Il testo della petizione |
La pazienza degli utenti della Ferrovia Pedemontana è terminata.
Dopo la prima settimana da incubo, caratterizzata da soppressioni, ritardi, passaggi a livello che si aprono al passaggio del treno e altri disagi legati ad un’informativa carente e all’inesistente campagna promozionale sul territorio, la seconda settimana della “nuova Pedemontana” si è aperta come era finita quella precedente.
Lunedì una serie infinita di cancellazioni e ritardi dovuti a problemi di linea, in serata poi anche un Minuetto si è fermato sui binari. Ieri e oggi altri ritardi che hanno colpito soprattutto i treni del mattino, costringendo nuovamente gli studenti di Sacile e Maniago per l'ottavo giorno consecutivo ad arrivare tardi a Scuola.
Oggi uno studente dell'Isis Brugnera è persino arrivato i taxi a scuola avendo perso la coincidenza col bus!
Una situazione inaccettabile visto che gli utenti che si recano in stazione non hanno la minima garanzia se il treno passerà o verrà sostituito da un bus e soprattutto quando!
La ferrovia è un servizio pubblico organizzato è non può essere ricondotta ad una scommessa od un atto di fede!
Scene da girone dantesco, che il Friuli Venezia Giulia ferroviario non vedeva dal 2012, quella volta però i disagi erano legati al vetusto materiale rotabile e non a problemi infrastrutturali.
LA PETIZIONE E’ tanta la delusione degli utenti, ormai sconfortati da questa situazione, che per anni hanno atteso il ritorno del treno.
La pazienza è terminata: studenti, genitori e pendolari si sono fatti promotori di una petizione spontanea, che è stata a noi indirizzata. Ben 759 firme, raccolte in meno di un giorno, nelle stazioni, a bordo treno, sui bus sostitutivi e nelle scuole superiori di Sacile e Maniago.
Una mobilitazione spontanea, soprattutto da parte degli studenti, che dicono BASTA a questa vergognosa situazione e chiedono precise garanzie all’Assessore regionale Mariagrazia Santoro e ai vertici di RFI e Trenitalia.
LE RICHIESTE DEGLI UTENTI Una protesta composta e dai toni garbati, che intende far interrompere l’imbarazzante silenzio della Regione e di alcuni Sindaci, che dopo l’inaugurazione in pompa magna della ferrovia col treno a vapore, si sono defilati, quasi che il problema non li riguardasse più. Con la petizione gli utenti chiedono in particolare:
PUNTUALITA’ ED AFFIDABILITA’ DEL SERVIZIO
L'APERTURA DELLE SALE D’ASPETTO IN STAZIONE Gli utenti sono costretti ad aspettare al freddo e sotto la pioggia il treno.
INFORMAZIONI IN STAZIONE Mancano monitor informativi e spesso non vengono fatti gli annunci vocali in stazione. L’unico strumento informativo per utenti per conoscere se il treno è in ritardo è il proprio smartphone dal quale controllare l’App Viaggiatreno.
BIGLIETTERIE SELF SERVICE Le stazioni di Maniago, Montereale, Aviano e Budoia risultano sfornite di biglietterie self service e i titoli di viaggio possono essere acquistati solo presso i punti vendita convenzionati Atap.
biglietteria self service a Sacile |
TARIFFA PROMOZIONALE Manca la minima informativa sul Territorio al riguardo e anche tanti
punti vendita autorizzati Atap non sono ancora al corrente della tariffa promozionale di 1,55€ valida fino a marzo 2018 per la tratta Sacile-Maniago. In stazione a Sacile le biglietterie self service emettono per la relazione Sacile-Maniago biglietti al costo ordinario di 4,05 €, anziché 1,55 €. Nessun cartello è stato esposto per avvisare la clientela su come poter beneficiare della tariffa promozionale per la quale si deve fare un biglietto tratta Montereale Valcellina-Maniago.
MODIFICA DEGLI ORARI Gli utenti hanno evidenziato l’inadeguatezza degli attuali orari e hanno chiesto di valutare le proposte avanzate a luglio dal Comitato Pendolari Alto Friuli.
Tra le criticità rilevate l’impossibilità per gli studenti dell'Istituto Marchesini ad usufruire del treno R24878 delle ore 13.24, in quanto le lezioni terminano alle 13.35.
Evidenziata l’inadeguatezza dei tempi di trasferimento scuole/stazione (1 km) per l’Ipsia Della Valentina: troppo esigui i 12 minuti per poter raggiungere a piedi la stazione di S.Liberale e salire sul treno delle 13.22. Idem per chi esce alle 16.10 e deve prendere il R24886 delle ore 16.21.
Stessi problemi per gli studenti del Torricelli a Maniago che escono alle 13.35 e devono fare una volata con la navetta bus per prendere il treno R24881 delle 13.46. In questo caso la navetta deve percorrere un tragitto di circa 1 km sperando di trovare verdi i due semafori e di non incappare nel traffico.
E' stato chiesto pure di rivedere alcune coincidenze a Sacile, soprattutto quella per Venezia delle ore 7.53, che attualmente viene persa per soli 6 minuti e chiesto inoltre lo spostamento dopo le 20 dell’ultimo treno per Maniago (attualmente è previsto alle 19.10)
INTEGRAZIONE TRENO/BUS A causa delle soppressioni e dei continui ritardi anche il servizio navetta-bus Sacile–S.Liberale–Centro Studi è andato in tilt, facendo registrare frequenti disservizi e lasciando spesso a piedi gli studenti, non solo quelli che utilizzano il treno, ma anche quelli provenienti da Orsago che prendono la navetta in stazione a Sacile.
Gli autisti Atap non hanno infatti ricevuto direttive precise e tutto è lasciato al caso o alla discrezionalità di chi è al volante; a fronte di questo caos nei giorni scorsi alcuni alunni dell’ISIS Brugnera hanno perso le coincidenze treno/bus e sono stati accompagnati in macchina dai loro docenti.
RESPONSABILITA' Una situazione senza precedenti dovuta all'incapacità dell'Ufficio Mobilità della Regione di coordinare e vigilare l'attività dei Gestori fs e bus.
La Regione è inoltre colpevole della mancata campagna informativa sul territorio, avviata troppo tardi (3 giorni prima dell'inaugurazione è stato pubblicato un volantino), mentre i Municipi sono stati notiziati via mail solo a servizio avviato.
La mancanza di informazioni è l’elemento costante in tutta questa vicenda, alla faccia dei tanti proclami e promesse dell’Assessore Santoro, prima responsabile di questa deblacle.
In Paesi civili, dopo un disastro di queste proporzioni, qualcuno avrebbe già rassegnato le dimissioni, invece nello “speciale” Friuli Venezia Giulia, nessuno si sogna nemmeno di chiedere SCUSA alle migliaia di persone che hanno subito e stanno subendo disagi per un’apertura frettolosa voluta solo per evidenti ragioni elettorali.
Riteniamo inaccettabile che si giochi sulla pelle delle persone, degli studenti e dei genitori, che debbono attendere in stazione per verificare se i loro figli riescono o meno a salire sul treno, dei pendolari lavoratori costretti a "mangiarsi" ore di permessi o ferie a causa di disservizi causati da un modo fantozziano di gestire un servizio pubblico. Per non dimenticare le migliaia di automobilisti bloccati in coda ai passaggi a livello, specialmente a Sacile dove l’attraversamento della SS13 è diventata una vera e propria trappola.
La ferrovia è una cosa seria e non si può improvvisare nulla, soprattutto quando si deve riattivare una linea ferma da oltre 5 anni per la quale non si è ancora provveduto al completo adeguamento tecnologico.
Anche i Sindaci, che dovrebbero essere le prime vedette sul territorio, sono corresponsabili visto che - tranne il caso di Aviano e Sacile che avevano messo in guardia dei possibili problemi -, nessun altro si è preoccupato di verificare in quali condizioni viene offerto il servizio ai loro concittadini.
E’ inutile parlare di progetti turistici, battezzare il treno come ha fatto il Sindaco di Maniago, Andrea Carli, peraltro con poca creativa, “Freccia delle Dolomiti Friulane”, o pensare a mega opere quali il terminal studenti a Maniago, quando non si riesce nemmeno a far correre il treno sui binari e gli utenti sono costretti ad attendere al freddo e sotto la pioggia perché le sale d'aspetto sono chiuse.
Una gran brutta figura di tutti nessuno escluso!
CONFRONTO PENDOALRI-SANTORO Questa sera i Comitati dei Pendolari e l'Assessore Santoro si confronteranno nel programma Elettroshock in onda dalle 21 su Telefriuli, puntata dedicata al trasporto ferroviario regionale, che tratterà un focus specifico sulla situazione del servizio in Pedemontana.
Saranno ospiti i nostri portavoce Giorgio Picco, Andrea Palese, rappresentati dei Comitati Pendolari Alto Friuli, studenti e utenti della Sacile-Maniago.
3 commenti:
la fretta, soprattutto di stampo pre-elettorale, porta danni ai cittadini sotto il profilo economico (costi riattivazione + mantenimento annuale esercizio linea)che potrebbero essere accettati dalla collettività se il servizio fosse quanto meno accettabile.
Diversamente, come attualmente avviene, si rischia di affossare un lavoro di equipe e di svilire degli sforzi per dare un servizio ferroviario decente a studenti e cittadini
Avete voluto a tutti i costi la riapertura in tempi rapidi di questa linea e queste sono le conseguenze. Chi è causa del suo mal...
@Anonimo: forse Lei si riferisce alla Regione, alla Presidente Serracchiani e all'Assessore Santoro. Ci pare che il nostro sodalizio avesse per tempo messo in guardia la Regione circa delle criticità legate alla riapertura della ferrovia. Abbiamo proposto in tempi non sospetti modelli d'orario e correttivo. Sensibilizzato di partire per tempo con una campagna informativa sul territorio. Ci apre che tutto sia nero su bianco, con mail inviate alla Regione, sulla stampa e sul blog ...
Quello che fa rabbia è che nessuno ha chiesto SCUSA ... e si continui a parlare di "periodo di rodaggio". Noi non consociamo questo termine nell'erogazione di un servizio pubblico. La Ferrovia non è un atto di fede, la gente che paga un biglietto e va in stazione non può scommettere se il treno passerà o meno ... ma forse viviamo su un altro pianeta rispetto a quello della Santoro!
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