Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 27 agosto 2020

Finiti i lavori sulla Trieste-Monfalcone: da sabato 29 agosto la circolazione dei treni torna regolare

Dopo alcuni giorni molto negativi per il trasporto ferroviario regionale, penalizzato da ritardi e soppressioni per vari motivi (guasti, persone estranee in linea e dal cantiere di Aurisina), arriva finalmente una buona notizia. 
Riprenderà infatti sabato 29 agosto, dopo oltre due mesi di lavori e disagi, la regolare circolazione dei treni fra Bivio d’Aurisina e Trieste Centrale
È stato portato a termine l’intervento di consolidamento della parete rocciosa in prossimità del Bivio, sul binario in direzione del Capoluogo giuliano, resosi necessario a seguito della frana che ha causato il deragliamento di un treno lo scorso 22 giugno scorso. 
"A partire dall’8 luglio, per sette settimane consecutive, circa 60 uomini impegnati su più turni nell’arco delle intere 24 ore, hanno operato su un fronte lungo 1,2 km, per una superficie di 9mila mq di costone roccioso. - si legge in una nota di Rfi -. Taglio della vegetazione, rimozione di pietre e massi pericolanti, esecuzione di fori per il fissaggio e posa delle reti a doppia torsione e in funi di acciaio a rivestimento della parete, sono state le lavorazioni eseguite, per un totale di 4,5 milioni di euro di investimento complessivo". 
La chiusura di quel binario ha provocato non pochi disagi agli utenti in questo periodo: il cantiere ha infatti causato la soppressione di numerosi treni autosostituiti tra Trieste e Monfalcone da bus navetta.

lunedì 24 agosto 2020

Profughi sui binari circolazione bloccata e viaggiatori sui bus – In settimana il Ministro Lamorgese in Friuli

Ancora profughi a ridosso dei binari: sabato 22 agosto un gruppo di clandestini è stato avvistato fra Udine Parco e Manzano e subito è scattato l’allarme e il blocco della circolazione fs.
Quasi due ore e mezza di passione per i viaggiatori con la circolazione bloccata del tutto per oltre un’ora, dalle 7.40 alle 8.45, e poi dopo il nulla osta della Polfer, treni a singhiozzo con velocità ridotta fino alle 10. 
In questi casi la prassi prevede una volta ricevuta la segnalazione la «marcia a vista» per evitare che qualcuno possa farsi male e il successivo blocco totale se la presenza degli estranei lungo la linea viene confermata. 
E così è successo per il R33644 che si è fermato a Buttrio alle 7.20: il personale ha riferito di aver avvistato un gruppo di 8 persone davanti al treno e successivamente di averli visti incamminare verso Udine. 
I viaggiatori che erano a bordo del R33644 sono stati trasferiti su un bus per Udine, mentre a 5 passeggeri Trenitalia ha pagato un taxi per arrivare a Tarvisio; altri passeggeri (qualche decina) sono stati riprotetti su bus da Udine a Monfalcone e da San Giovanni a Udine. 
Alle 8.45 è arrivato il nulla osta alla ripresa della circolazione, ma sempre con riduzione della velocità, mentre era in corso l’intervento per individuare i migranti che si erano poi diretti verso Pradamano. Alla fine, a quanto fa sapere la società ferroviaria, «dalle 10 è ripresa gradualmente la regolare circolazione». Coinvolti «l’Intercity Roma-Trieste e sei treni regionali con ritardi fino a 90 minuti». Il 21001 è transitato con prescrizioni sul binario dispari. Il 2443 è stato soppresso da Udine a Cormons e il 2444 da San Giovanni al Capoluogo. 
I PRECEDENTI - Non è la prima volta che accade. A fine luglio erano stati proprio i Comitati Pendolari a segnalare come la presenza di migranti della rotta balcanica a ridosso dei binari fosse diventata ormai una triste abitudine. 
L’ultimo episodio prima di quello di sabato risale al pomeriggio di mercoledì 19 agosto, quando fra San Giovanni al Natisone e Udine Parco, la presenza di estranei in linea ha causato ritardi fino a 40 min. 
Ma oltre ai casi ufficiali ce ne sono anche altri in cui il personale fs fa miracoli, riducendo i ritardi a pochi minuti. Ormai la questione è diventata un problema serio, visto che i passeur scaricano i profughi della rotta balcanica sempre nelle stesse zone: Manzano, San Giovanni, Cormons. migIn settimana è previsto l’arrivo in Friuli del Ministro agli Interni Lamorgese: sarà sicuramente l’occasione per portare al tavolo del Ministro questa problematica che può e deve essere risolta, visto che non pare impossibile far pattugliare qualche kilometro di confine, aumentando i controlli ai valichi di frontiera con la Slovenia.

venerdì 21 agosto 2020

Sconti e agevolazioni trasporto scolastico: confermato lo sconto del 50% da parte della Regione Fvg

In attesa di certezze sulle modalità di riapertura delle scuole e sul trasporto pubblico locale da parte del Governo, segnaliamo questo ottima iniziativa della Regione Friuli Venezia Giulia, che per l’anno scolastico 2020/2021 ma ha perfino ampliato le agevolazioni dedicate al trasporto scolastico.. 
Quest’anno infatti l'abbonamento scolastico residenti Fvg che prevede uno sconto del 50% è stato esteso anche alle tratte urbane delle città. 
Si tratta di una iniziativa concreta a sostegno delle famiglie che ogni anno devono affrontare spese ingenti per garantire il diritto allo studio dei propri figli; l’agevolazione introdotta lo scorso anno ha permesso risparmi che oscillano in base alle tratte e ai servizi, da 150 euro, nel caso di nuclei con un solo figlio, fino ad oltre 750 per quelli con due ragazzi. 
L’investimento della Regione a copertura dell’agevolazione è molto significativo (oltre ai 6 milioni già stanziati si sono aggiunti ulteriori 3 milioni), in considerazione che gli oneri derivanti dall’agevolazione sono interamente coperti con risorse regionali. 
QUALI SERVIZI SI POSSONO UTILIZZARE: 
- i servizi di Trasporto Pubblico Locale automobilistici extraurbani, urbani e misti svolti da TPL FVG (Saf-Arriva, Atp, Trieste trasporti e Apt; 
- i servizi di trasporto ferroviario regionale o servizi ferroviari sostitutivi svolti con autobus, previsti sul territorio regionale o fino alla stazione di Portogruaro (Venezia) gestiti da Trenitalia e Ferrovie Udine Cividale (FUC); 
- i servizi automobilistici extraurbani FVG e ferroviari regionali FVG integrati 
BENEFICIARI E REQUISITI: possono acquistare il nuovo titolo di viaggio gli studenti iscritti alle scuole dell'obbligo e superiori, università o istituti superiori equiparati, fino al giorno prima del compimento del ventisettesimo anno di età, anagraficamente residenti nel territorio regionale. L’abbonamento scolastico va acquistato entro il 31 ottobre. 
Per l'acquisto è prevista la compilazione di un modulo di autocertificazione, disponibile a breve sui siti di Tpl Fvg, Ferrovie Udine Cividale e Trenitalia. 
VALIDITA’ DEL TITOLO: 
- per i servizi automobilistici e ferroviari sulla linea Udine-Cividale: dieci mesi dal 1° settembre 2020 al 30 giugno 2021 o dal 1° ottobre 2020 fino al 31 luglio 2021; 
- per i servizi ferroviari di Trenitalia: dodici mesi, a decorrere dall’inizio di validità (1° settembre 2020, 1° ottobre 2020 o 1° novembre 2020). 
COME ACQUISTARE L’ABBONAMENTO
- per i servizi automobilistici gestiti da TPL FVG bisogna collegarsi alla pagina dedicata del sito web dell'Azienda www.tplfvg.it Attraverso le pagine si può compilare e stampare il modulo di autocertificazione che dovrà essere poi firmato e ricaricato assieme alla copia del documento di identità del dichiarante (in corso di validità). In caso di incompletezza, sarà cura dell’Azienda segnalare le eventuali anomalie. Entro sette giorni lavorativi dalla data di invio, l'Azienda invierà una email di conferma della completezza della documentazione ricevuta e si potrà acquistare l’abbonamento presso le biglietterie, le rivendite autorizzate o online 
- per i servizi ferroviari di Ferrovie Udine Cividale (FUC) bisogna scaricare il modulo di autocertificazione messo a disposizione sul sito delle Ferrovie Udine Cividale www.ferrovieudinecividale.it Il modulo va compilato, firmato e consegnato al momento dell’acquisto alle biglietterie di Ferrovie Udine Cividale, assieme alla copia del documento di identità 
- per i servizi ferroviari di Trenitalia (tutti i servizi realizzati sulla rete regionale e dalla Regione fino a Portogruaro) bisogna scaricare il modulo di autocertificazione. Il modulo va compilato, firmato e consegnato, al momento dell’acquisto dell’Abbonamento scolastico residenti FVG, alle biglietterie di Trenitalia situate nel territorio del Friuli Venezia Giulia, assieme alla copia del documento di identità e all’informativa sulla privacy di Trenitalia scaricabile dal sito www.trenitalia.com
Se lo studente ha meno di 18 anni il modulo di autocertificazione deve essere compilato e firmato da un genitore o dal tutore legale e dovrà essere allegata copia del suo documento di identità in corso di validità. Nel caso di ritiro dell’abbonamento agevolato da parte di altro soggetto, lo stesso dovrà presentare delega con unita fotocopia del documento di identità del richiedente.

mercoledì 19 agosto 2020

In settimana si deciderà sulle limitazioni a bordo del tpl. Ipotesi del Governo assolutamente impraticabili

In settimana si dovrebbe avere qualche certezza in più su come si viaggerà a bordo dei servizi di trasporto pubblico locale. 
Dopo l'ordinanza "folle" del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha di fatto disconosciuto l'indirizzo del Ministero dei Trasporti si è aperta una querelle tra Governo e Regioni sulle modalità dell’offerta del tpl che ormai dura da 18 giorni. 
Dal 1 agosto ad oggi si potrebbe dire tanto rumore per nulla! 
Riassumiamo per tappe di questa delicata vertenza  situazione. 
27 GIUGNO: varie Regioni, tra cui Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Lombardia, poi si accoderanno a luglio anche Marche, Calabria, Sicilia e Sardegna, previa delibera della Conferenza Stato-Regioni, eliminano il contingentamento dei posti a bordo dei mezzi del tpl, i quali tornano così utilizzabili al 100%; resta fermo il mantenimento dell'obbligo di utilizzo della mascherina a bordo dei mezzi. 
Una decisione sostenuta anche dai Comitati Pendolari di FVG e Veneto che ad inizio giugno avevano indirizzato una lettera congiunta ai Governatori Fedriga e Zaia, chiedendo appunto l’eliminazione delle limitazioni dei posti a bordo e il ripristino dell’ordinario programma d’esercizio con tutte le corse. 
1 AGOSTO: dopo una serie di polemiche fomentata da alcune testate giornalistiche, il Ministro alla Salute, Roberto Speranza, firma un’ordinanza con la quale si limita al 50% i posti a bordo dei treni e bus, ribadendo che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, resta obbligatorio sia il distanziamento di un metro che l'obbligo delle mascherine. 
Un’ordinanza che in ambito ferroviario ha creato un grande pandemonio visto che il provvedimento inaspettato è giunto nel pomeriggio di sabato, primo weekend d'agosto, con migliaia di persone in viaggio verso i luoghi di vacanza. 
La cronaca è nota a tutti, con Italo costretta a sopprimere numerosi treni, appiedando oltre 8.000 passeggeri e Trenitalia che ha cercato di limitare il peggio. Si è trattato di un weekend di passione per migliaia di passeggeri vittime di un’ordinanza folle giunta fuori tempo, emessa senza pensare alle conseguenze pratiche che hanno messo in ginocchio le Aziende di Trasporto. 
6 AGOSTO: il Comitato Tecnico Scientifico esprime parere favorevole all’ordinanza Speranza, confermando il limite del 50% dei posti a bordo dei treni e bus e del 100% per gli aerei. 
Di fatto però l’ordinanza Speranza trova applicazione solo per i viaggi dell’Alta Velocità, atteso che le Regioni confermano le proprie decisioni, opponendosi al contingentamento dei posti sul trasporto regionale 
10 AGOSTO: si tiene la Conferenza Stato-Regioni. In un serrato confronto tra i Governatori e i Ministri De Micheli, Speranza e Boccia, le Regioni hanno espresso una fortissima preoccupazione per la situazione del tpl, soprattutto quando a settembre riapriranno le scuole e saranno riprese gran parte delle attività lavorative. È chiaro che il riferimento di base deve essere la sicurezza sanitaria, tuttavia si devono fare i conti con la sostenibilità del trasporto pubblico, ricercando le soluzioni possibili che consentano la gestione dei servizi in un periodo in cui si deve convivere con il virus. 
Tre sono le problematiche le Regioni pongono al Governo: 
1).- Lo stanziamento di 400 milioni in favore del tpl previsto dal “Decreto Agosto” non deve rimanere sulla carta, ma il Governo deve con celerità provvedere ad erogare le risorse, attribuendole alle Regioni in base ai criteri previsti per il Fondo Nazionale Trasporti. 
2).- Si deve agire soprattutto sulle linee extraurbane garantendo uno snellimento del regime autorizzatorio per abilitare altri mezzi a svolgere i servizi di linea. 
3).- E’ stato chiesto di chiudere i tavoli regionali coordinati dal Ministero dell’Istruzione sulla flessibilità degli orari scolastici al fine di avere un quadro chiaro sulla base del quale rimodulare i servizi di tpl nell’ottica della riapertura delle scuole. 
L’incontro di fatto si è chiuso con un nulla di fatto, rinviando ogni decisione a dopo le ferie di Ferragosto, quando si cercherà come nella italica prassi di trovare un compromesso tra la posizione delle Regioni e quella del Governo. Il Ministro Boccia ha chiesto alle Regioni di preparare un documento unitario da sottoporre al Comitato Tecnico Scientifico, sospendendo ogni decisione di una settimana, invitando le Regioni a trovare una soluzione sulla percentuale di persone che può salire a bordo dei mezzi. 
Hanno espresso perplessità a questo approccio vari governatori, tra cui il FVG e Veneto che hanno confermato che non intendono tornare indietro prevedendo contingentamenti di posti a bordo dei mezzi.
In altre parole, secondo alcuni Governatori si deve insistere nell'obbligo della mascherina a bordo ed essere meno intransigenti sul distanziamento, altrimenti a settembre ci sarà il caos, con ricadute drammatiche, visto che lo stesso Governo prevede che torneranno a muoversi oltre 10 milioni di persone. 
Ma il vero problema resta il trasporto scolastico, se ci saranno limitazioni dei posti alcune Regioni non assicurano la possibilità di garantire il servizio visto che anche un aumento delle risorse da parte del Governo potrebbe non essere sufficiente a sostenere i costi per doppie e triple corse: non ci sono poi abbastanza autobus o treni per rimodulare l'offerta e le ipotesi del Governo sul distanziamento a bordo non sono percorribili. Nonostante infatti l'adozione degli accorgimenti suggeriti dal Governo, fra cui divisori flessibili tra una seduta e l'altra, non si andrebbe comunque al di sopra del 60% dei carichi ordinari. Se così fosse, a settembre quasi la metà degli studenti resterebbe esclusa dal servizio trasporto e non ci sarebbe spazio nemmeno per i pendolari. 
L’intento, sottolineato da tutti i Governatori, è quello che dal Comitato Tecnico Scientifico pervengano indicazioni concrete e fattibili sugli accorgimenti adottabili nel breve periodo, per disporre di una capacità di carico pressoché pari a quella ordinaria, eventualmente anche attraverso la conferma delle modalità vigenti sui mezzi di trasporto pubblico, che fanno della mascherina il presidio fondamentale per la prevenzione del Covid 19. 
POSIZIONE DELLA REGIONE FVG: se la capienza massima sui mezzi tpl sarà ridotta al 60%, secondo l'attuale orientamento del Governo, la Regione Friuli Venezia Giulia non sarà in grado di garantire il trasporto pubblico scolastico. Questa in sintesi la posizione che l'Assessore Graziano Pizzimenti. 
Attualmente in FVG sul tpl ferro e gomma la capienza è massima, con la possibilità di occupare il 100% dei posti a sedere, ma con l'obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale. 
L’Assessore Pizzimenti ha rigettato l'ipotesi di installare a bordo dei mezzi pubblici dei separatori leggeri, come divisori in stoffa o altro materiale, sia per l'impossibilità di provvedere all'allestimento di tutti i mezzi in tempo utile, sia per la difficoltà che comunque si riscontrerebbe nel tenere igienizzati simili attrezzature. L’Assessore ha inoltre posto l'accento sullo scarso tempo a disposizione per svolgere gare e procedure amministrative e giungere pronti alla riapertura dell'anno scolastico; a tal proposito, l'ulteriore slittamento di ogni decisione per condividere un documento unitario - a cui le Regioni stanno già lavorando per avanzare una controproposta al ministero e al comitato tecnico scientifico - non lascia ben sperare sulla possibilità di giungere ad una soluzione in tempi ristretti. 
PROSPETTIVE dopo il fallimento dell’incontro del 10 agosto si spera che le parti trovino una soluzione di buon senso, visto che i correttivi proposti non sono realizzabili né per logistica nè per questioni di tempo. 
Da parte nostra non possiamo altro che condividere le perplessità delle Regioni, che si oppongono al contingentamento dei posti a bordo, una soluzione questa che ci farebbe ritornare indietro di due mesi, mettendo in grave crisi l’intero sistema del tpl che non dispone né di materiali (treni e bus), né di risorse sufficienti a garantire un’offerta così rimodulata. 
Fino alla fatidica data del 14 settembre non si prevedono grandi problemi; ad oggi infatti in FVG si viaggia molto al disotto dei livelli pre-Covid (mendo del 50%), ma con l’avvio delle scuole e la fine delle ferie di tanti lavoratori il problema dei trasporti potrebbe diventare serio anche per la nostra regione.

lunedì 17 agosto 2020

A breve il trasferimento della linea Udine Cividale a RFI

Qualche settimana fa la Giunta della Regione FVG ha assunto un'importante delibera che di fatto permetterà il trasferimento della proprietà della linea ferroviaria Udine Cividale a RFI - Rete Ferroviaria Italiana
Come si apprende da un articolo del Il Friuli, "la Giunta regionale ha approvato, lo scorso 24 luglio, lo schema di Accordo tra Regione, Ferrovie Udine Cividale (Fuc) e Rfi per la realizzazione delle attività propedeutiche al subentro di Rfi nella gestione dell’infrastruttura ferroviaria. Nella stessa delibera la Giunta si è riservata, al termine dell’attività di analisi e conoscitiva realizzata nell’ambito dell’accordo - senza oneri a carico della Regione - le determinazioni conclusive sul subentro di Rfi.
Il passaggio era nell’aria perché già nella delibera del 23 giugno 2017, la Giunta regionale aveva definito strategico il rapporto di collaborazione e supporto tecnico tra Fuc e la Rfi sull’attività di gestione dell’infrastruttura, soggetta per altro a un esteso intervento di ammodernamento, lavori che sono in via di completamento e garantiranno l’adeguamento tecnologico agli standard di sicurezza richiesti dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf).
L’obiettivo era stato confermato con una successiva delibera del 14 dicembre 2018 sul Contratto di servizio con la Fuc per il biennio 2019-2020, nella quale si specificava che la Giunta Regionale, in ragione della sempre maggiore complessità correlata alla gestione della linea ferroviaria in questione, ha confermato, tra l’altro, la necessità di proseguire nella collaborazione con Rfi, volta a definire un percorso di attribuzione alla stessa della gestione della linea ferroviaria”. 
L’accordo prevede ora dei Gruppi di lavoro che avranno il compito di analizzare le condizioni necessarie per il futuro subentro di Rfi: entro 180 giorni i Gruppi renderanno disponibili i risultati di ricognizione congiunta dello stato di manutenzione dell’infrastruttura e degli interventi programmati.
Sarà al contempo individuato il personale della Fuc adibito e funzionale alla gestione della linea, che transiterà alle dipendenze di Rfi, e le relative modalità del passaggio e definito e quantificato l’ammontare dei costi di gestione dell’infrastruttura e la cui copertura sarà garantita da un contratto di programma, dal gettito del pedaggio e da eventuali altre fonti.

venerdì 7 agosto 2020

La Regione FVG ha stabilito gli indirizzi per i rimborsi degli abbonamenti Tpl causa Covid-19

Una bella notizia per gli utenti e pendolari del FVG: ieri la giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai trasporti Graziano Pizzimenti, ha deliberato gli indirizzi per l’applicazione dei rimborsi ai viaggiatori di cui all'articolo 215 del Decreto Legge n. 34/2020. 
Il FVG insieme alla Emilia Romagna è una delle prime regioni d’Italia a regolamentare nel dettaglio gli indirizzi alle Aziende di trasporto pubblico locale, al fine di uniformare l’applicazione dell’articolo 215 del DL n. 34/2020, (convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77).
Una decisione di buon senso, condivisa con i Comitati dei Pendolari che in queste settimane si sono confrontati in un fattivo e continuo dialogo con l’Assessore Pizzimenti e la Direzione Regionale Mobilità. 
Il provvedimento coinvolgerà oltre 60.000 utenti del FVG (bus e treni), che potranno così chiedere il rimborso. Nello specifico gli indirizzi prevedono: 
Abbonati
- abbonamenti mensili, tranne che per abbonamenti mensili acquistati prima del 10 marzo 2020, saranno rimborsati solo i mensili di marzo 2020; 
- abbonamenti annuali: rimborso di due mensilità (2/12); 
- abbonamenti annuali scolastici e abbonamenti scolastici residenti FVG: rimborso di 3 mensilità (3/10); 
Possessori di titoli di viaggio di corsa semplice: 
 - per i titoli ferroviari di corsa semplice acquistati prima del 10 marzo 2020 e che abbiano scadenza nel periodo 10 marzo-17 maggio sarà riconosciuto dall’impresa ferroviaria emittente un voucher di pari importo. Per titoli di corsa semplice ferroviari senza scadenza o con scadenza acquistati successivamente al 10 marzo non si dà seguito al rimborso;
- per i titoli di corsa semplice e pluricorsa validi sugli autobus urbani ed extraurbani e sui servizi marittimi, non si dà seguito al rimborso in quanto non prevedono scadenza di utilizzo. 
Modalità di rimborso: 
 - i rimborsi saranno effettuati unicamente tramite l’emissione di voucher spendibili entro il 31 dicembre 2020, in unica soluzione; 
Caratteristiche del Voucher
- utilizzo entro il 31.12.2020; 
- importo proporzionale al periodo di mancato utilizzo; 
- spendibile in un’unica soluzione; 
- acquisto dei titoli con l’utilizzo del voucher solo presso le biglietterie dell’Azienda emittente o, ove disponibile, su web ticketing.; 
- validità del voucher: il voucher sarà emesso dall’Azienda presso la quale era stato acquistato il relativo abbonamento e potrà esser utilizzato per l’acquisto di titoli di viaggio di competenza territoriale della azienda stessa. 
La richiesta di Voucher andrà presentata entro il 30 novembre 2020 all’Azienda che ha emesso l’abbonamento sul portale aziendale dedicato ove attivato o presso le biglietterie secondo le modalità indicate dall’Azienda emittente in coerenza con quanto disposto dall’articolo 215. 
Per quanto riguarda gli abbonamenti ferroviari a tariffa sovraregionale, le modalità di applicazione della misura dovranno necessariamente essere coordinate a livello nazionale e quindi esulano dagli indirizzi regionali.

lunedì 3 agosto 2020

Nessuna limitazione al trasporto regionale FVG e Veneto

Trasporto ferroviario ancora nel caos a causa di un Governo in piena confusione.
Sabato pomeriggio, nel primo weekend di agosto, con migliaia di viaggiatori in partenza e treni già prenotati, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha emesso un'ordinanza che prevede il ripristino del distanziamento sociale sui treni ad alta velocità. 
La conseguenza dell’ordinanza che ripristina la possibilità di viaggiare solo con il 50% dei passeggeri ha causato subito cancellazioni di numerosi convogli, con Italo che per evitare il sorteggio su chi far scendere, stima di aver lasciato a terra circa 8 mila persone che riceveranno il rimborso del biglietto. 
Trenitalia ha cercato di dirottare i passeggeri su altri convogli, e istituire bus sostitutivi, ma il risultato è stato il caos, con capitreno e Polfer impegnati a far rispettare il distanziamento e numerose persone costrette a viaggiare in piedi nonostante fossero in possesso di regolare biglietto e prenotazione. 
Un provvedimento assurdo, che deriva da una vergognosa campagna stampa di alcune testate che hanno indotto il Ministro e gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico ad assumere il provvedimento, andando peraltro contro le direttive di luglio dal Ministero dei Trasporti, causando tra l'altro una lite tra i Ministri Speranza e De Michelis.  
Un contesto irreale ....  se a Roma la mano destra non sa cosa fa la sinistra, le Regioni sono invece determinate ad andare avanti facendo viaggiare i mezzi pubblici a totale capienza, senza limitazioni. 
Così in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna, restano valide le ordinanze dei Governatori che prevedono di mantenere il 100% di occupazione dei posti. E noi aggiungiamo e per fortuna !
L'eventuale ripristino delle limitazioni dei posti a bordo treno comporterebbero un taglio alle corse, visto che Trenitalia per garantire i posti sarebbe costretta a potenziare le composizioni con altro materiale rotabile. Si tornerebbe pertanto ad una situazione ante 26 giugno, con una situazione sanitaria decisamente diversa.
Uno scenario normativo assurdo, dove il buon senso non riesce a far capolino; di contro i danni economici per passeggeri e Aziende di Trasporto che subiscono questi provvedimenti sono incalcolabili.
E' evidente la disomogeneità nelle regole applicate nel Paese per contrastare il Covid, che appaiono a geometria variabile. È singolare, infatti, che in aereo si possa stare gomito a gomito e sui treni dell’alta velocità si debbano usare i posti al 50%. E che su autobus e treni regionali si possano occupare tutti i posti a sedere e in chiesa serva un metro laterale e frontale tra i partecipanti...
Dopo la figuraccia di ieri le polemiche che ne sono scaturite, giovedì si riunirà il Comitato Tecnico Scientifico per uniformare le regole su tutto il territorio nazionale e per tutti i mezzi di trasporto.
Restiamo ottimisti, anche se è evidente che chi in questo momento deve decidere ha le idee ben confuse !

sabato 1 agosto 2020

Torna il BiciBus Maniago-Gemona. Servizio zoppo visto che manca il treno Sacile-Maniago

Da domenica 3 agosto torna il BiciBus Maniago - Gemona, arricchendo l'offerta dei servizi estivi di TPL FVG lungo la direttrice della ciclovia FVG3.
Si tratta di una conferma visto che il servizio è stato attivato lo scorso anno.
Il servizio svolto con il carrello portabici si effettua tutti i giorni con i seguenti orari: partenze da Maniago autostazione: ore 07.34 e ore 14.56, partenze da Gemona autostazione: ore 9.31 e ore 16.52 con fermate intermedie a Meduno, Travesio, Pinzano al Tagliamento, San Daniele del Friuli, Rivoli e Osoppo. 
Il biglietto di corsa singola per l’intera tratta costa 6,05 euro ed è acquistabile in tutti i punti vendita autorizzati o a bordo con un piccolo sovraprezzo. Il trasporto delle biciclette è limitato ad un massimo di 20. 
Si tratta di una buona conferma, anche se malamente promozionata, tranne qualche articolo sulla stampa locale che riprende il comunicato stampa, non c'è alcuna campagna pubblicitaria sul tema e non esistono informazioni nelle stazioni interessate.
Un servizio poi azzoppato visto che fino al 14 settembre non ci sarà la possibilità di interscambio con quello ferroviario della Sacile-Maniago, ancora sospeso causa Covid.
Non possiamo che evidenziare ancora una volta il nostro disappunto su questa decisione poca lungimirante da parte di Regione FVG e Trenitalia, visto che si poteva garantire il servizio ferroviario almeno durante le giornate festive o nei fine settimana proprio per promuovere quel turismo dolce legato al mondo delle due ruote che solo nel corso del mese di giugno ha visto oltre 7.000 biciclette viaggiare lungo i binari della Trieste-Tarvisio. 
PEDEMONTANA E TURISMO DOLCE: l'emergenza Covid-19 sta facendo riscoprire le bellezze e le eccellenze locali soprattutto sfruttando modelli di turismo alternativo, come la bicicletta o i cammini.
Lungo la Pedemontana ci sono ben due cammini, quello di San Cristoforo e quello di Sant'Antonio, una ciclabile (la FVG3 che collega Polcenigo a Gemona) e una ferrovia turistica riconosciuta dalla legge nazionale 128/2017, ampiamente sottoutilizzati causa una scarsa promozione del territorio.
Servono scelte coraggiose, una potrebbe essere quella di ripristinare da subito il servizio dei treni turistici, che proprio oggi sono ricomparsi in Italia lungo la famosissima linea Transiberiana d'Italia (Sulmona-Castel di Sangro). Un'attrattiva quella del treno storico che lo scorso anno ha visto il gradimento del pubblico, proveniente soprattutto dall'estero e da fuori regione, con il tutto esaurito dei viaggi in Pedemontana, che proprio quest'anno festeggia i suoi 90 anni.