PL a Maniago |
Maniago non perde occasione per distinguersi in negativo in ambito ferroviario: nei giorni scorsi alcuni vandali hanno imbrattato i muri della stazione fs, appena ridipinta da RFI.
Purtroppo, come segnalato dal Vice Sindaco, Umberto Scarabello, “le stazioni di treni e dei bus possono finire facilmente nel mirino di vandali, soprattutto di notte”, per questo chiediamo ancora una volta al Sindaco Andrea Carli ed a Trenitalia di provvedere al trasferimento immediato della biglietteria self-service, dall'area incustodita dell'autocorriere, all'interno della sala d'aspetto della stazione fs.
La collocazione della biglietteria all'intero della sala d'aspetto, già in gestione diretta del Comune, andrebbe a beneficio dei servizi di stazione, oggi di fatto inesistenti; inoltre si eviterebbe il rischio che l'emettitrice possa essere interessata da vandalismi nelle ore notturne.
Stazione Maniago |
A tal fine, abbiamo segnalato l'episodio al Comune, chiedendo garanzie circa l'apertura della sala, atteso che l'Amministrazione ha appaltato il servizio di apertura e chiusura della sala alla Cooperativa Sociale Onslus “FENICE”. In base agli accordi con RFI, il Comune provvede infatti a propria cura e spese all'apertura e alla chiusura della sala, in orari compatibili con il servizio viaggiatori, con apertura nella fascia oraria mattutina dalle ore 5.30/5.45 e chiusura nella fascia oraria serale 19.30/20.00.
Dopo i propagandistici annunci sulla "Freccia delle Dolomiti" da parte del Sindaco Andrea Carli, è evidente che il tema della ferrovia sia caduto nel dimenticatoio, diventando un tabù quasi da non trattare, visto che non è stata data risposta nemmeno alla petizione di 753 firme degli studenti.
E' impossibile pensare a “Grandi Progetti”, soprattutto in chiave turistica, dove tutto è ancora da inventare, se mancano completamente le basi, a partire dai servizi di stazione e di accoglienza.
FERMATA MANIAGO-TORRICELLI: singolare inoltre che difronte ad un numero di passeggeri esiguo, come quello rilevato verso il Polo Scolastico di Maniago (10/12 studenti) e con un servizio ancora precario a causa di una mancata programmazione, il Sindaco, Andrea Carli, spinga per la realizzazione della nuova fermata Maniago-Torricelli, il cui costo è stato valutato da RFI e dalla Regione in € 750mila più iva, come indicato dalla recente delibera n. 778 dd 21.03.2018 della Giunta Regionale.
L'investimento è a carico dell'Uti delle Valli delle Dolomiti Friulane, presieduta dallo stesso Carli, Ente che ha espresso parere favorevole all'opera, ma che con nota del 19 marzo, ha comunicato alla Regione che al momento non risultano stanziati a bilancio i fondi di competenza per la realizzazione del nuovo terminal.
La nuova fermata, tenendo conto dei numeri odierni, rappresenterebbe uno spreco di risorse, vista la vicinanza delle scuole con la stazione fs (1 km circa) e atteso che gli studenti già usufruiscono del servizio navetta stazione fs-Torricelli.
Sotto il profilo tecnico, la nuova fermata verrebbe realizzata tra i due passaggi a livello di Via Pordenone e via Siega, distanti tra loro appena 670 metri; una distanza minima che comporta tecnicamente la chiusura di entrambi gli attraversamenti ad ogni transito del treno; chiusura che verrebbe ulteriormente prolungata di qualche minuto a causa della nuova fermata.
Si replicherebbe pertanto ciò che si sta già verificando a Sacile-San Liberale, dove la stazioncina è causa di lunghe code e arrabbiature da parte degli automobilisti, spesso prigionieri dei passaggi a livello.
Prima di avventurarsi in nuove opere, riteniamo prioritario rimodulare il servizio, con orari e un numero di corse adeguato alle esigenze di mobilità del territorio, prevedendo i servizi minimi in stazione, oggi mancanti.
Per questo motivo bocciamo l'idea della fermata Maniago-Torricelli che sotto il profilo tecnico andrebbe a creare ulteriori criticità non solo alla circolazione ferroviaria, ma soprattutto a quella delle auto in città.
Sotto il profilo tecnico, la nuova fermata verrebbe realizzata tra i due passaggi a livello di Via Pordenone e via Siega, distanti tra loro appena 670 metri; una distanza minima che comporta tecnicamente la chiusura di entrambi gli attraversamenti ad ogni transito del treno; chiusura che verrebbe ulteriormente prolungata di qualche minuto a causa della nuova fermata.
Si replicherebbe pertanto ciò che si sta già verificando a Sacile-San Liberale, dove la stazioncina è causa di lunghe code e arrabbiature da parte degli automobilisti, spesso prigionieri dei passaggi a livello.
Prima di avventurarsi in nuove opere, riteniamo prioritario rimodulare il servizio, con orari e un numero di corse adeguato alle esigenze di mobilità del territorio, prevedendo i servizi minimi in stazione, oggi mancanti.
Per questo motivo bocciamo l'idea della fermata Maniago-Torricelli che sotto il profilo tecnico andrebbe a creare ulteriori criticità non solo alla circolazione ferroviaria, ma soprattutto a quella delle auto in città.
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