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Stazione di Maniago |
Di seguito pubblichiamo la lettera inviata dal nostro Presidente, Giorgio Picco, al Sindaco di Maniago, Andrea Carli e per consocenza a RFI e Trenitalia, con la quale si denunciano alcune problematiche dei servizi di stazione, nonché la richiesta di costituzione di un Tavolo di Lavoro per il progetto turistico.
Egregio Signor Sindaco,
faccio seguito alla mia segnalazione del 11 aprile scorso, rimasta ancora senza risposta, per segnalarLe ancora una volta che ieri, domenica 22 aprile, la sala d'aspetto della stazione fs era chiusa.
Come successo per domenica 8 aprile, ma probabilmente anche per il 15, il locale è rimasto chiuso per tutto il giorno ed inaccessibile per gli utenti, impossibilitati sia a sedersi che a consultare gli orari e le informazioni poste all'interno del locale. A tal fine le allego una fotografia che ci è stata trasmessa da una famiglia maniaghese che approfittando della bella giornata voleva utilizzare il treno per una gita fuori porta.
Come già lamentato con la precedente segnalazione, ritengo inammissibile che non si riesca a garantire agli utenti il minimo servizio di apertura e chiusura della sala d'aspetto, la quale è stata concessa da RFI in comodato al Comune nel gennaio scorso.
Pare quasi che si faccia a gara per sbagliare tutto e disincentivare l'utilizzo del treno in Pedemontana.
Un servizio già pesantemente penalizzato dall'avvio precario, a causa di continui guasti alla linea, riaperta troppo frettolosamente per motivi che nulla hanno a che vedere con l'offerta di un servizio pubblico.
Una mancanza di visione a 360°, visto che nonostante i roboanti annunci sulla stampa e le buone intenzioni, poi nel concreto si è fatto poco, salvo continuare ad annunciare che lungo la Sacile-Gemona si replicherà il modello della San Candido-Lienz.
La cruda realtà purtroppo è ben diversa visto che è mancata la programmazione ad ogni livello, dall'organizzazione dei servizi base di stazione, alla promozione e all'informazione del servizio sul territorio.
Basti pensare che dopo la riapertura della linea a dicembre, ci sono voluti ben 37 gg, per aprire la sala d'aspetto a Maniago e sistemare al suo interno 7 sedie, garantendo così agli utenti un minimo decoro e riparo dal freddo e dalla pioggia.
In tutti questi mesi gran parte delle Amministrazioni Comunali sono rimaste silenti dinanzi a questa situazione di precarietà, giustificata da taluni come "periodo di rodaggio".
Non vi è stato dialogo e non si è voluto ascoltare nessun suggerimento, così si è continuato a sbagliare ogni scelta, dalla previsione di un numero di corse/giorno esagerato, agli orari poco consoni alle esigenze degli utenti, alla biglietteria self-service di Maniago, il quale è l'unico Comune del FVG e probabilmente d'Italia, che ha voluto collocare la self-service al di fuori dei locali della stazione, in un'area scomoda, incustodita ma soprattutto non segnalata.
Ci domandiamo infatti come possa un utente ignaro dell'esistenza della emettitrice, fare il biglietto se non vi è alcuna indicazione che avvisi dov'è collocata!
L'imminente avvio del servizio turistico grazie alla Fondazione Fs dovrà vedere i nostri Comuni pronti e preparati.
Sarebbe un errore imperdonabile giungere ancora una volta in ritardo, limitandosi ancora agli annunci, rischiando così di far fallire un progetto nazionale che altrove sta riscuotendo successo e ha creato un indotto economico legato al treno storico.
Un progetto importante per il nostro Territorio, che ha visto il mio Comitato sempre in prima fila, che necessità però di una puntuale programmazione e l'impegno concreto delle Amministrazioni Locali, delle Associazioni e degli operatori commerciali.
E innegabile che si è partiti col piede sbagliato, tanté che nessun Comune ha ottenuto ancora il comodato delle stazioni e nonostante i finanziamenti ricevuti dalla Regione per il restyling degli immobili fs per il loro sfruttamento turistico, nessun intervento è stato ancora progettato o avviato.
E' necessario pertanto cambiare pagina alla svelta, evitando altre figuracce e per questo auspichiamo e chiederemo alla Regione e ai Sindaci la creazione di un vero Tavolo di Lavoro con tutti i portatori d'interesse.
Dopo le elezioni, spetterà alla nuova Giunta regionale, dettare le linee guida del progetto turistico, coinvolgendo tra loro l'Assessorato al Turismo (fino ad oggi assente) e quello alla Mobilità, unitamente al Gruppo FS (RFI, Trenitalia e Fondazione FS).
I Sindaci, le Associazioni e il Comitato dei pendolari, dovranno supportare l'attività di coordinamento mediante l'individuazione di un soggetto attuatore sul Territorio, condiviso tra tutti, delegato ufficialmente a seguire da Capofila il progetto da Sacile a Gemona.
Certo che saprà assumere le necessarie determinazioni al fine di garantire e migliorare la qualità del servizio offerto, restando in attesa di ricevere un Suo pregiato riscontro in ordine alle tematiche evidenziate, porgo i miei più distinti saluti.
Giorgio Picco - Presidente Associazione Comitato Pendolari Alto Friuli
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