Chiudiamo questo anno ferroviario pensando positivo: il 2017 sarà ricordato per il ritorno del treno lungo i binari della Pedemontana.
Pubblichiamo il bel articolo di Andrea Palese, storico portavoce dei Pendolari friulani e Amministratore Comunale di Gemona, principale artefice di questo miracolo ferroviario. Un impegno portato avanti con tenacia e determinazione, studiando la materia, con proposte concrete sensibilizzando il territorio con tante iniziative volte a realizzare un modello di trasporto sostenibile legato soprattutto al progetto nazionale "Binari senza tempo" di Fondazione FS
Buona lettura e Tanti auguri per un Felice 2018 a tutti gli amanti della ferrovia e tutti coloro che credono in questo servizio pubblico.
Ci hanno ridato il treno! Grazie Ferrovie dello Stato Articolo di Andrea Palese pubblicato sul sito di Alleanza Mobilità Dolce
E’ questo lo slogan scritto su uno striscione dal Comitati dei Pendolari Alto Friuli ed esposto durante la riapertura a Maniago della ferrovia Pedemontana Gemona-Sacile.
Una battaglia durata oltre 5 anni, partita con la Staffetta “Treni-Taglia ridacci il nostro treno“, organizzata dal Comitato: un semplice striscione che ha viaggiato lungo tutta la linea, da Gemona e Sacile, venendo esposto in ogni sede municipale per chiedere la riapertura della linea chiusa dopo lo svio del Minuetto avvenuto a Meduno il 6 luglio 2012 a causa di una frana.
Proprio quello striscione con quel singolare slogan ha dato il via alla richiesta del Territorio di riavere l’amata littorina.
Un impegno costante, portato avanti con determinazione e caparbietà, con quell’orgoglio friulano che caratterizza questo popolo umile e laborioso.
Pendolari, Sindaci ed Associazioni della Società Civile, tutti assieme mobilitati per chiedere alle Istituzioni di salvare questo importante patrimonio ferroviario.
Si è trattato di un viaggio straordinario, dove ognuno ha fatto la propria parte, colmo di emozioni, dove la Gente comune ha difeso con i denti la sua ferrovia, inaugurata nel 1930 e chiusa nel 2012, che per 80 anni ha fatto viaggiare militari, emigranti, pendolari, studenti, merci e che nel 1976 è stata la via di transito per gli aiuti alle popolazioni terremotate.
Una storia che non poteva finire per colpa di un banale smottamento e così si è cercato di mantener viva la speranza, organizzando innumerevoli iniziative sul Territorio per sensibilizzarne la riapertura: convegni, incontri, mostre fotografiche e persino manifestazioni di piazza con studenti e utenti.
E poi quando le speranze erano quasi morte qualcuno ha avuto l’idea di bussare alle porte della Fondazione FS.
La questione della Pedemontana del Friuli non si è limitata solo al Territorio, ma ha valicato i confini regionali, giungendo a marzo 2016 sino in Sicilia, lungo i binari della Ferrovia dei Templi, dove abbiamo incontrato l’ing. Luigi Cantamessa, Direttore della Fondazione FS e studiato il progetto “Binari senza tempo”.
Il 9 ottobre 2016 a Gemona nel corso dell’inaugurazione della Mostra fotografica dedicata alla ferrovia l’annuncio tanto aspettato: il Gruppo FS grazie ad un investimento di 17 milioni di euro garantirà la riapertura della ferrovia.
Non solo, la Gemona-Sacile, grazie all’impegno di Fondazione FS diventerà la prima ferrovia d’Italia ad essere utilizzata sia per il trasporto passeggeri che per quello turistico, diventando l’ottava linea di “Binari senza tempo”.
Da lì un’escalation di eventi: a novembre 2016 l’accordo RFI-Regione FVG ufficializza la riattivazione della linea entro il 2018, ad agosto 2017 la Pedemontana viene inserita nell’elenco delle 18 linee di interesse nazionale dalla legge n. 128/2017 che istituisce le ferrovie turistiche.
La mobilitazione diventa un vero e proprio progetto di Territorio, la ferrovia non solo come semplice mezzo di trasporto, ma come occasione di sviluppo economico legato al turismo.
Sulla spinta delle Associazioni e grazie anche alla stampa che ha sostenuto questa causa, la Pedemontana diventa la ferrovia più mediatica d’Italia: ad aprile 2017 le Associazioni Ambientaliste della Confederazione per la Mobilità Dolce (adesso Alleanza per la Mobilità Dolce) organizzano la X° Giornata Nazionale delle Ferrovie non dimenticate, dedicando tre giorni di iniziative alla Pedemontana con una maratona ferroviaria sul nostro territorio. Le Scuole Superiori di Sacile e Maniago realizzano due prototipi di ferrociclo che vengono testati sui binari ad Aviano: si tratta dei primi mezzi “ferroviari” a tornare sui binari dopo la chiusura.
Da luglio la Pedemontana diventa un cantiere h24, con i tecnici di RFI impegnati a sostituire parte dell’armamento ed adeguare la segnaletica.
A settembre Italia Nostra, Comitato Pendolari Alto Friuli e Ciampore asd lanciano il Concorso d’idee dedicato alle Scuole “Un logo per la Pedemontana”, progetto finalizzato a realizzare un brand che identifichi la ferrovia e il suo Territorio.
Domenica 10 dicembre la Pedemontana è tornata a rivivere: il primo a sferragliare i binari è stato un treno storico di Fondazione FS che ha inaugurato il primo tratto da Sacile a Maniago.
Un tripudio di folla incredibile, una vera festa popolare, con migliaia di persone che hanno suggellato questo miracolo ferroviario. Le stazioni di Sacile, Budoja, Aviano, Montereale e Maniago prese letteralmente d’assalto, ma anche lungo la ferrovia in tanti hanno aspettato il passaggio della splendida vaporiera 740.293 per immortalare il momento o semplicemente per salutare quel trenino.
Scene d’altri tempi, un entusiasmo di un intero Territorio che aspettava questo momento da oltre 5 anni.
Non è stato semplice, la sfida è stata vinta, grazie alla volontà della Gente e di un gruppo di indomabili “sognatori“, che prima delle Istituzioni avevano capito l’importanza del progetto turistico di Fondazione FS “Binari senza tempi” e la necessità di far sistema e unire il Territorio mettendo in vetrina le sue eccellenze, naturalistiche, storiche ed enogastronomiche.
G R A Z I E Ferrovie dello Stato e Grazie a tutti coloro in questi anni si sono mobilitati, mettendoci passione e cuore per questa importante causa, ma il percorso però è ancora in salita, perché adesso è necessario riempire quel treno e meritarsi quel servizio tanto richiesto.
Molte sono ancora le criticità da risolvere: dalle stazioni da sistemare, agli orari che in alcuni casi non sembrano all’altezza delle esigenze degli utenti, ma c’è la convinzione che strada facendo si riuscirà ad ottimizzare il sistema.
Da lunedì 11 saranno 20 le corse feriali che serviranno la tratta Sacile-Maniago e in primavera verrà avviato il servizio turistico lungo tutta la linea, mentre dal dicembre 2018 il servizio passeggeri verrà esteso fino a Gemona.
Si parte, con l’orgoglio di aver ottenuto un risultato storico e la piena consapevolezza del lavoro da svolgere.
Avanti Maestro ! Lunga vita alla Pedemontana ferroviaria del Friuli
#sacilegemonaintreno
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