Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 30 agosto 2011

I Pendolari gemonesi scettici sul trasferimento della fiera: una scelta difficile

Da alcune settimane Gemona si sta dividendo su un possibile trasferimento del tradizionale mercato del venerdì dal Centro Storico nella zona della stazione ferroviaria.
Dopo le prese di posizioni degli ambulanti, favorevoli al trasferimento e quella dei commercianti del Centro Storico, favorevoli invece a che la Fiera continui a svolgersi lì dov’è, si è aperta una discussione sui pro e contro dell’eventuale trasferimento.
La fiera quest’estate si è già svolta per ben cinque venerdì nell’area di Piazzale Comelli e Bertagnolli a causa dell’impossibilità di usufruire Piazza del Ferro, occupata da altre manifestazioni concomitanti. Senza entrare nel merito della decisione e al solo fine di poter dare il contributo, il Comitato Pendolari ha scritto al Sindaco Paolo Urbani, segnalandogli alcuni aspetti importanti che potrebbero essere decisivi nell’assumere la decisione.
E’ noto che i Piazzali Bertagnolli e Comelli rappresentano i maggiori parcheggi scambiatori presenti nell’area della stazione ferroviaria. In realtà nell’area esiste anche il parcheggio in ghiaia dell’ex GIL di Via Dante, attualmente usufruibile, ma che in una logica urbanistica a medio-lungo termine verrà destinato ad altro. I piazzali in questione sono quotidianamente utilizzati da circa 250 pendolari che utilizzano i mezzi pubblici (bus e treni), nonché da numerosi cittadini che usufruiscono i servizi presenti in zona (es. banche, posta, negozi, Sert, ecc.).
E’ sufficiente recarsi in loco durante la settimana lavorativa per rendersi conto di come vengano utilizzati i parcheggi in questione e farsi un’idea chiara dell’importanza strategica di tali aree.
Da un semplice controllo, l’area della stazione risulta servita da 171 posti macchina, rispettivamente come di seguito specificati:
- n. 64 parcheggi liberi siti in Piazzale Comelli;
- n. 32 parcheggi limitati con disco orario siti in Piazzale Comelli;
- n. 35 parcheggi liberi siti in Piazzale Bertagnolli;
- n. 40 parcheggi liberi siti nel parcheggio antistante il Centro Intermodale dei bus di Via Roma
In questo conteggio non sono stati conteggiati i parcheggi della ex GIL, per le ragioni sopra esposte, quelli del Piazzale esterno della Stazione, quelli riservati al personale Trenitalia-RFI e Polfer, nonché quelli siti lungo le Vie Roma e Dante, antistanti gli esercizi commerciali.
Se la presenza della fiera in stazione durante l’estate non ha causato grossi disagi, considerato il periodo feriale, siamo dell’opinione che il suo trasferimento definitivo determinerebbe un serio problema legato all’utilizzo dei parcheggi, specie per i pendolari, che sarebbero costretti a ricercare altri spazi, sicuramente più lontani e scomodi.
Stesso ragionamento è tuttavia valido per i possibili clienti della fiera: il suo trasferimento dovrebbe infatti essere finalizzato ad un significativo aumento delle presenze e del giro d’affari. Ciò però è possibile solo garantendo un miglior accesso: ma se gli spazi disponibili sono già occupati dai Pendolari o dai lavoratori che gravitano nella zona della stazione ci domandiamo come sia possibile garantire questo ?
La questione non è di semplice soluzione e a tal fine il Comitato auspica un equilibrato confronto valutando attentamente i pro e i contro dell’eventuale trasferimento.

giovedì 18 agosto 2011

Capotreno multata per annuncio sbagliato: per Trenitalia è vietato dire "guasto"

A quanto pare Trenitalia ha un vocabolario tutto suo dal quale sono escluse determinate parole che sono contrarie al regolamento aziendale. Se a un impiegato delle ferrovie italiane succedesse di pronunciare la parola ‘sbagliata’, scatta immediatamente la multa.
A sentirlo sulla propria pelle una capotreno multata di 20 euro per aver informato i passeggeri di un guasto. Per soddisfare le ‘buone maniere ferroviarie’ avrebbe dovuto parlare di un “controllo tecnico”, ma purtroppo non l’ha fatto.
L’episodio in questione risale al 16 maggio scorso quando la protagonista dell’impasse ha annunciato un “guasto deviatoio” nel tratto Firenze – Roma percorso da un Frecciargento. Per quelle parole, tecnicamente parlando tutt’altro che sbagliate, l’azienda le ha inviato una contestazione disciplinare e la ha notificato una sanzione di 20 euro. La terminologia aziendale di Trenitalia è rigorosa, ci sono non uno ma bensì tre manuali: uno per gli annunci nelle stazioni, un altro per gli annunci a bordo e un terzo, tra l’altro nuovo di zecca, per Frecciarossa e Frecciargento, che spiegano come si deve parlare ai clienti nei casi di problemi tecnici e ritardi.
Nei nuovi manuali, fatti a posta per i treni iper veloci, esistono parole tabù per eccellenza: “Guasto” e “Incendio”. Secondo Trenitalia, la censura di certi vocaboli “evita il diffondersi del panico” in determinate situazioni, e i “guasti” trasformati in “controlli” sono, dice l’azienda, necessari per “informare al meglio” gli utenti. Sorge spontaneamente una domanda: avrebbe cambiato qualcosa se la capotreno avesse usato il termine ‘giusto’? crediamo propri di no, sembra piùttosto che la censura terminologica abbia uno scopo ben preciso: salvaguardare l’immagine di Trenitalia di fronte ai frequenti “guasti” e ritardi.
Vista la fiscalità prevista dalla normativa di Trenitalia sarebbe buona cosa che quei tre manuali relativi agli annunci venissero applicati, almeno ogni tanto, vista la carenza di informazioni a bordo treno e in stazione. 
Siamo curiosi di sapere cosa preveda la normativa nel caso di soppressione o ritardo derivante da "controllo tecnico" .... Chissà ? Forse la consegna del silenzo che Trenitalia impone ai prorpi dipendenti è veramente finalizzata a garantire l'ordine pubblico ed evitare che si diffonda il panico tra i viaggiatori ?  Beh se così fosse alla fine lo fa proprio per il nostro bene ... Buon viaggio pendolari !