Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 24 gennaio 2015

Tariffe fs 2015: lieve incremento, ma perché non congelarle?

Il 1 gennaio, come ogni anno la Regione ha provveduto ad aggiornare le tariffe del Trasporto Pubblico Regionale.
Quest’anno l’incremento sia aggira sull’1,20% in media circa, decisamente più contenuto rispetto agli anni scorsi, quando gli aumenti sono stati ben più corposi.   
Anno
Aumento medio
Tariffa FS in FVG
2010
+1,54%
2011
+1,56%
2012
+5,50%
2013
+ 8,5%
2014
+4,40%
2015
+ 1,20%
TOTALE
+ 22,70%
In linea generale una buona notizia, non fosse che nel 2014 l’offerta del servizio ferroviario del FVG lungo la linea TS-UD-Tarvisio è stata in assoluto la peggiore degli ultimi 10 anni, con un indice di disservizio (ritardi>10 min. + soppressioni) che ha raggiunto la doppia cifra (11,16%), praticamente triplicato rispetto all’anno precedente (4,83%).
Di seguito abbiamo comparato nello specifico le tariffe dal 2010 ad oggi, di due delle fasce km più utilizzate dai pendolari, ovvero la 0-30 km e la 0-40 km.
Dal confronto dei dati si evince che negli ultimi 5 anni il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti è aumentato di oltre il 22%.
 
Tariffa fascia 0-30 km
 
Tipo
Biglietto/Abbonamento
Anno
2010
Anno
2011
 
Anno
2012
Anno
2013
Anno
2014
Anno
2015
Aumento %
dal 2010
Biglietto
Corsa Semplice
2,70
 
2,75
 
2,90
  3,15
3,25
3,30

+22,22%
Differenza %
 
+1,85%
+5,45%
+8,62%
+3,17%
+1,53%
Abbonamento Quindicinale 
31,25
31,75
  33,65
36,50
38,00
38,50

+23,20%
Differenza %
 
+1,60%
+5,98%
+8,46%
+4,11%
+1,31%
Abbonamento Mensile
Tutti i giorni
46,55
47,25
  50,05
54,30
56,60
57,25

+22,98%
Differenza %
 
+1,50%
+5,92%
+8,49%
+4,23%
+1,14%
Abbonamento
Annuale
465,50
472,50
500,50
543,00
566,00
572,50

+22,98%
Differenza %
 
+1,50%
+5,92%
+8,49%
+4,23%
+1,14%

 
Tariffa fascia 0-40 km
 
Tipo
Biglietto/Abbonamento
Anno
2010
Anno
2011
 
Anno
2012
Anno
2013
Anno
2014
Anno
2015
Aumento %
dal 2010
Biglietto
Corsa Semplice
  3,25
3,30
3,50
3,80
4,00
4,05
 
+24,61%
Differenza %
 
+1,53%
+6,06%
+10,85%
+5,26%
+1,25%
Abbonamento
Quindicinale
35,65
36,20
38,30
41,60
  43,35
43,85
 
+23,00%
Differenza %
 
+1,54%
+5,80%
+10,86%
+4,20%
+1,15%
Abbonamento Mensile
Tutti i giorni
53,10
53,90
57,10
61,95
64,55
65,30
 
+22,97%
Differenza %
 
+1,50%
+5,93%
+10,84%
+4,19%
+1,16%
Abbonamento
Annuale
531,00
539,00 571,00 619,50
645,50
653,00
 
+22,97%
Differenza %

+1,50%
+5,93%
+10,84%
+4,19%
+1,16%

La nostra ricerca prende spunto dai risultati pubblicati recentemente dal rapporto annuale Pendolaria 2014, stilato da Legambiente, che misura servizi e disservizi del trasporto pubblico ferroviario, regione per regione.
Secondo i dati di Legambiente la percentuale di incremento delle tariffe del FVG sarebbe ferma al 14,9%; a fare meglio solo Molise (+9%) e Puglia (+11,3%), mentre per tutte le altre regioni ci sarebbero stati incrementi tariffari anche del 47,3% (Piemonte).
Il report ambientalista vedrebbe inoltre il FVG assieme a Lombardia e Molise, come uniche regioni a non aver effettuato tagli alle corse del trasporto pubblico locale dal 2010 al 2014.
Risultati che non corrispondono alla verità, viziati da macroscopici errori per quanto concerne i dati del FVG come chiaramente provato dalle sopra indicate tabelle.
Dai nostri calcoli negli ultimi 5 anni le tariffe ferroviarie del FVG sono aumentate in media del 22,70% e non del 14,9% come indicato da Legambiente.
Alcuni esempi renderanno meglio l’idea:
• un biglietto di corsa semplice (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 2,70 €, nel 2015 € 3,30 (+22,22%);
• un biglietto di corsa semplice (fascia 0-40 km) nel 2010 costava 3,25 €, nel 2015 € 4,05 (+24,61%);
• un abbonamento mensile (fascia 0-30 km) nel 2010 costava 46,55 €, nel 2015 € 57,25 (+22,98%);
• un abbonamento mensile (fascia 0-40 km) nel 2010 costava 53,10 €, nel 2015 € 65,30 (+22,97%).
Purtroppo non è mancata la strumentalizzazione dei dati di Legambiente, visto che l’Assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro ha definito il “FVG virtuosa per qualità dei treni pendolari”.
Non si tratta di uno scherzo purtroppo, visto che l’Assessore è andata ben oltre, specificando che “il FVG è al secondo posto tra le regioni italiane per conferma di servizi ferroviari dedicati ai pendolari e contemporaneo contenimento dell'incremento tariffario".
Balle spaziali e un’altra figuraccia della Santoro, dato che il FVG è perfettamente allineato con la media nazionale degli incrementi tariffari, pari al 24% circa, nulla quindi di particolarmente virtuoso per cui vantarsi.
L’Assessore invece di commentare a caldo il report di Legambiente avrebbe potuto informarsi, verificando l’esattezza dei dati con l’ufficio Mobilità che dirige.
E’ un peccato che una materia così complessa venga gestita in maniera superficiale; l’Assessore Santoro non è un politico eletto, bensì un tecnico, scelto sulla base delle sue competenze specifiche.
Per questo ci aspettiamo una maggior attenzione e accortezza in futuro, perché è inaccettabile “vendere fumo”, propagandando sui giornali virtuosità inesistenti.
Dopo un 2014 così tragico per i pendolari, la Regione avrebbe potuto optare per una scelta più coraggiosa, congelando le tariffe, come fatto dal vicino Veneto, dove si è deciso di bloccare le tariffe per le tratte ferroviarie sino a 60 km.

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