Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 10 maggio 2021

Cantieri lumaca e ancora promesse: Udine relegata al medioevo ferroviario

Nei giorni scorsi il
Gazzettino ha dedicato un bel articolo (LEGGI) alla situazione della stazione di Udine, che più volte avevamo denunciato, l’ultima lo scorso 21 settembre 2020. 
Una situazione imbarazzante, tante promesse, tanti buoni propositi, ma poi zero fatti.
RFI è sicuramente la principale responsabile, ma anche le Istituzioni, in primis il Comune di Udine, non sono esenti da colpe. 
Udine, con i suoi 7 milioni di passeggeri l’anno (preCovid) è la stazione più importante del FVG, ma anche la peggiore della regione tra le città Capoluogo per funzionalità ed accessibilità. 
Da quasi tre anni si attende infatti che il Comune di Udine realizzi il nuovo piazzale esterno, da oltre 2 anni si attende che RFI realizzi due ascensori (binario 1 e banchina binari 5/6). 
ASCENSORI E BANCHINE: i lavori appaltati da RFI sono iniziati nel marzo 2019 e riguardano l’adeguamento delle banchine dei binari 5/6 e la realizzazione degli ascensori sul binario 1 e sulla banchina dei binari 5/6. A dicembre 2019 sono terminate le opere di innalzamento a 55 cm del marciapiede a servizio della banchina del 5/6 binario (costo 400mila €), mentre a gennaio 2020 è stato avviato il cantiere per la realizzazione dei due ascensori, per un importo ulteriore di 450mila €. 
I lavori in base alle previsioni di RFI dovevano ultimarsi entro giugno 2020. Ma poi … 
A metà settembre 2020, dopo un lungo stop, era stata riaperta una delle due scale di accesso ai binari 5/6 nel sottopasso dell’autostazione; la chiusura delle scale aveva provocato non pochi problemi ai viaggiatori ignari della presenza del cantiere, vista la mancanza di una idonea segnaletica. Solo dopo varie segnalazioni a RFI e alla Regione FVG, tra cui la nostra, si è risolto il problema, frutto di una superficialità non scusabile.
Ad oggi le scalinate sono state completate, anche se i lavori non sembrano siano stati eseguiti a regola d’arte, visto che vari scalini non sono a livello e quando piove è facile che la scalinata e il sottostante tunnel si allaghino. 
RFI ha assicurato che «il cantiere non è fermo. È operativo. Stanno installando e seguirà il collaudo degli ascensori». Per RFI «i ritardi sono dovuti alla pandemia», comunque «i lavori sono in dirittura d’arrivo». Interpellato sul punto, l’assessore regionale Graziano Pizzimenti annuncia che «la prossima settimana contatterò le Ferrovie per sapere quali sono i problemi con i lavori in stazione». 
PIAZZALE ESTERNO:
l’altra opera promessa da 20 anni è la sistemazione del piazzale esterno della stazione, che spetta invece al Comune di Udine e che prevede nuovi stalli per i bus, attraversamenti più sicuri e niente più barriere architettoniche. 
È dal 2018 che il progetto è pronto: l’intervento da 295mila euro sarebbe dovuto partire nella primavera del 2019, poi posticipato all’estate 2020, ma poi, causa lockdown, tutto è slittato di un anno, per fare i lavori con le scuole chiuse. 
Il vicesindaco Loris Michelini assicura che «a metà della prossima settimana inizieremo questo intervento, in tre lotti. Il primo non interferisce con i trasporti. Ci vorrà un mesetto. Poi procederemo con gli altri due lotti. Intendiamo completare l’opera prima dell’inizio dell’anno scolastico»
Tante promesse e una fiducia tradita
: la realtà è che se si alza la voce e si denuncia sulla stampa poi incredibilmente qualcosa si muove e tutti cercano di giustificare l’ingiustificabile, promettendo e assicurando che si risolverà il problema. Un copione già visto altre volte. 
Purtroppo manca l’umiltà, perché giustificare con il Covid questa “lentezza pachidermica” è un’offesa all'intelligenza dei viaggiatori, visto che nel 2021 non si può stare quasi 2 anni per realizzare un semplice ascensore e considerato che opere pubbliche ben più complesse di un semplice piazzale sono state realizzate in pieno lockdown anche a Udine. 
Attenderemo fiduciosi il completamento delle opere, sperando che gli ascensori siano stati progettati con lungimiranza, pensando ad esempio al trasporto delle bici, specie quelle elettriche, visto che proprio Udine è diventato una stazione hub per migliaia di cicloturisti. Sarebbe alquanto sgradevole aver speso 450mila € per due ascensori non utilizzabili … 
Sulla stampa abbiamo letto vari quanto irrealistici progetti legati al Recovery Plan per la "Udine2050", suggeriamo al Sindaco Fontanini, difronte a questa lentezza, che sarebbe già un'impresa il completamento dei lavori in stazione, visto che una volta terminato il piazzale esterno e l’intervento sui binari 5/6, mancano all'appello quelli che riguardano l’innalzamento delle banchine dei binari 1, 3/4, e 7/8, oltre alla realizzazione di altri due ascensori nelle banchine dei binari 3/4 e 7/8. 
Se non riusciamo a completare un semplice ascensore nel 2021 è impensabile lanciarsi in faraoniche quanto inutili opere.

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