Dopo la nostra ferma denuncia in ordine alla chiusura dei servizi igienici nelle stazioni minori aventi meno di 500 viaggiatori al giorno, tra cui quelle di Gemona del Friuli, Carnia e Tarvisio Boscoverde, e dopo gli appelli lanciati dalle Amministrazioni locali di Gemona e Tarvisio, la questione ora è approdata anche all'Europarlamento.
In una sua nota, l'On. Deborah Serracchiani, membro della Commissione Trasporti UE, afferma che "le Ferrovie devono riaprire i servizi igienici nelle stazioni minori, perché non vi è nessuna normativa europea che imponga la chiusura e l'unica normativa esistente risulta essere il Regolamento 1371/2007 CE, che non pone vincoli in materia".
Il nostro dubbio era quindi fondato sull’esistenza di una normativa europea di questo genere ... l'On. Serracchiani a tal fine ha inviato una lettera alla Direzione Regionale di RFI per segnalare tale incongruenza.
Se a Tarvisio la questione sembra risolta grazie all'intervento della Cooperativa Valcanale, che gestisce la biglietteria, i servizi wc restano invece ancora chiusi a Gemona e Carnia.
Situazioni insostenibili, atteso che a Gemona sono ben oltre 500 i viaggiatori al giorno che usufruiscono del servizio integrato Trenitalia-Saf. Un atto dovuto poi, se si pensa che all'interno della stazione esiste un'attività di bar-buffet, concessa in locazione da RFI ad un privato.
Stessa situazione a Carnia, la quale costituisce il più importante nodo dell'intermodalità treno-bus dell''Alto Friuli, visto che Carnia costituisce il capolinea di tutti i collegamenti verso Tolmezzo e i paesi del Canale del Ferro non serviti dalla ferrovia.
Chiediamo pertanto l'immediata riapertura dei servizi wc nelle stazioni di Gemona e Carnia, atteso che nessuna normativa giustifica la chiusura operata da RFI, e avviare altresì uno studio volto a concedere in comodato gratuito ai Comuni gli asset ferroviari non strategici, affinché vengano meglio gestiti secondo il principio di sussidiarietà (come da noi proposto nel nostro dossier "Operazione Stazioni Minori" ►).
L'esempio virtuoso del Comune di Malborghetto è secondo noi da seguire e copiare, visto che da anni la piccola Amministrazione della Val Canale garantisce in maniera efficiente l'apertura e la chiusura, nonché la pulizia dei servizi igienici della stazione di Ugovizza-Valbruna.
Purtroppo RFI non è più in grado di gestire il suo immenso patrimonio immobiliare e per questo riteniamo, che sia necessario, oltre che opportuno, che queste strutture vengano prese in carico, con i dovuti incentivi e aiuti del caso, dalle Amministrazioni Locali; da sempre la stazione rappresenta uno dei biglietti da visita delle nostre città e uno dei punti più importanti sotto l'aspetto socio-economico.
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