La settimana scorsa la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha fatto visita a Trieste.
L‘esito di questo importante incontro è stata l’ennesima bacchettata nei confronti dell’Italia, cronicamente in ritardo nella realizzazione di infrastrutture che possano garantire lo sviluppo e i collegamenti con il resto dell’Europa.
Il Presidente della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo, l’inglese Brian Simpson, ha sottolineato che “l’Alta velocità è un’opera essenziale per il Paese. Il Governo decida subito per l’interesse nazionale”. Di fatto, le parole del numero uno della Commissione hanno riecheggiato quelle del primo ministro, Mario Monti. Il presidente del Consiglio aveva richiamato l’esigenza di «fare un passo in avanti ed eseguire l’opera». «Chiaramente – ha dichiarato Simpson – in democrazia si deve ascoltare il dissenso, ma alla fine il Governo deve decidere per quello che pensa sia l’interesse nazionale».
Le parole di Simpson, diplomatiche ma decise, lasciano intravedere un avvertimento all’Italia. La Commissione Trasporti ha infatti un ruolo decisivo: può modificare i tracciati e incidere anche sui finanziamenti comunitari alle opere. Per la Tav l’Italia ha ricevuto risorse europee e deve essere in grado di spenderle.
Strasburgo spinge pertanto l’Italia ad accelerare sulla Tav e include senza mezze parole il Friuli Venezia Giulia tra gli assi prioritari per l’Europa.
La visita italiana della Commissione Trasporti dell’europarlamento va in archivio quindi con un monito all’Italia sulle opere da realizzare e un segnale di apertura alla “piattaforma logistica Friuli Venezia Giulia”.
Simpson è stato accolto a Trieste dalle autorità regionali e locali. «Rappresentate una “croce” nel sistema europeo dei trasporti», ha detto il presidente Simpson al numero uno della giunta regionale, Renzo Tondo.
Dopo l’inserimento del Corridoio Baltico-Adriatico tra i progetti prioritari, la piattaforma-Friuli Venezia Giulia è di fatto al centro dell’Europa.
Non è un caso che la prima questione posta a Simpson dall’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, sia stata proprio la necessità di confermare in sede parlamentare la centralità del corridoio.
Ma Simpson si è spinto oltre. Partendo dal suo viaggio per arrivare in regione, via rotaia: «Il treno va veloce fino a Venezia, poi è più lento», ha notato. L’alta velocità – ha garantito – dovrà arrivare fino al confine più orientale d’Italia. Del resto, per Simpson, l’alta velocità non sarà «la risposta a tutto», ma è «un elemento importante per la rigenerazione economica e l’inclusione sociale. Tutte le città principali devono essere collegate dall’alta velocità, e poi ci deve essere un sistema locale ramificato, e non una rete locale- spazzatura».
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