Continua la sofferenza dei pendolari dell'Alto Friuli, bersagliati da episodi di disservizio causati non solo dalla situazione dei vecchi treni.
La situazione dopo l'ultimo incontro del Tavolo di Lavoro tra Comitati Pendolari, Trenitalia e Regione FVG, aveva segnalato un lento, ma progressivo miglioramento del servizio, rispetto all'incredibile serie di soppressioni di inizio anno.
Purtroppo ogni volta che si intravede un passo in avanti, arriva puntuale la doccia fredda. Soppressioni ed episodi al limite del drammatico.
Dopo la soppressione del treno R. 6019 Tarvisio-Udine di martedì e lo svenimento di una passeggera a bordo di una corriera di linea della Saf, a causa del superaffollamento, tra giovedì e venerdì abbiamo assistito ad altri episodi che ci lasciano letteralmente senza parole. Non ci lamentiamo per le soppressioni causate dai guasti al vecchio materiale rotabile, il quale verrà sostituito entro l’anno dai nuovi treni, ma dalla pessima organizzazione del Gestore, incapace a far fronte a queste situazioni di disagio informando adeguatamente l’utenza e offrendo validi mezzi sostitutivi.
Giovedì 19 sul treno R. 5988 Udine-Carnia, all'arrivo a Gemona verso le 18.45, cinque passeggeri sono rimasti "prigionieri del treno", a causa di una porta bloccata e non segnalata da apposito cartello. Inutile ogni tentativo da parte degli utenti di raggiungere la carrozza successiva, il treno riparte con loro a bordo... Come sempre dopo il danno la beffa: il capotreno immediatamente avvisato del fatto, si è lasciato scappare "scommetto che si tratta della porta del penultio vagone". Allora lo sapevi? E perché non si è fatto un avviso, invitando l'utenza a servirsi delle altre porte? I cinque sfortunati passeggeri sono stati costretti a raggiungere Carnia, per poi scendere a Gemona alle 18.10 con il treno R. n. 6033. Risultato: 25 minuti di gita turistica !
Venerdì 20, stesso treno, altra odissea. Poco dopo aver oltrepassato Bivio Vat il treno, una vecchia Ale 801, si guasta in maniera irrimediabile. Necessario rimorchiare il treno con un mezzo di soccorso sino alla stazioncina di Bivio Vat. Alle 18.50, i passeggeri sono sul marciapiede della stazione. Nel mentre a Udine si decide di far ritardare di 15 minuti la partenza del treno R. 2862 Udine-Tarvisio delle ore 18.47. Il treno 2862 potrebbe essere la salvezza per i passeggeri del 5988 fermi a Vat a soli 5 km. Invece il treno 2862 non si ferma e tira dritto, lasciando a terra una trentina di persone (vedi foto). Il bus sostitutivo arriverà solo alle ore 19.45 ... poi pian piano gli utenti hanno raggiunto le loro destinazioni, con circa 2 ore di ritardo ! Perché non fermare il 2862? Troppo difficile vero?
Il guasto del treno R. 5988 ha ovviamente fatto saltare la corsa di ritorno, ovvero il treno R. 6035 Carnia-Udine delle ore 19.56, il quale è stato soppresso.
Episodi che ci lasciano esterrefatti, così come le dichiarazioni apparse venerdì sul Messaggero Veneto dell'AD di SAF Gino Zottis, e relative alla polemica sulla mancanza di coordinamento tra SAF e Trenitalia in ordine al servizio integrato e in particolare sulla mancanza di un bus sostitutivo a fronte della soppressione del treno di martedì mattina.
In primis ricordiamo all'ing. Zottis che sarebbe più corretto rispondere direttamente al reclamante con uno scritto e non tramite la stampa, atteso che il Comitato ha inoltrato formale protesta a Saf dell'accaduto! Poi Zottis riferisce che la corriera sostitutiva martedì c'era, è solo arrivata a Gemona con oltre 30 minuti di ritardo. Peccato però che nessuno fosse a conoscenza di questo. Chiedere un annuncio o una segnalazione sui tabelloni è forse pretendere troppo? E' possibile che qualcuno pensi che i pendolari alle 7.30 di mattina si mettano fuori dalla stazione a scrutare l'orizzonte, aspettando l'arrivo di una corriera, che forse arriverà o forse no ? Chiediamo almeno il buon gusto di tacere in questi casi!
La situazione è davanti agli occhi di tutti, SAF non è immune da colpe, e non capiamo il coraggio di certe affermazioni. visto che gestisce unitamente a Trenitalia il servizio integrato lungo la Udine-Tarvisio.
A quanto ci risulta SAF non è un subappaltatore a chiamata di Trenitalia, ma garantisce in autonomia un dato numero di corse lungo la linea, e non può pretendere di scaricare le proprie responsabilità su altri.
Visti gli ultimi gravi episodi verificati e la situazione di immobilismo, il Direttivo del Comitato, per protesta sta vagliando l'ipotesi di abbandonare la prossima sessione del Tavolo di Lavoro con Regione FVG e Trenitalia. Nonostante gli sforzi della Regione e dell'Assessore Riccardi, al quale non vanno imputate colpe particolari, notiamo che Trenitalia non è assolutamente in grado di garantire uno standard accettabile del servizio. Ci sentiamo letteralmente presi in giro e pertanto nonostante le promesse è inutile sedersi ad un tavolo di lavoro improduttivo di risultati. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire …
E' proprio la mancanza di informazioni all'utenza, la principale causa di disservizi: lo abbiamo denunciato in tutte le maniere, ma i nostri appelli sono sempre caduti nel vuoto.
E' intollerabile che non si riescano a fare dei semplici annunci a bordo treno. In questo caso non si ci sono giustificazioni tecniche, non si tratta di problemi legati ai treni vecchi, ma unicamente inerente le risorse umane. Mentre alcuni diligenti capotreno effettuano gli annunci, altri restano incredibilmente muti e poi si registrano le situazioni di disservizio denunciate.
Nei prossimi giorni il Direttivo del Comitato si riunirà per assumere la decisione, la quale verrà comunicata con una lettera all'Assessore Riccardi, l'unico fino ad oggi in grado di garantire un certo supporto alle ragioni dei Pendolari. La misura è ormai colma, ora pretendiamo di vedere già dalla prossima settimana un radicale cambio di rotta, a cominciare dalla gestione degli annunci a bordo treno e in stazione.
A prescindere dalle pretestuose giustificazioni di SAF, chiediamo alla Regione di verificare nel suo complesso la situazione del servizio integrato in Alto Friuli, ove la confusione regna sovrana e ogni gestore fa ciò che vuole, a tal punto che sembra che i due vettori si facciano concorrenza alla faccia dell’integrazione.
I casi di mancato coordinamento sono evidenti, basti pensare che da oltre 1 anno dalla nostra denuncia il bus SAF non entra nel piazzale della Stazione di Tricesimo, ma si ferma a oltre 200 metri di distanza a causa di un albero ! Senza ricordare poi gli spiacevoli episodi di pendolari scaricati a bordo della ss13 ... ma SAF di ciò non è responsabile !
Fino ad oggi non abbiamo mai richiesto chiarimenti su come vengano ripartiti i costi e le entrate tra i due vettori, ma effettivamente sarebbe interessante capire se SAF, per le corse del servizio integrato benefici delle risorse previste dal contratto della gomma TPL stipulato con la Provincia di Udine, ovvero se per le medesime corse percepisca anche una quota derivante dal contratto di servizio ferroviario.
Regione e Trenitalia stanno studiando la programmazione di un orario cadenzato, che dovrebbe entrare a regime entro giugno 2013, ebbene nel caso dell'Alto Friuli si incominci a pianificare anche con SAF un vero coordinamento tra il servizio su ferro e quello su gomma, in maniera da favorire un'efficiente intermodalità treno-bus e garantire così un servizio capillare ed efficiente sul territorio.
28 commenti:
E' vero è una questione di persone. Fare gli annunci a bordo non è certamente un'attività che richiede particolari doti canterine! Sono vergognosi.
Poveretti quelli che erano fermi a Vat, chissà quante parole quando hanno visto sfrecciare via l'altro treno.
Penso che a piedi sarebbero riusciti a raggiungere per tempo la stazione e prendere il treno!Invece di miglorare si peggiora.
Raffaella
Oramai siamo alla frutta, non escludo che siano gli stessi Dirigenti di Trenitalia che facciano divieto a caitreno di dare comunicazioni alla clientela visto che neanche loro sanno cosa fare !
Roby
e desolante vedere certi ferrovieri che lavorano con assoluta superficialità. Io mi domando se non vuoi fare cambia mestiere !
poi ci sono altri che sono professionali e le sentono anche.
C.L.
quando leggo i post sul blog, i commenti, la disperazione sono felice che qui le cose funzionino diversamente e che non abbia a che fare con tutto ciò, ma dall'altro lato vorrei essere vicino a voi a combattere e far sentire la mia voce. Coraggio ragazzi, anche se dall'estero, vi sono vicino e moralmente combattivo! Un ex pendolare Gemona-Udine. :)
ma come fanno a farli circolare ancora quei vecchi treni Ale 801... secondo me la linea Tarvisio-Udine è servita peggio delle altre
Avete perfettamente ragione! Al di là delle problematiche legate alle vecchie locomotive, Trenitalia, invece di fare spot demenziali, dovrebbe formare il personale che dovrebbe sentirsi responsabile rispetto all'utenza almeno nel comunicare cosa sta accadendo in caso di disservizio e ad attivarsi per trovare concrete e possibili soluzioni come poteva essere fatto nel caso del treno 2862.
Sono una pendolare dal 1986 e devo dire che fino ad ora ne ho viste di tutti i colori. Ho sempre continuato ad andare in treno perché ci credo e perché mio padre era un ferroviere e ha fatto il suo mestiere sempre seriamente e con tanta dedizione.
Mi fanno rabbia questi controllori che oggi , con tutti i mezzi che ci sono a bordo treno, non riescono a comunicare in modo corretto con i passeggeri. Chissà, forse Trenitalia assume apposta dei maleducati per metterci in difficoltà e spingerci ad utilizzare altri mezzi di trasporto, così poi sono liberi di dedicarsi al trasporto merci che forse è più redditizio.
SC
Condivido perfettamente quanto riportato: siamo al limite dell'inverosimile! Come studentessa che ogni giorno percorre la tratta Gemona-Cividale mi trovo spesso a bocca aperta davanti ai tabelloni dove la scritta "Rit. 15 min" si tramuta in pochi minuti in un "Sopp.". E quasto non è nulla a confrono del numero di permessi di entrata in ritardo per ritardo del treno che sono costretta a presentare ai professori minimo un giorno a settimana. Viaggio da tre anni sui treni dell'Fs... mi aspettano altri sette anni da delirio?
Non ci sono molte cose da dire, salvo che si tratta di disservizi in parte evitabili con una migliore gestione.
La nostra unica vera arma è il pagamento del biglietto che avviene mediante l'abbonamento, ovvero in anticipo.
Quindi è un'arma spuntata.
Penso bisogna battersi ma siamo lontanissimi dalla logica di un servizio di pubblica utilità e quindi rispetto a Trenitalia parliamo lingue diverse.
Grazie delle informazioni
Buon proseguimento.
M. Congedo
Sono come i politici intoccabili !
Nessuno paga per i loro disservizi, nessuno può essere mandato a casa quindi che problemi ci sono ?
Mi domando ma non hanno un pizzico di onor proprio ?
intanto stasera incomincia un altro sciopero, l'ennesimo della serie.
Bravi anche i Sindacati che difendono questa marmaglia di sfaticati.
Marco - tarcento
giusto una curiosità sul caso del 2862, le 801 del 5988 erano ancora sul binario 1 o le avevano portate via?
Se nel 2012 con tutti gli strumenti esistenti non ri riesce a fare un annuncio o a gestire sotto il profilo informatico un tabellone informativo, vuol dire che si può chiudere tutto. E' tempo perso e non capisc perché continuate a essere così tolleranti con questi inetti.
Queste persone sono talmente inadeguate che oltre essere fonte di danno per la loro stessa Azienda, sono un peso per la collettività, visto che i loro stipendi li paghiamo noi con le odiate tasse.
Persino mio figlio di 9 anni sa che quando c'è un ritardo si deve avvisare!
C.L.
“In manicomio ci sono due tipi di pazzi, quelli che dicono di essere Napoleone, e quelli che credono di poter risanare il bilancio delle ferrovie dello stato”(cit. Giulio Andreotti).
Continuate così ragazzi, state facendo cose e ottenendo risultati come nessuno prima.
Un saluto.
Leo
Salve, sono un ferroviere e purtroppo a nome della mia azienda per cui lavoro devo chiedere scusa a tutti voi. Le vostre lamentele non fanno una piega! Se pensate che siamo una categoria dove il contratto aziendale è scaduto da 3 anni e mezzo e la proposta di rinnovo prevede un aumento ore a fronte di una riduzione di stipendio! Quindi.....siamo i primi a non essere soddisfatti. Ribadisco la mia più totale comprensione, ma come detto da qualcuno di voi....probabilmente ai vertici Fs interessa soltanto il ramo produttivo dell'azienda (vedi alta velocità), mentre tutto il resto è un peso. Saluti
Magari uno strumento di pressione su Trenitalia anche ci sarebbe... SCIOPERO DELL'ABBONAMENTO! Per passare dalle lamentele ai fatti...
Leggendo i commenti sopra è chiaro che la gente è incazzata e alcuni ferrovieri lamentano il modo in cui sono trattati dalla loro stessa azienda.
Viviamo un momento di crisi dove tanti giovani non lavorano o tanti lavoratori hanno perso il posto di lavoro. trovo deprechevole le rivendicazioni di alcuni ferrovieri e ancor peggio le rivendicazioi dei loro sindacati (oggi c'è sciopero ad esempio) e poi sul campo si comportano così incapaci di fare un solo annuncio a bordo treno, attività per la quale non serve ovviamente nessun tipo di responsabilità dirigenzale. Idem su tante altre questioni spicciole. Mi sembra la solita lotta idelogica fra poveri. Da utente vedo alcuni capitreno farsi un mazzo e sono veramente bravi e professionali, alcuni fanno forse anche di più del dovuto, mentre altri se ne fregano e non fanno nulla per nasconderlo.
Ebbene non facciamo di tutta un'erba un fascio, basterbbe punire chi sbaglia e avere un minimo d meritocrazia. I fanulloni, i lecchini o i paraculati esistono in tutti i settori lavorativi, non è certo una novità.
I tempi sono cambiati e le condizioni lavorative peggiorate, forse bisognerebbe capire anche come sta andando il mondo e smetterla di fare una battaglia ideologica di corporazione.
la mia è solo una speranza, il medesimo problema riguarda non solo la ferrovia ma altri settori della nostra vita.
Un caro saluto.
Valter
prendo il treno ogni giorno da 5 anni circa e ormai so che quando il treno è segnalato con un ritardo di 15 minuti poi il treno arriva dopo 30 minuti. Ormai è una botta di fortuna arrivare. I treni sono vecchi e si guastano spesso, ma anche i nuovi Minuetto non sono messi bene.
Non entro nel merito delle questioni sindacali, a me non interessano, ma certamente qualcuno dei capitreno è responsabile di quello che è successo. Non è possibile che le persone restino prigioniere del treno perché una porta non si apre o perdere una coincidenza perchè non si fa un annuncio per tempo. trovo tutto questo scandaloso e di certo non è colpa del sistema, ma delle persone che ne fanno parte.
Giula
pendolare Tricesimo-Udine
Condivido tutto l'intervento. A parte un piccolo appunto che mi sento di fare: dire che una corriera non può passare per colpa di un albero è, a mio avviso, sbagliato.
L'albero sta li perché quel posto è nato per farci passare il treno, non la corriera! Non vorrei che a qualcuno venisse in mente che la soluzione per risparmiare 200 metri di strada sia tagliarlo...
A proposito di "persone" e "capotreno", martedì 17 ho preso il treno per Udine delle 08.33 a Gemona, in orario!Ma al nostro arrivo a Tarcento, il treno non riparte più..non si sa perchè. Un signore va gentilmente a chiedere spiegazioni, viene fatto l'annuncio all'interno del treno,ma di quello che dice non viene capito nulla causa mal funzionamento del microfono, chiediamo spiegazioni ma la risp è stata la seguente: " io l'annuncio l'ho fatto!"..vorrei fare i complimenti a questa capotreno per l'ottima risposta.
Dopo un pò ha avuto la brillante idea di cambiare cabina da cui fare l'annuncio, ma intanto la figuraccia era già stata fatta!
Siamo ripartiti con 22 minuti di ritardo! Per fortuna che al lavoro sono clementi!!!!!
Non so se l'idea dello "sciopero dell'abbonamento" possa essere condivisa, oltre che praticabile, però stipulare ogni primo giorno del mese un contratto con le ferrovie che viene poi sistematicamente disatteso, sempre dalla stessa controparte, alla lunga fa nascere cattivi pensieri. Mi domando perchè continuare a pagare per un dis-servizio che ogni mattina mi fa uscire di casa con l'incertezza su quando vi farò ritorno?
Provate a studiare forme alternative e più incisive di protesta, verso l' amministrazione ferroviaria. Se i treni passeggeri non possono viaggiare, non viaggiano neppure quelli merci.
Ed anche alla classe politica bisogna far comprendere che la misura è colma. Le elezioni sono prossime e la memoria è buona.
Una soluzione ci sarebbe, donare a questi ferrovieri un po' di buon senso.
Non capisco perché debba essere la gente a protestare e richiedere cosa fare per migliorare il servizio. Questi signori non sono già pagati per farlo ?
Lucio
parlo da fortunata presente sul treno di venerdì e posso dire che vedere il treno successivo che ti sfreccia davanti mentre aspetti una corriera che ci metterà il doppio ad arrivare - se va bene - è alquanto seccante! per non dire altro...
P.S. mentre eravamo fermi in attesa sul treno guasto ci annunciano anche lo sciopero del fine settimana...
Pubblichiamo la risposta ricevuta in data odierna dall’AD di SAF, Ing. Gino Zottis in risposta alla nostra segnalazione. Lasciamo a voi ogni comento in merito.
Gentili Signori,
in risposta alla vostra comunicazione odierna, confermo che non è nel nostro stile tincerarsi dietro burocrazie o formalismi, ma credo sia necessario fare chiarezza circa il livello di "integrazione" che oggi esiste tra SAF e Trenitalia sulla direttrice in questione.
Innanzi tutto si tratta solamente di un' "integrazione tariffaria", mentre in termini di orari, organizzazione ed informazione al pubblico Trenitalia opera in modo assolutamente autonomo e quindi ci è impossibile intervenire, anche sul piano della semplice comunicazione che, come da voi sottolineato, potrebbe risolvere qualche problema.
La decisione di attivare dei servizi sostitutivi viene presa in modo insindacabile dalla stessa Trenitalia nell'ambito della propria autonomia organizzativa, rispondendo direttamente alla Regione nei termini del loro Contratto di servizio. Quindi SAF viene coinvolta come un semplice operatore terzo per supplire "all'ultimo momento" carenze di servizio del treno.
Questo situazione spiega la carenza di informazioni, giustamente da voi sottolineata o errori di fermata da noi commessi in occasione dell'espletamento di alcuni servizi per conto di Trenitalia.
Mi rendo conto che dal vostro punto divista i rapporti formali tra due operatori dovrebbero essere esaminati e risolti ad altri livelli, ma allo stato la problematica è quella che ho sinteticamente descritto.
Ad ogni buon conto confermo la disponibilità di SAF ad un incontro con rappresentanti di codesto Comitato, con il coordinamento della Regione, in occasione del quale si possa approfondire la problematica da voi sollevata ed accogliere quei suggerimenti che siano praticabili nel contesto dell'attuale assetto contrattuale.
Infine preciso che la scelta di formulare il nostro punto di vista a mezzo stampa deriva dal semplice motivo che tramite tale mezzo si è ritenuto di esprimere dei disagi attribuendo a SAF compiti e carenze che in questo contesto non ci possono essere addebitati.
Cordiali saluti
Gino Zottis – A.D. di SAF Autoservizi FVG Spa
Bene, almeno qualcuno ha finalmente il coraggio di rispondere.
Ma se SAF non c'entra, come pare dalla risposta, questo servizio integrato da chi è diretto?
Ognuno per sé e Dio per tutti?
Non sarebbe opportuno che la regione si facesse parte diligente per ricercare un coordinamento tra i due vettori.
Ciao
ma che senso ha fare l'integrazione tariffaria se poi ognuno fa quello che vuole?
Forse l'integrazione si intende di servizio nel suo complesso, a partire dagli orari cadenziati, dalle informazioni o sbaglio ?
Ciao Marco
Anche oggi il treno delle 7 è stato soppresso !
Hanno annunciato prima un ritardo di 10 min. poi di 15, aumentato successivamente a 35. Finalmente una voce annuncia ritardo indefinito, mentre i tabelloni in maniera inesorabile condannavano il treno alla soppressione !
Andrea
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