Mentre in mezza Italia la circolazione ferroviaria risulta fortemente rallentata a causa delle gelide temperature di Buran, in particolare nel Lazio dove il nodo di Roma è andato in tilt a causa delle precipitazioni nevose che stanno bloccando alcuni scambi nelle stazioni (oltre alle cancellazioni si registrano ritardi nell’ordine di 120 minuti), in FVG la circolazione è stata quasi regolare, con disagi minimi per i pendolari.
Attivati i piani neve e gelo da parte di RFI e Trenitalia, le quali stanno mantenendo alta l’attenzione a causa delle temperature particolarmente rigide lungo tutte le linee regionali.
Come detto in FVG il piano gelo sta funzionando, con treni nella fascia pendolare 6-9 quasi regolari: si registra un solo ritardo di 10 min. lungo la Udine-Trieste (R20955) e uno di 12 min. lungo la Udine-Venezia (R2444), dove gli utenti hanno lamentato qualche carrozza senza riscaldamento.
Qualche disagio maggiore lungo la Tarvisio-Udine-Trieste, con i R6004 e R6021, che hanno fatto registrare ritardi nell’ordine dei 20 minuti e il R6015, 8 minuti, mentre il R6017 ha registrato un sovraffollamento a causa dell’utilizzo di materiale Minuetto al posto del consueto Etr 563.
In generale la situazione pare sotto controllo, anche se i pendolari in questi casi sono abituati a fare gli scongiuri per i prossimi giorni visto che l’ondata di gelo durerà quasi tutta la settimana.
Unica eccezione, la linea Sacile/Maniago, ancora bersagliata dalle cancellazioni, ben 4 su 5 treni mattutini a causa di guasti ai passaggi a livello tra Sacile e Budoia, Aviano e Montereale.
Soppressi e autosostituiti i R24863, R24862, R24867 e R24868 lungo l’intera tratta. Ancora disagio per gli studenti del polo di Sacile arrivati in ritardo rispetto all’orario delle lezioni.
Mentre a Maniago ed Aviano le recenti aperture delle sale d’aspetto garantiscono almeno un riparto dal freddo agli utenti, a Montereale e Budoia i viaggiatori sono costretti ad affrontare le gelide temperature di Buran, risultando le stazioni ancora chiuse.
I disagi della Pedemontana tuttavia non fanno più notizia, visto che dall’apertura dello scorso 11 dicembre, prendere il treno per gli utenti è diventato quasi una sorta di “ruota della fortuna”: un’apertura approssimata dove nessuno vuole assumersi la responsabilità, in primis l’Assessore regionale, Mariagrazia Santoro, il cui silenzio è diventato ormai assordante.
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