visto che da giovedì 18 dicembre sono entrati in esercizio i due nuovi elettrotreni Civity di ultima generazione costruiti dalla società spagnola “CAF”.
I treni sono entrati in servizio dopo una breve inaugurazione svolta presso la stazione di Bari: i Civity acquistati e gestiti da Ferrotramviaria spa viaggeranno sui binari della ferrovia FR2 Bari C.le-Barletta, via aeroporto internazionale “Karol Wojtyla”.
Le rotabili possono trasportare fino a 448 passeggeri (243 a sedere e 205 in piedi) e sono dotati di vano per il trasporto biciclette.
I due nuovi treni, consegnati a settembre 2014, sono i primi di una serie di cinque; gli altri tre entreranno in esercizio nel 2015 e saranno a loro volta impiegati sulla stessa linea, portando così complessivamente a nove il numero dei convogli che presentano l’entrata a raso rispetto alla banchina, a riprova della grande attenzione e del rispetto che la Ferrotramviaria ha nei confronti dell’utenza con mobilità ridotta.
Con l’entrata in esercizio dei Civity sale a 18 il numero dei treni di ultima generazione della flotta Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord Barese, che può vantare un parco di materiale rotabile tra i più moderni del panorama ferroviario d’Italia.
Entrambi gli elettrotreni “vestono” la nuova livrea dell’Azienda pugliese: gialla con l’onda grigia e sono destinati, in futuro, a viaggiare anche sui binari della rete RFI.
I Civity pugliesi sono stati ordinati nel dicembre 2012 e risultano tecnicamente uguali a quelli “friulani”, eccetto per il numero di casse (4 anziché 5) e per il numero di carrelli motore (2 per i CAF Puglia, 3 per quelli FVG).
Mentre i pendolari pugliesi grazie all’entrata in esercizio lampo dei Civity (2 anni tra acquisto, costruzione ed omologazione), potranno viaggiare con materiale moderno, i pendolari friulani continuano il loro calvario.
A distanza di 4 anni dall’acquisto e a 2 anni dall’immatricolazione del primo treno, i Civity FVG non sono ancora impantanati nella fase di omologazione.
Una vergogna senza fine visto che persino i Civity della montenegrina ZPCG (Željeznica Crne Gore), acquistati nel 2011 sono già entrati in servizio a luglio 2013 lungo la linea Podgorica-Nikšić.
 
Classificazione
Quantità
Anno
Acquirente
Configurazione
Note
ETR 563
001-008
8
2012
FVG
5 casse
In fase di
omologazione
94 62 6111
101-103
3
2013
ŽPCG
3 casse
in servizio
da luglio 2013
ETR.563
TR.01-02
2
2014
Ferrotramviaria
4 casse
in servizio
 dal 18.12.2014
 

venerdì 19 dicembre 2014

Nuovo orario: la Regione scrive a Trenitalia e chiede stabilità dell’orario

Pubblichiamo la mail inviataci dalla Segreteria dell’Assessore regionale Mariagrazia Santoro in risposta  ad una nostra nota, con la quale avevamo segnalato alcune criticità determinate dal nuovo orario invernale.
 
Gentile Comitato Pendolari Alto Friuli,
abbiamo trasmesso a Trenitalia la Vostra segnalazione inerente diffuse e persistenti criticità ad avvio del nuovo orario di alcuni treni in fascia pendolari.
Abbiamo evidenziato come l’allungamento di 10’ dell’orario dei treni sulla direttrice Udine-Tarvisio è stato accolto proprio a seguito delle rassicurazioni fornite dalla società sulla stabilità di orario che ne sarebbe derivata, ma stante la Vostra presente segnalazione abbiamo rilevato che tale situazione non si stia realizzando quanto meno rispetto alle criticità sotto-riportate.
A prescindere dalle singole cause di ritardo abbiamo richiesto un’azione tempestiva per evitare il ripetersi di tali criticità.
In attesa di ricevere un riscontro di merito e trasmettervelo, Si porgono Cordiali Saluti
Andrea Simone Lerussi
Capo-Segreteria Assessore Santoro

mercoledì 17 dicembre 2014

Servizio ferroviario FVG da guinness dei primati ... solo nei sogni del nostro Assessore !

Balle spaziali, è questo l’unico commento che possiamo fare alle infelici dichiarazioni rese dall’Assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro, la quale ha definito il “FVG virtuosa per qualità dei treni pendolari”.
Non si tratta di uno scherzo purtroppo, visto che l’Assessorebello sognare  è andata ben oltre, specificando che “il FVG è al secondo posto tra le regioni italiane per conferma di servizi ferroviari dedicati ai pendolari e contemporaneo contenimento dell'incremento tariffario".
Il tutto prende spunto dai risultati pubblicati dal rapporto annuale Pendolaria 2014, stilato da Legambiente, che misura servizi e disservizi del trasporto pubblico ferroviario, regione per regione.
Il report ambientalista vedrebbe il FVG assieme a Lombardia e Molise, come uniche regioni a non aver effettuato tagli alle corse del trasporto pubblico locale dal 2010 al 2014.
Inoltre, secondo i dati di Legambiente, anche sul fronte degli aumenti delle tariffe, la percentuale di incremento del FVG sarebbe ferma al 14,9%; a fare meglio sono solo Molise (+9%) e Puglia (+11,3% a fronte però' di un taglio del 15% dei servizi), mentre per tutte le altre regioni ci sono incrementi tariffari che raggiungono anche il 47,3% in Piemonte.
Il report di Legambiente appare caratterizzato da macroscopici errori, visto che non corrisponde al vero che il FVG negli ultimi quattro anni abbia mantenuto inalterato il medesimo numero di corse: solo con l’avvio dell’orario cadenzato a partire da dicembre 2013 lungo la linea 15 TS-Cervignano-UD-Tarvisio la regione ha ridotto le corse da 24 a 22 (-8%).
Stesso discorso per gli incrementi tariffari; è ben vero che altre regioni hanno fatto peggio, aumentato il costo di biglietti e abbonamenti in maniera significativa (oltre il 40%, vedi Umbria, Piemonte e Liguria), tuttavia il dato dell’incremento tariffario del FVG pubblicato da Legambiente (+14,90% dal 2010 al 2014) non corrisponde a verità.
Dai nostri calcoli negli ultimi 4 anni le tariffe ferroviarie del FVG sono aumentate in media del 21,50% e non del 14,9%, così come specificato nella seguente tabella.
 
Anno
Aumento tariffa FS in FVG
2010
+1,54%
2011
+1,56%
2012
+5,50%
2013
+ 8,5%
2014
+4,40%
TOTALE
+ 21,50%
Alcuni esempi renderanno meglio l’idea:
• un biglietto di corsa semplice (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 2,70 €, nel 2014 € 3,25 (+20,37%);
• un abbonamento mensile (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 46,55 €, nel 2014 € 56,60 (+21,58%)
• un abbonamento annuale (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 465,50 €, nel 2014 € 566,00 (+21,58%)
Il FVG è pertanto allineato con la media nazionale degli incrementi tariffari, pari al 22% circa, nulla quindi di particolarmente virtuoso.
Non c’è proprio nulla di che vantarsi, considerato poi che il 2014 è stato caratterizzato da una serie interminabile di disservizi che hanno colpito tutte le linee regionali, facendo sprofondare la qualità del servizio a un livello mai visto in precedenza.
Siamo quindi ben lontani dal poter definire “virtuoso” il sistema ferroviario del FVG: forse se i nostri politici prima di fare certe affermazioni, verificassero con gli uffici i dati e viaggiassero in treno una volta tanto, capirebbero in che stato versa effettivamente il nostro servizio ferroviario.

martedì 16 dicembre 2014

Giorno 2°: nuovo orario vecchi disservizi

Ieri il primo giorno con il nuovo orario invernale è trascorso praticamente come "il primo giorno di scuola", tutto liscio o quasi, con treni puntuali e persino in anticipo e con coincidenze rispettate a Udine.
E ci mancherebbe altro (!) visto l'aumento dei tempi di percorrenza lungo la tratta Tarvisio-Udine (10 min. su 88 km) e la contestuale diminuzione della velocità media da 70 a 62 km/h.
Purtroppo l'illusione di un servizio regolare è durata meno di 24 ore, visto che già stamattina il R. 6017 ha viaggiato in pesante ritardo, accumulando a Udine ben 13 minuti di ritardo, che hanno fatto saltare la coincidenza delle ore 8.07 per Venezia S.L.
Nessuna informazione è stata fornita a bordo treno, né in merito al ritardo, né in merito alla coincidenza.
Non bastasse il ritardo a bordo il riscaldamento era acceso “a palla” da rendere il clima equatoriale (quasi 30° C), non certamente ideale per un sano viaggio in treno.
In serata si è registrato anche il ritardo del R. 6040, il quale ha raggiunto il capolinea Tarvisio con 25 min. di ritardo.
Ora se oltre all’allungamento della tracce orarie di 10 minuti, con la strutturazione dei ritardi causati dai lavori all'infrastruttura, si aggiungono anche altri disagi è ovvio che viaggiare lungo la linea 15 diventerà un disagio continuo.
Riteniamo fondamentale che Trenitalia debba :
1) garantire le coincidenze per Venezia da Udine, con particolar riferimento quelle dei treni R. 6015 e R. 6017;
2) istruire i controllori a bordo treno a svolgere annunci in grado di informare l'utenza dei possibili ritardi e delle coincidenze a Udine.
Ci domandiamo è così difficile?
Ci sembra che tutto ciò rientri nelle mansioni ordinarie di un capotreno/capostazione.

lunedì 15 dicembre 2014

Nuovo orario invernale: tracce più ampie e treni che viaggiano con il freno a mano tirato

Tutto liscio o quasi per il primo giorno con il nuovo orario lungo la linea 15; unico ritardo superiore ai 10 min. è stato quello del R. 6041 Tarvisio-Ts delle ore 15.45 (rit. 14 min.).
Sui 22 treni circolati lungo la linea si registrano: un ritardo di 14 min. (R. 6041) e due di 6 min. (R 6044 e R 6045), poi tutti i treni più o meno puntuali (entro i 3 min. di ritardo) o persino in anticipo di qualche minuto.
Pare strano non rilevare più ritardi significativi e constatare persino che i treni arrivano puntuali al capolinea o in anticipo.
Nessun problema per le coincidenze a Udine, tutte garantite.
La giornata di oggi ha evidenziato che le nuove tracce orarie risultano "abbondanti", con treni che viaggiano con "il freno a mano tirato"; per garantire l'orario di partenza alcuni treni devono sostare qualche minuto nelle stazioni intermedie.
Soddisfatti? No, ma di necessità bisogna far virtù, vedremo se questa situazione si consoliderà nei prossimi giorni e troverà conferme.
Di certo questa non è una vittoria visto che i tempi di percorrenza si sono allungati di 10 min. su una tratta (UD-Tarvisio) di circa 100 km; questo è in realtà solo un escamotage per migliorare i dati dell'indice di puntualità, la quale da oggi si valuterà sulle nuove e più larghe tracce orarie.

mercoledì 10 dicembre 2014

I Comitati dei Pendolari Regionali disertano il Tavolo di Lavoro con la Regione

Assistiamo all’ennesima convocazione generica del Tavolo di Lavoro, peraltro in un orario scomodo per chi arriva da fuori Udine; questa è la riprova della scarsa considerazione che l'Amministrazione regionale ha nei confronti del lavoro dei Comitati dei Pendolari, i quali vengono convocati solo a giochi fatti per salvare le apparenze.
Abbiamo più volte richiesto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, in maniera che venga garantita la presenza del gestore del servizio (Trenitalia) e dell'infrastruttura (RFI), gli unici che sono nelle condizioni di rispondere puntualmente ai quesiti concernenti l’andamento del servizio.
A tal fine rammentiamo che la Regione negli ultimi 12 mesi non ha quasi mai riscontrato le decine e decine di mail spedite dai Comitati, omettendo di dare risposte concrete alle criticità lamentate.
Se l'incontro del 10/12 deve essere l'occasione per illustrarci i dati sulla qualità del servizio e comunicarci i nuovi orari invernali, è bene che sappiate che i primi li carpiamo già in tempo reale essendo gli usufruitori del servizio, mentre i secondi li abbiamo già appresi dalla stampa e dal sito di Trenitalia.
Come con l'orario cadenzato, continuate a convocare i Comitati a cose fatte, chiedendoci però prima la nostra collaborazione. A settembre, nel corso dell'ultimo incontro, avevate richiesto espressamente il nostro contributo in ordine alla redazione dei nuovi orari invernali; apporto fornito in tempo zero.
Prendiamo atto che non solo nessuna delle nostre proposte è stata accolta, ma che nessuna informativa da parte degli uffici regionali è stata inoltrata ai Comitati.
D'altronde gli unici danneggiati siamo noi Pendolari, contribuenti ed utenti di un servizio ferroviario sempre più allo sbando.
Siamo persone serie che dedicano parte del proprio tempo libero nel tentare di migliorare il servizio pendolare, fornendo un apporto totalmente gratuito alle Istituzioni, affiché facciano buon uso delle informazioni che rileviamo quotidianamente.
Ci sono migliaia di utenti che utilizzano questo mezzo di trasporto, che risulta il meno inquinante, il più rapido e sicuro per i propri spostamenti e che non deve continuare a provocare incertezze e disagi per la sua scarsa affidabilità e puntualità.
La matematica non è un'opinione, ma Voi per giustificare l'ingiustificabile siete giunti persino a strumentalizzare i numeri: se fino a qualche mese fa i disagi della linea 15 li giustificavate con la presenza dei cantieri tra Pontebba e Ugovizza, ora sembra che la UD-Tarvisio sia diventata una "linea modello" (con il 94,79% di puntualità 0-5 min. nei primi 10 mesi del 2014) e che tutte le sciagure delle 15 trovano invece la loro origine lungo la Cervignano-Udine (85,35% di puntualità).
La realtà è desolante invece con tutte le linee regionali che presentano indici di puntualità ben al di sotto della soglia dell'obiettivo contrattuale.
L'aumento dei ritardi (in alcuni casi quasi triplicati) riscontrato quest'anno denota la scarsa attenzione e l'omessa vigilanza degli uffici preposti nei confronti di Trenitalia e RFI, ma soprattutto è indice di un'inesistente tutela per chi fa utilizzo del treno.
Sono troppi, a nostro parere, i quesiti e le domande a cui la Regione in questi mesi non ha risposto:
  • All'ultima riunione l’Assessore si era premurata di informarci che avrebbe trattato l’argomento “bando di gara tpl rotaia” in un tavolo di lavoro ad hoc, per illustrare e condividere assieme le linee guida del bando di gara, la quale deciderà il futuro del servizio in FVG. Ebbene, il contratto di servizio con Trenitalia scadrà a fine anno: esso peraltro non più prorogabile e allo stato attuale non si conoscono quali saranno le condizioni contrattuali previste dal “contratto ponte” che la Regione dovrà stipulare con Trenitalia sino all'esito della gara.
  • Non dimentichiamo la penosa situazione dei nuovi treni CAF, sulla quale è caduto un silenzio imbarazzante nonostante la Regione avesse a più riprese annunciato l'esistenza di un cronoprogramma in grado di garantire la messa in esercizio dei treni. A tale proposito ricordiamo che sono passati ormai quasi tre anni dall'arrivo del primo treno spagnolo in Italia.
  • La mancanza di un dialogo tra Regione e Trenitalia/RFI è lampante. Ci domandiamo perché fino a un anno e mezzo fa Trenitalia era sempre presente al Tavolo di Lavoro mentre ora non viene neanche invitata? Un esempio della deriva del sistema lo abbiamo riscontrato in aprile, quando la sera del 7 l'Assessore Santoro ci aveva comunicato l'avvio dei lavori lungo la linea 15, garantendo che nessun treno sarebbe stato soppresso. Puntualmente invece il giorno dopo senza alcuna informazione Trenitalia sopprimeva causa lavori il R. 6023! Giova ricordare che le attività di potenziamento infrastrutturale, che prevedano la rimozioni di traversine e binari su tratte di quasi 50 km, non vengono certamente programmate in due giorni!
Auspichiamo che il 2015 sia foriero di una relazione più rispettosa del ruolo dei Comitati Pendolari, il cui unico intento, lo ripetiamo, è un servizio ferroviario all'altezza dei tempi, di qualità, gestito con la dovuta attenzione e pianificazione, ascoltando le esigenze di chi lo utilizza.
Non essendoci per ora le premesse di cui sopra, il Coordinamento dei Comitati ha deciso di comune accordo di non partecipare a incontri istituzionali il cui unico fine pare quello di dimostrare alla opinione pubblica l'attenzione della politica verso i cahiers de doléances che provengono dal basso, o meglio, da chi il treno lo utilizza per davvero.
Distinti saluti.
Udine, lì 09.12.2014
 
Coordinamento dei Pendolari del Friuli Venezia Giulia

Lettera aperta alla Presidente Serracchiani e all'Assessore Santoro: premiamo il merito e la competenza, basta dirigenti tuttologi

Gentilissima Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia,
Gentilissima Assessore alla Mobilità della Regione Friuli Venezia Giulia,
 
con la presente vogliamo sottoporre alla Vostra attenzione alcuni aspetti e criticità relativi alla linea 15 (Tarvisio-UD-Cervignano-TS), il cui servizio come noto versa in una situazione assai precaria.
I dati di novembre e dicembre (sino al 6) confermano il trend negativo, già comunicatoVi con il ns. report in data 01.12.2014.
La fotografia è quella di un servizio caratterizzato da continui ritardi ben oltre la soglia dei 10 min. annunciati da Trenitalia/RFI a causa dei lavori all'infrastruttura.
Novembre è stato il peggior mese dell’anno, con 85 ritardi>10 min. e 2 soppressioni su 463 treni programmati (già al netto delle giornate di sciopero e dei gg di chiusura della linea per frana), facendo rilevare un indice di disservizio del 18,79%.
La prima settimana di dicembre è stata ancora peggio, con 28 ritardi>10 min. e 2 soppressioni su 122 treni programmati, con l’indice di disservizio schizzato al 24,59%.
Come più volte segnalato agli uffici regionali sono mancate del tutto le misure correttive volte a limitare i disagi all'utenza, causati soprattutto dall'avvio dell’orario cadenzato.
Non è possibile infatti che sino al 15.12.2013 il servizio presentasse uno standard qualitativo accettabile (con un indice di disservizio pari al 4,5%) e quest'anno con l'introduzione dell'orario cadenzato, ritardi e soppressioni, hanno fatto più che raddoppiare l'indice, schizzato oltre il 10%.
Dai media (Rai3 TGR) abbiamo appreso che l'indice di puntualità (0-5 min.) lungo la UD-Tarvisio sarebbe in linea con gli obiettivi contrattuali (94,79%), mentre lungo la TS-Cervignano-UD si fermerebbe ad un deludente 85,35%.
Se fino ad ottobre gli uffici regionali giustificavano i ritardi lungo la linea dalla presenza di lavori tra Pontebba e Ugovizza; ora questi dati sembrano smentire clamorosamente tutto ciò, in quanto gran parte dei disagi troverebbero origine lungo la Cervignano-Udine.
Ci pare che gli uffici regionali abbiano gestito male la situazione: è mancata un'informazione tempestiva all'utenza, nonché l’adozione di misure correttive volte in particolare a garantire le coincidenze a Udine.
Dal 1 gennaio ad oggi abbiamo spedito ben 65 mail agli uffici regionali, segnalando non solo disservizi, ma anche proposte, suggerimenti e report. Segnalazioni quasi sempre mai riscontrate.
Ora con il nuovo orario invernale secondo l'Assessore Santoro "di fatto sono stati formalizzati quelli già effettivi. In questo modo gli utenti hanno certezza dell'orario di partenza e di arrivo di alcuni treni da Tarvisio a Udine". Nella sostanza con lo slittamento in avanti di 10 min. dell'orario di arrivo a Udine si va a strutturare i ritardi, mettendo in pericolo le coincidenze per Venezia, che già ora non venivano garantite.
Una situazione intollerabile perchè gli utenti sono continuamente vessati da disservizi senza la possibilità di alcuna tutela.
Per comprendere le ragioni di chi utilizza giornalmente il treno, Vi invitiamo a servirVi di questo mezzo di trasporto per i Vostri spostamenti sul territorio regionale, lontano però da fotografi e giornalisti e soprattutto senza preavvisare Trenitalia della Vostra presenza. Solo calandovi nei panni di un pendolare potrete verificare di persona le condizioni in cui viaggiamo.
Condividendo la filosofia della Presidente Serracchiani, la quale ha più volte manifestato l'intenzione di "far scelte che in passato sarebbero state impensabili", premiando in particolare il merito di dipendenti e dei dirigenti che ricoprono incarichi apicali, riteniamo che sia il caso che ci si guardi attorno, tirando le somme di questo anno e mezzo, poiché non è più possibile continuare a far gestire il servizio ferroviario in questa maniera.
Un servizio pubblico che costa ai contribuenti del FVG 40 milioni/annui, per il quale a nostro parere è necessario mutare radicalmente e culturalmente l'approccio, intervenendo sugli "intoccabili", che quotidianamente perseverano nell’ignorare le richieste degli utenti e giustificano uno standard qualitativo che rasenta prestazioni da Terzo Mondo.
Non ci aspettavamo miracoli in tempi brevi, ma neppure constatare questo significativo e repentino peggioramento.
I dati e la pochezza dei risultati raggiunti parlano da soli e non sono altro che la conseguenza di scelte sbagliate e di un metodo di lavoro poco lungimirante. Il caso delle carrozze chiuse e poi riaperte dopo appena 52 giorni tra FVG e Veneto ne è l'esempio più lampante: in friulano si direbbe "fa e disfaa".
Il TPL è uno dei settori strategici della nostra Regione, che deve essere gestito con cognizione di causa: il Direttore Centrale alle Infrastrutture, Magda Uliana, alla quale viene corrisposto un lauto stipendio di 140.000 euro/l'anno, non si è distinta per il raggiungimento degli obiettivi e non ha dimostrato di essere all'altezza dell'incarico.
Leggendo il suo curriculum ci sembra strano che una persona che per anni si è dedicata ad altro (sanità o diritto allo studio), venga "catapultata" a dirigere una delle Direzioni più tecniche della Regione.
Quali titoli giustificano questo incarico? Una laurea in giurisprudenza?
Non ce ne voglia la dott.ssa Uliana, ma a nostro parere si è trattato di una scelta sbagliata, forse dettata dall'italica prassi dello spoils system, visto che in questi mesi abbiamo assistito da parte della dirigente solo a un monologo di giustificazioni e scuse o ancor peggio a scarichi di responsabilità su altri soggetti o enti.
Il nostro Paese deve cambiare verso e la nostra Regione pure, Vi chiediamo pertanto di assumere le necessarie determinazioni affinché gli uffici regionali competenti vengano diretti secondo merito e da persone in grado di dare risposte ai Cittadini, in grado di essere all'altezza sia dell'incarico che dello stipendio pagato dai contribuenti del FVG. Distinti saluti.

lunedì 8 dicembre 2014

Un calendario per la Gemona-Sacile

Il primo dicembre 1914 veniva inaugurata la linea Spilinbergo-Gemona: “Finalmente il primo convoglio ferroviario imbandierato parte da Cornino, carico della gente del Forgiarino, di Cimano, San Daniele, Majano ed Osoppo e percorre lentamente la nuova ferrovia fino a Gemona.”
La linea ebbe notevole importanza nella movimentazione militare nel corso delle due guerre mondiali e nella movimentazione di passeggeri tra la Pedemontana e la pianura friulana.
La tratta tra Casarsa e Pinzano fu chiusa al traffico passeggeri nel 1967 ed al traffico merci nel 1987. La tratta chiusa è ancora armata e più volte si sono valutati progetti di riqualificazione per convertirla in pista ciclabile ovvero di trasformarla in una ferrovia turistica.
La tratta Pinzano-Gemona è attualmente in esercizio anche se dal 6 luglio 2012 nei pressi della stazione di Meduno, posta sulla linea Sacile-Pinzano, si verificò lo sviamento di un treno a causa di una frana sulla sede ferroviaria. Di conseguenza, il servizio ferroviario è attualmente sospeso e sostituito da un autoservizio.
Per festeggirare le 100 candeline della linea Pedemontana del Friuli (Spilimbergo – Gemona), venerdì 12 dicembre alle ore 18.00 presso la sala consigliare di Gemona (palazzo Boton) verrà presentato dall'Associazione Culturale Pense e Maravee il calendario 2015 dedicato alla ferrata.
Interverrà il dott. Romano Vecchiet, Direttore della Biblioteca civica "V. Joppi" di Udine che ha curato il testo di presentazione del calendario.
Il calendario contiene foto d'epoca e recenti immagini dei luoghi, delle strutture e delle persone che hanno avuto a che fare con il passaggio del treno.
Sarà un'occasione per sentire alcuni racconti della storica ferrovia, grazie a filmati che riporteranno immagini di altri tempi, ma anche un momento per porsi delle domande circa il futuro della ferrovia.

giovedì 4 dicembre 2014

Nuovo orario invernale: nulla di buono all'orizzonte

Pubblichiamo la mail inviata all’Assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro, al Direttore della Direzione Centrale Infrastrutture e Mobilità, Magda Uliana e agli uffici regionali competenti relativa ai nuovi orari fs
 
Buongiorno,
con stupore abbiamo appreso ieri la pubblicazione on line da parte di Trenitalia dei nuovi orari invernali, i quali entreranno in vigore il prossimo 14 dicembre.
Al contrario di quanto riferito nel corso dell’ultimo incontro nessuna informazione è stata fornita al riguardo dagli uffici regionali ai Comitati dei Pendolari.
Da una sommaria comparazione delle nuove tracce con quelle attuali (clicca sull'immagine) riscontriamo che nessuna delle nostre proposte di modifica d’orario è stata accolta.
Eravamo consapevoli e consci dell’impossibilità che tutte le proposte potessero trovare accoglimento, tuttavia mai avremmo pensato di vedere un orario sensibilmente peggiorato.
Assistiamo a modifiche (specie per i treni più utilizzati dai pendolari, quelli mattutini R. 6015 e 6017) particolarmente penalizzanti per l’utenza, in quanto in caso di ritardo dei treni a Udine salteranno tutte le coincidenze per Venezia. Ipotesi questa tutt’altro che remota visto che già con gli orari attuali le coincidenze non vengono garantite con i disagi a voi ben noti.
Grave è poi il non accoglimento delle modifica del R 6004 e del R 6023, che avrebbe permesso la possibilità di coincidenza a UD con il R. 2443 delle ore 8.56; idem il mancato anticipo del R. 6032 da Udine alle ore 16.05 richiesto da numerosi utenti.
I tempi di percorrenza dei R. 6015, 6017, 6034, 6041 e 6040 saranno dilatati di 10 min. lungo la tratta Udine-Tarvisio, immaginiamo a causa dei lavori all’infrastruttura, oltre al fatto che gran parte delle corse è assicurata da materiale Ale801.
Ci auguriamo che le coincidenze dell’ultimo treno serale verso l’Alto Friuli vengano garantite in maniera certa e non in base alla buona volontà del personale viaggiante.
Da oltre un anno vi segnaliamo quasi quotidianamente le criticità esistenti e vi proponiamo quali migliorie apportare per diminuire il disagio all’utenza; migliorie anche a costo zero come quella riguardante l’informazione a bordo treno.
Siamo stati sempre collaborativi e propositivi con decine e decine di segnalazioni e invece si continua con cocciutaggine a perseguire l’esatto contrario di quello che l’utenza richiede.
Difronte a questi risultati è giusto che qualcuno si assuma la responsabilità, in primis chi dirige l’ufficio mobilità regionale, il quale dimostra di non essere assolutamente all’altezza di gestire un servizio pubblico, pagato con i soldi dei contribuenti del FVG.
Mancano 10 giorni all’entrata in vigore dell’orario invernale e nessuno sa e dice niente.
Si è comunicato a mezzo stampa l’avvio della gara per l’affidamento del servizio e ad oggi non si sa assolutamente nulla al riguardo, nemmeno in ordine alle linee guida della gara, la quale deciderà chi gestirà per prossimi 15 anni il servizio ferroviario in FVG.
Mancano 26 giorni alla scadenza del contratto di servizio (non più prorogabile) con Trenitalia e non si sa ancora come verrà strutturato il servizio nel 2015 in attesa dell’esito della gara. Quali saranno le condizioni contrattuali? Quali le tariffe? Quale il programma d’esercizio? Quali le garanzie per l’utenza?
Tante, troppe le domande che attendono una puntuale risposta.
Il nuovo orario invernale è l’ennesima dimostrazione di quanto il lavoro certosino dei pendolari, svolto gratuitamente e senza secondi fini, venga gettato sistematicamente alle ortiche.
Nel frattempo il servizio sta naufragando fra disservizi e una mala gestio che è diventata ormai l’ordinaria amministrazione.

martedì 2 dicembre 2014

Questo non si fa ! E’ inutile lamentarci del servizio se siamo i primi incivili a bordo

Troppo pochi sono i controlli a bordo treno e allora la maleducazione dilaga: il non pagante, il vandalo e l’incivile prendono il sopravvento. Senza distinzione d’età, di sesso e di razza!
Sempre più i furbetti che transitano per i vagoni schivando il capotreno, sempre più gli utenti che si “divertono” a passare il tempo a strappare la tappezzeria dei treni, proprio quei coprisedili richiesti a gran voce per motivi d’igiene nel 2010.
In più uomini, non ragazzini - vedi foto - allungano i loro bei piedini sui sedili, sporcandoli.
Ci vuole più severità e senso civico altrimenti questo Paese peggiorerà sempre più, civicamente e moralmente.
Tutti noi dobbiamo essere più responsabili, perché è inutile lamentarsi sempre per la scarsa qualità del servizio se poi siamo i primi a comportarci male.
Se il capotreno non riesce a reprimere questi comportamenti è dovere civico di tutti segnalarli e attivarsi per farli cessare.
Il treno è un bene comune, quindi è anche nostro. A casa vostra vi comportate così?

giovedì 27 novembre 2014

Venzone: biglietti cercasi disperatamente …

Pubblichiamo di seguito la mail spedita in data odierna all’Assessore regionale alla Mobilità, Mariagrazia Santoro e al Sindaco di Venzone, Fabio Di Bernardo.
 
Buongiorno,
abbiamo appreso dalla stampa locale (vedi articolo del Messaggero Veneto di data 20.11.2014, doc. n. 1) che da dicembre sarà “smantellato” il servizio di biglietteria fs relativo al punto vendita “cartoleria Punto e a capo” di Venzone.
Il punto vendita in questione era l’unico che garantiva in Paese l’emissione di abbonamenti e biglietti integrati Trenitalia-Saf, gli unici validi lungo la tratta Udine-Tarvisio.
L’altro punto vendita indicato nella bacheca in stazione (vedi allegato n. 2), il bar Cadò, emette unicamente biglietti singoli integrati Saf, e non abbonamenti, né altri titoli di viaggio Trenitalia, non essendo l’esercente in possesso di alcuna emettitrice.
In stazione a Venzone non vi è alcuna biglietteria self service in grado di emettere i titoli di viaggio (doc. n. 3), nonostante la città sia stata riconosciuta sin dal 1965 “Monumento Nazionale” e sia una di quelle maggiormente visitate in Friuli.
E’ noto che i titoli integrati Trenitalia-Saf non sono acquistabili on line e di fatto i pendolari sono costretti ad acquistare il loro abbonamento o i titoli di viaggio altrove, in particolare a Udine, dove peraltro gli sportelli di biglietteria vengono utilizzati in maniera promiscua e solo uno risulta abilitato per l’emissione dei titoli integrati.
Da mesi auspichiamo la soluzione al problema dell’emissione dei titoli di viaggio in Alto Friuli, zona sempre di più penalizzata dalle scelte aziendali di Trenitalia, la quale si ricorderà nel 2013 ha chiuso le biglietterie con operatore di Gemona e di Tarvisio, non provvedendo alla loro sostituzione in maniera adeguata.
Trenitalia nel corso del 2013 ha investito ben 1,6 mln. di € per l’acquisto e l’installazione delle nuove biglietterie self service in regione, le quali come sopra ricordato non sono abilitate per l’emissione di tutti i tipi di abbonamenti integrati Trenitalia-Saf; non solo, ma alcune stazioni lungo la linea (Venzone, Pontebba, Ugovizza-Valbruna) risultano persino sfornite dell’emettitrice automatica.
E’ veramente difficile ipotizzare una promozione turistica del nostro Territorio, investendo in progetti Bici + Treno sfruttando la splendida pista ciclabile Alpe Adria, se poi mancano i servizi essenziali come quello di biglietteria.
Pensare alla vita del pendolare poi è come immaginare una continua corsa ad ostacoli.
Mettetevi nei panni di un turista tedesco che scende in treno a Venzone e pensate cosa possa pensare della nostra regione vedendo una situazione del genere; sicuramente penserà di essere capitato in una regione speciale, unica nel disservizio!
Giova da ultimo evidenziare che Venzone è una stazione remotizzata e non dispone né di servizi igienici aperti, né di una sala d’aspetto, tanté che i pendolari sono costretti a proteggersi dalle intemperie all’interno del tunnel di accesso dei binari.
Ci appelliamo pertanto al vostro buon senso, affinché si trovi una soluzione definitiva e lungimirante circa il problema dell’emissione dei titoli di viaggio, atteso che gli utenti e i turisti non possono peregrinare alla ricerca di un punto vendita autorizzato, rischiando di vedersi elevare multe da zelanti controllori qualora salgano in treno sforniti di biglietto.
RingraziandoVi per l’attenzione e certi che Vi impegnerete per risolvere le criticità denunciate, porgiamo i nostri migliori saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli

giovedì 20 novembre 2014

Treni in ritardo, disagi per i docenti di Tarvisio

TARVISIO. Non pochi disagi devono affrontare alcuni insegnanti che tutti i giorni si sobbarcano un viaggio in treno - con il Micotra, quello che porta a Villaco - e poi in pullman per andare ad insegnare a Tarvisio, al liceo Bachmann o alle medie dell’Istituto comprensivo.
Li segnala la professoressa Valente, che si fa portavoce anche dei colleghi con la speranza di trovare una soluzione. Sono docenti che partono chi da Udine, chi da Gemona, chi da Carnia.
Il treno, però, quando arriva a Boscoverde, spesso tarda (anche per giorni di seguito), com’è accaduto la scorsa settimana. Tanto che i professori si sono trovati in serie difficoltà. Fortunatamente, possono contare sulla disponibilità del personale di bordo e anche degli autisti della corriera che porta a Fusine, nonché di una passeggera dell’automezzo: la Valente la contatta segnalando il ritardo e la donna a sua volta lo riferisce al conducente.
L’altro giorno, l’autista del pullman è addirittura tornato indietro a recuperare i professori, visto che la comunicazione non era stata possibile.
Fino all’anno scorso poi - racconta ancora Valente - c’era un servizio taxi che costava 10 euro a corsa e che ora pare non ci sia più.
Sempre l’anno passato, gli insegnanti si sono anche fatti il percorso a piedi lungo la ciclabile ed è capitato che, nelle giornate di grande neve siano stati i ferrovieri a dar loro un passaggio dalla stazione al centro cittadino. «Tutti con noi sono gentilissimi - tiene a precisare la docente, che sale sul treno a Gemona -. Il problema è altrove: parte da Mestre. È qui che vengono decise le priorità del traffico su rotaia, come la recente ferma in galleria per far passare i treni merci. Con il nostro ritardo procuriamo disagi alla scuola, anche se il dirigente è molto disponibile. Il disservizio, ripeto, sta alla base».

martedì 18 novembre 2014

Linea Udine-Cervignano chiusa fino a giovedì causa maltempo

Segnaliamo che stamattina è stata chiusa alla circolazione ferroviaria la linea 15 tra Cervignano e Udine causa maltempo.
Per garantire il collegamento da e verso Trieste C.le i treni vengono fatti deviare via Gorizia, mentre è stato attivato un servizio bus sostitutivo per garantire agli utenti di raggiungere le destinazioni di Palmanova e Cervignano.
A fronte di ciò si sono segnalati i seguenti ritardi:
• il R. 6010 Trieste-Carnia delle ore 6.20: arrivato a Carnia con un ritardo di 43 min.;
• il R. 6013 Tarvisio-Trieste delle ore 5.39: in forte ritardo a UD, arrivato a TS poi in ritardo di 26 min.;
• il R. 6015 Tarvisio-Trieste delle ore 6.00: ritardo 12 min. a UD e 11 min. a Trieste;
• il R. 6017 Tarvisio-Trieste delle ore 6.35: quasi puntuale a UD. Ora sta viaggiando con un ritardo di circa 15 min.
• il R. 6023 Carnia-Udine delle ore 8.21: sta viaggiando con un ritardo di 40 min.
Non consociamo i motivi della chiusura della linea, tuttavia la deviazione dei treni via Gorizia ha permesso finora di limitare il disagio agli utenti. Tempestiva anche la previsione di bus sostitutivi per Palmanova e Cervignano.
Rete Ferroviaria Italiana prevede di riprendere dopodomani, giovedi’ 20 novembre, la circolazione ferroviaria sulla linea Udine-Cervignano, sospesa all’una di oggi per il cedimento del terreno in un cantiere a Palmanova (Udine). L’incidente – rende noto Rfi – è stato causato probabilmente dalle forti infiltrazioni d’acqua dovute al maltempo di questi giorni. In quel punto è in costruzione un sottopasso da parte di una ditta operante per conto della concessionaria autostradale Autovie Venete.
Il sito di FS news non segnala nulla al riguardo della chiusura della linea; prima di intraprendere il viaggio invitiamo a informarvi in stazione o utilizzare l’applicazione Viaggiatreno.

 

venerdì 14 novembre 2014

Micotra Udine-Villach confermato sino a dicembre 2015

Gli Utenti del FVG potranno continuare ad usufruire anche nel 2015 del servizio ferroviario transfrontaliero Mi.Co.Tra. Udine-Villach.
FUC (Ferrovie Udine Cividale), gestore del servizio ha diffuso il nuovo orario che sarà attivo da domenica 14 dicembre e proseguirà sino al 12 dicembre 2015.
Confermate le quattro corse quotidiane: dal capoluogo friulano gli orari di partenza saranno 7.07 e 17.17, con arrivo a Villach alle 8.54 e 19.07. Da qui si può prendere la coincidenza per Vienna (9.14 e 19.14) e per Salisburgo (9.16 e 19.16).
Da Villach le corse partiranno invece alle 9.45 e alle 19.29, con arrivo a Udine alle ore 11.58 e alle ore 21.15.
Gli orari sono gli stessi di quelli attuali, l’unica variazione entrerà in vigore il 18.05.2015, quando il R. 1881 accorcerà la sosta a Tarvisio: ora il treno arriva alle ore 10.13 e riparte alle ore 10.50, causa i noti lavori di manutenzione all’infrastruttura ferroviaria.
Da maggio la partenza da Tarvisio sarà anticipata alle ore 10.22, con arrivo a Udine alle ore 11.30.
Confermate tutte le fermate intermedie: Gemona del Friuli, Venzone, Carnia, Pontebba, Ugovizza, Tarvisio Boscoverde, Thörl-Maglern, Arnoldstein, Villach Warmbad, Villach Westbf
Il servizio avviato in via sperimentale dal giugno 2012 rappresenta senza dubbio la migliore offerta ferroviaria regionale, che in questi anni ha attratto migliaia di utenti e pendolari, ma soprattutto tanti cicloturisti stranieri grazie al servizio Treno+Bici.
Peccato che non ci sarà l’estensione del collegamento verso Trieste, così come suggerito dai Comitati dei Pendolari: il prolungamento in questione permetterebbe infatti non solo di aumentare il potenziale bacino d’utenza, migliorando l’offerta di mobilità del FVG, ma soprattutto la possibilità di collegare più velocemente il capoluogo regionale, al Friuli e all’Austria.

mercoledì 12 novembre 2014

Sciopero trasporti, 14 novembre da venerdì nero: fermi treni e autobus

Non è passato molto tempo, dallo scorso 24 ottobre, ed è già tempo di un nuovo sciopero generale, che manderà ancora in tilt il servizio di trasporto pubblico e causerà altri pesanti disagi per la circolazione.
L’agitazione è fissata per venerdì prossimo, il 14 novembre, e riguarderà nuovamente tutti i mezzi di trasporto: dai bus alle metropolitane, dai treni agli aerei. I sindacati Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato e USB lavoro Privato hanno proclamato per venerdì 14 novembre uno sciopero del personale del Gruppo FS, in adesione ad uno sciopero generale di tutte le categorie.
In particolare, gli scioperi di Cub Trasporti e Cobas Lavoro Privato avranno luogo dalla mezzanotte alle 21.00 mentre quello proclamato da USB Lavoro Privato, dalle 10.00 alle 14.00.

lunedì 10 novembre 2014

Ci risiamo: R. 6023 annunciato con 1 h 50 min. di ritardo!

Di seguito pubblichiamo la mail inviata all’Ufficio Mobilità della Regione e all’Assessore regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro.
 
Buongiorno,
mai avremmo pensato di arrivare ad una situazione del genere.
In data 15 e 16 ottobre Vi avevamo segnalato che il R. 6023 Carnia (p. 8.21-Udine a. 8.59) era stato "erroneamente" annunciato in stazione con ritardi di oltre 110 min., poi il treno era circolato regolarmente, arrivando puntuale a destinazione. Peccato che gran parte degli utenti vedendo un ritardo simile avevano girato i tacchi e preso la macchina.
I più fortunati (quelli che erano appena usciti dalla stazione o i ritardatari) sentendo il treno che arrivava si sono ricatapultati sui binari riuscendo a prenderlo al volo.
oggi si replica ancora! Il R. 6023 (modificato nella sua numerazione in R. 33651) è stato annunciato dai monitor in stazione a Tarcento con 1 h 50 min. di ritardo. Stessa scena vista il 15 e 16 ottobre: il treno arriva con qualche minuto di ritardo, ma non trova i pendolari … tanti vedendo il ritardo hanno infatti girano i tacchi e preso la macchina.
Non solo: il R. 33651 oggi è stato programmato con partenza da Carnia alle 8.21 e arrivo a Udine alle ore 9.09, anziché le 8.59 previste dall’orario del R. 6023. Perché?
Il motivo è semplice perché il treno a Bv. Vat è stato fatto deviare lungo la linea di Cintura, probabilmente per i lavori che si stanno effettuando per il potenziamento del Nodo di Udine. Per la cronaca il treno è arrivato a Udine alle ore 9.14 in ritardo di 15 min. su una tratta di appena 39 km !
Nessuna informazione ovviamente è stata fatta né in stazione, né a bordo treno.
Precisiamo che in stazione sono affisse altre informazioni che avvisano gli utenti di modifiche d'orario ma non quelle riguardanti il R. 6023!
Da ultimo il sito di Trenitalia segnalavo oggi regolarmente il 6023 con arrivo a Udine alle ore 8.59 e non il R. 33651.
Un ulteriore segnalazione ci ha informato che il Mi.Co.Tra. Villach-Udine R. 1881 è stato annunciato con 1 h 40 min. di ritardo a Gemona come indicato nell’allegata foto.
Ritardo o erronea segnalazione?
Qui siamo ben oltre alla semplice disorganizzazione … purtroppo i pendolari devono pagare di tasca propria, nonostante abbiano già acquistato un abbonamento, che di questi tempi non permette di usufruire di un servizio ferroviario decoroso.
La Regione dovrebbe vigilare sull’operato di Trenitalia e invece nicchia.
Questi episodi li avevamo già segnalato per ben 2 volte e nulla è stato fatto!
A questo punto dubitiamo che le segnalazioni che inviamo alla Regione vengano vagliate dai funzionari. Da mesi infatti le segnalazioni non vengono riscontrate.
Ci domandiamo se la Regione abbia veramente la materia sotto controllo e sia al corrente di quello che sta succedendo lungo la linea Pontebbana? Ci pare proprio di no.
L’esistenza dei lavori lungo la linea e dei possibili ritardi di 10 min. non può giustificare ogni tipo di disservizio. Qui ogni giorno la gente perde ore e ore di lavoro per le inefficienze altrui.
Chiediamo unicamente RISPETTO !
Grazie.
Comitato Pendolari Alto Friuli

Lavori di potenziamento alla linea: autosostituzioni e ritardi dal 6 novembre al 21 dicembre

Proseguono con la seconda fase gli interventi di manutenzione straordinaria programmati da Rete Ferroviaria Italiana sui binari della linea Tarvisio - Udine, per mantenere elevati i livelli di sicurezza e regolarità ferroviaria.
In particolare, da giovedì 6 novembre a domenica 21 dicembre, sarà completamente sostituita la piattaforma su cui posano le rotaie, fra le stazioni di Pontebba e Ugovizza, e in prossimità di Bivio Vat per il potenziamento del Nodo di Udine.
Per consentire l’operatività dei cantieri durante i lavori, tutti i treni potranno allungare i tempi di viaggio fino a 10 minuti.
Inoltre, alcuni treni regionali partiranno con posticipo programmato di 15 o 30 minuti, mentre altri saranno cancellati e sostituiti con bus fra Udine e Gemona/Tarvisio e fra Pontebba e Tarvisio.
Infine gli Eurocity 30 e 31, rispettivamente Venezia - Vienna e viceversa, domenica 9 novembre saranno cancellati e sostituiti con bus fra Villaco e Venezia.
Le modifiche al programma di circolazione dei treni dal 14 al 21 dicembre saranno comunicate poco prima dell’entrata in vigore, il 14 dicembre, del nuovo orario ferroviario.
Gli orari di partenza e arrivo dei bus potranno variare in funzione delle condizioni del traffico.
Di seguito le principali modifiche all’orario come indicate nei cartelli informativi presenti in stazione:
• R. 6016 Udine p. 9.01 Tarvisio BV. a. 10.05: CANCELLATO E SOSTITUITO CON BUS nei giorni di domenica 9 e 16 novembre 2014.
Orario bus: Udine p. 9.01 – Gemona 9.42, Carnia 9.57, Pontebba 10.19, Ugovizza-Valbruna 10.33, Tarvisio BV. a. 10.48.
 
• Mi.Co.Tra. R. 1881 Villach p. 9.40/Tarvisio BV. 10.50 – Udine a. 11.58: RITARDO PREVISTO ENTRO 15 MIN. in partenza da Tarvisio BV. nei giorni dal 6 novembre al 13 dicembre 2014 – CANCELLATO E SOSTITUITO CON BUS da GEMONA nel giorno di domenica 9 novembre 2014.
 
• R. 6025 Tarvisio BV. p. 11.55 – Udine a. 12.59: CANCELLATO E SOSTITUITO CON BUS nei giorni di domenica 9 e 16 novembre 2014.
Orario bus: Tarvisio BV. p. 11.55, Ugovizza-Valbruna 12.10, Pontebba 12.24, Carnia 12.46, Gemona 13.01, Udine a. 13.42.
CANCELLATO E SOSTITUITO CON BUS tra TARVISIO BV. e PONTEBBA nei giorni di domenica 23 e 30 novembre 2014 e di domenica 7 e lunedì 8 dicembre 2014.
Orario bus: Tarvisio BV. p. 11.55, Ugovizza-Valbruna 12.01, Pontebba a. 12.29. Treno R. 6025 originario da Pontebba attende Bus in arrivo da Tarvisio BV.
 
• Mi.Co.Tra. R. 1883 Villach p. 19.29/Tarvisio BV. 20.05 – Udine a. 21.15: RITARDO PREVISTO ENTRO 15 MIN. in partenza da Tarvisio BV. nei giorni dal 6 novembre al 13 dicembre.
 
• R. 21004 Trieste C.le p. 11.26 – Tarvisio BV. a. 14.05: CANCELLATO E SOSTITUITO CON BUS tra PONTEBBA e TARVISIO BV. nei giorni di domenica 23 e 30 novembre 2014 e di domenica 7 e lunedì 8 dicembre 2014.
Orario bus: Pontebba p. 13.50, Ugovizza-Valbruna 14.04, Tarvisio BV. a. 14.15
 
• R. 6022 Trieste 12.20 – Tarvisio BV. 14.50: RITARDO PREVITO ENTRO 15 MIN. in partenza da Udine nei giorni di domenica 9 novembre e sabato 13 dicembre 2014.
 
• R. 21005 Tarvisio BV p. 13.45 – Trieste C.le 16.34: CANCELLATO E SOSTITUITO CON BUS tra TARVISIO BV. e PONTEBBA nei giorni di domenica 23 e 30 novembre e di domenica 7 e lunedì 8 dicembre 2014.
Orario bus: Tarvisio BV. p. 13.45, Ugovizza-Valbruna 13.51, Pontebba a. 13.59. Treno R. 21005 originario da Pontebba attende Bus in arrivo da Tarvisio BV.
 
• R. 21009 Tarvisio BV. p. 15.45 – Trieste C.le a. 16.34: RITARDO PREVITO ENTRO 15 MIN. in partenza da Tarvisio BV. nei giorni di sabato 8 novembre e 13 dicembre 2014.

mercoledì 5 novembre 2014

ETR1000 FrecciaRossa a Gemona

Mentre continuano ad infuriare le polemiche in ordine alla ritardata messa in esercizio dei nuovi elettrotreni Civity acquistati dalla Regione FVG, oggi i pendolari gemonesi hanno avuto una piacevole sorpresa, potendo quasi toccare con mano il nuovo gioiello tecnologico dell’ETR1000 Frecciarossa.
La nuova Freccia che dovrebbe rivoluzionare il trasporto ferroviario dell’alta velocità, permettendo di andare da Roma a Milano in 2 ore e 20 minuti ha fatto bella mostra in stazione.
Il treno da ieri è “ospite” dello scalo gemonese, e stamattina in tanti pendolari e amanti ferroviari, non si sono lasciati scappare l’occasione di immortalare la nuova ammiraglia della flotta Trenitalia.
Con ogni probabilità il treno sta rientrando dal circuito di prova internazionale di Velim (Repubblica Ceca), dove da settembre è impegnato nei collaudi e nei test di omologazione.
La Freccia può raggiungere una velocità massima di 400 km/h ed è predisposto per operare anche sulla rete europea; battezzato con il nome di "Pietro Mennea" in onore dell'atleta italiano recentemente scomparso, è costruita negli stabilimenti del consorzio AnsaldoBreda-Bombardier e ha un costo di oltre 30 milioni ad esemplare.
E’ stato decisamente emozionante vedere l’ETR1000 affiancato alla vecchia e gloriosa rotabile Ale801, che da quarant’anni garantisce il trasporto dei pendolari.
Nel mentre i nuovi Civity possono aspettare …