Il 2019 ferroviario del Friuli Venezia Giulia si chiude senza lode e senza infamia.
Come anticipato nel post del 29 dicembre la Regione Fvg ha avviato l’iter per la procedura di affidamento diretto del servizio.
Una procedura che sbloccherà l’impasse che si era creato e permetterà anche al Fvg (ultima regione d’Italia) di dotarsi di un nuovo contratto che regolamenterà per i prossimi 10 anni il servizio tpl fs.
PUNTUALITA’ E AFFIDABILITA’: nonostante l’immobilità contrattuale, che non ha permesso nel quadriennio 2015-2019 investimenti da parte del gestore Trenitalia, i dati sulla puntualità del servizio continuano ad essere buoni.
I numeri confermano infatti il Fvg ai vertici delle classifiche nazionali per puntualità, secondo solo alle Marche, ma davanti ad altre regioni come il Veneto e le Province Autonome di Trento e Bolzano.
La puntualità entro i 5 min. senza esclusioni, ovvero quella percepita dall’utente, registrata nei primi 11 mesi del 2019 è stata pari al 94,4% (+0,4% rispetto al 2018). Un dato però in flessione rispetto al 95,8% fatto registrare nel 2016 e al 95% nel 2017.
LUCI E OMBRE: se i numeri confermano la tenuta matematica degli indici di puntualità e affidabilità, non sempre la qualità offerta è stata all’altezza delle aspettative.
Dalla messa in esercizio dei nuovi treni Caf (giugno/settembre 2015), la puntualità del servizio è migliorata sensibilmente, passando dal 89,8% del 2014 al 95,8% del 2016, all’attuale 94,4%, parimenti non si è verificato un contestuale aumento della qualità dell’informazione, la quale soprattutto nei casi di anomalia alla circolazione risulta ancora carente e intempestiva.
Durante l’anno ci sono stati vari giri a vuoto (novembre in particolare è stato un periodo molto sofferto), che hanno messo a nudo carenze strutturali di Trenitalia e RFI legate come detto all’informazione all’utenza.
La rabbia dei pendolari era esplosa a fine novembre dopo un filotto di giornate no caratterizzate da soppressioni e ritardi, ma soprattutto dall’assenza di un’adeguata informazione all’utenza.
A fronte di ciò il nostro Comitato aveva scritto una durissima lettera di denuncia all’AD di Trenitalia, Orazio Iacono, alla Direzione Nazionale RFI e all’Assessore regionale alla Mobilità, Graziano Pizzimenti, chiedendo la rimozione dei dirigenti FS regionali, evidenziando un'involuzione del servizio e una scarsa capacità di reazione.
L’intento del Comitato era quello di dare una scossa all’ambiente: “serve cambiare passo visto che l’aumento di guasti e disagi stanno minando all’eccellenza ferroviaria del Fvg che da oltre due anni è ai vertici delle classifiche nazionali per puntualità e affidabilità del servizio. E' necessario che qualcuno faccia autocritica e si assuma la proprie responsabilità”.
LA REAZIONE DI TRENITALIA E RFI: non si è fatta attendere la reazione del Gruppo FS, i cui vertici hanno voluto incontrare i rappresentanti dei pendolari friulani, dando prova così di attenzione al servizio del Fvg. Così il 29 novembre scorso l’AD di Trenitalia, Orazio Iacono, unitamente alla Direttrice Nazionale della Divisione Regionale, Sabrina de Filippis e alla Direttrice Regionale FVG, Elisa Nannetti, hanno incontrato a Udine Andrea Palese e Simone Sesta, rappresentanti dei Comitati friulani.
Così come nel 2015 quando da Direttore Nazionale della Divisione Regionale, Iacono ci mise la faccia e chiese ai pendolari friulani pazienza dando avvio al nuovo corso di Trenitalia, così oggi il manager ha compreso il nostro disagio e ha dato un immediato segnale di attenzione alla situazione del Friuli Venezia Giulia.
Così come nel 2015 quando da Direttore Nazionale della Divisione Regionale, Iacono ci mise la faccia e chiese ai pendolari friulani pazienza dando avvio al nuovo corso di Trenitalia, così oggi il manager ha compreso il nostro disagio e ha dato un immediato segnale di attenzione alla situazione del Friuli Venezia Giulia.
Anche i vertici di RFI, nella persone del Direttore Nazionale della Produzione, Valerio Giovine e del Direttore Territoriale FVG, Rosina Oliveto, hanno incontrato informalmente i Comitati, confrontandosi sulla situazione infrastrutturale.
TAVOLO DI LAVORO - PERCORSO DI LAVORO: con questi presupposti, il Tavolo dei Pendolari del 5 dicembre scorso non poteva che avere un esito positivo. Regione Fvg, Comitati dei Pendolari e Gruppo Fs d’intesa tra loro hanno deciso di avviare un Tavolo Tecnico da convocare ogni 4 mesi per discutere sulle proposte di miglioria al servizio in ordine ad orari e coincidenze da apportare all'orario 2020-2021; RFI inoltre si è impegnata a promuovere un focus dedicato all’infrastruttura per analizzare le varie situazioni di criticità della rete e dei servizi di stazione.
Un risultato che a livello nazionale non ha eguali visto che RFI e Trenitalia hanno riconosciuto il ruolo dei Comitati dei Pendolari che potranno da ora condividere le modifiche in fase di istruttoria.
Per la fine di gennaio i Comitati prepareranno un dettagliato report nel quale verranno evidenziate le proposte le quali verranno prese in carico in base alla priorità d’intervento.
MIGLIORAMENTO DELL'INFORMAZIONE: positivo è stato l’impegno di RFI e Trenitalia a modificare l’organizzazione aziendale circa il servizio legato all’informazione.
I responsabili di RFI hanno confermato che verrà modificato l'attuale protocollo organizzativo con precisi correttivi volti ad accorciare la catena di comando garantendo un'informazione all'utente più tempestiva ed efficace. Ciò permetterà di mettere in contatto diretto l’operatore della sala di controllo con i capitreno.
I responsabili di RFI hanno confermato che verrà modificato l'attuale protocollo organizzativo con precisi correttivi volti ad accorciare la catena di comando garantendo un'informazione all'utente più tempestiva ed efficace. Ciò permetterà di mettere in contatto diretto l’operatore della sala di controllo con i capitreno.
Trenitalia ha confermato l'impegno di potenziare l'informazione a terra e nei casi di anomalia a bordo treno, sfruttando i "giubbini rossi", ovvero il personale dei Desk Informativi già presenti a Udine e Trieste.
POTENZIAMENTO DELL'INFRASTRUTTURA FS: apprezzato inoltre l’impegno di RFI di prevedere nel nuovo Accordo di Programma 2020 Stato-RFI, la riattivazione del PM di Grignano, il quale permetterà di dividere l’attuale e lunghissima sezione di blocco Monfalcone-Trieste.
Un intervento auspicato da anni dai Comitati, che renderà sicuramente più facile la gestione di quel tratto di linea soprattutto nei casi di anomalia alla circolazione.
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