Venerdì 28 ottobre scorso presso Palazzo D’Aronco, una delegazione del nostro Comitato, capitanata dal Presidente Giorgio Picco e composta da Andrea Palese e Lodovico Copetti, è stata ricevuta dal Sindaco di Udine, prof. Furio Honsell e dall’Assessore alla Mobilità, Enrico Pizza.
L’incontro di carattere conoscitivo ed esplicativo si è tenuto in seguito alla segnalazione del Comitato in ordine alle problematiche della Stazione ferroviaria di Udine, atteso, in particolare lo stato di criticità del piazzale antistante. Il Comitato ha consegnato nelle mani del Sindaco un dossier informativo ►. Un vero e proprio studio, intitolato “Proposte & suggerimenti per lo sviluppo e il miglioramento del servizio ferroviario regionale” nel quale vengono trattate varie problematiche inerenti alla stazione di Udine e alcune osservazioni sul progetto di Metropolitana Leggera per l’area udinese.
Durante l’incontro si è discusso ampiamente della situazione della stazione e, dopo un costruttivo confronto con l’Amministrazione Comunale, si è giunti, a concordare le modalità di intervento per la cosiddetta area del Kiss and Ride, ovvero per quanto riguarda gli attraversamenti pedonali antistanti l’area della stazione FS, dei quali il Comitato aveva segnalato la criticità e la pericolosità già con la missiva del 9 settembre scorso.
Dalle parole dell’Assessore Pizza si è appresa la volontà dell’Amministrazione di operare nell’ambito degli interventi previsti per la sistemazione e manutenzione della segnaletica e, in particolare, l’Assessore ha confermato che il passaggio pedonale sarà realizzato col prossimo piano di intervento della nuova segnaletica stradale, che sarà realizzata a breve.
Il piazzale esterno della stazione sarà quindi finalmente dotato dell'attraversamento pedonale in maniera da garantire ai pedoni l’entrata e l’uscita dalla stazione in tutta sicurezza.
Sia il Sindaco che l’Assessore Pizza hanno concordato che per risolvere in maniera definitiva la criticità dell’attraversamento pedonale, sarebbe ideale la realizzazione di un sottopasso che metta in comunicazione diretta Viale Europa Unita al tunnel della stazione. L'opera così intesa oltre a garantire la sicurezza dei pedoni permetterebbe un più facile deflusso del traffico veicolare lungo Viale Europa Unita; il sottopasso oggi non realizzabile per questioni economiche, verrà tuttavia studiato nel prossimo futuro, sia per l'ottenimento dei necessari fondi che per le autorizzazioni, visto che parte dell’area è di proprietà delle ferrovie.
E’ stata poi affrontata anche la questione delle due persone senza fissa dimora presenti da qualche tempo presso l’atrio della stazione di Udine: il Sindaco Honsell ha sottolineato come la situazione addiverrà ad una soluzione con l’intervento di un’associazione, ovvero, in alternativa, tramite il ricorso agli alloggi di emergenza del Comune.
Il Comitato ha rimarcato che dalle informazioni in suo possesso la stazione non rappresenta un luogo pericoloso, almeno durante la giornata dalle 6.00 alle 21.00 e che pertanto ogni allarmismo legato alla sicurezza pubblica risulta privo di fondamenta, risultando Udine una città assolutamente vivibile, nonostante la presenza di alcune criticità da ritenersi fisiologiche.
Riguardo al progetto della "Metropolitana Leggera", il Presidente Picco ha rimarcato l’opportunità a non realizzare nuove opere non necessarie al nostro bacino d’utenza e semmai a potenziare le infrastrutture e la rete esistente e in particolare la linea ferroviaria Pontebbana, oggi utilizzata al 25% del suo potenziale. Si è proposto inoltre la creazione di una nuova stazione urbana a Udine Nord utile a servire l’area dell’Ospedale Civile e dell’Università (similare a quella realizzata a San Gottardo), oltre al ripristino della fermata di Reana del Rojale.
Da sempre il Comitato è favorevole a un sistema di trasporto rapido di massa, realizzato sul tracciato della già esistente rete ferroviaria, volto a facilitare gli spostamenti da e verso Udine e migliorare i collegamenti tra il Capoluogo e i comuni dell'hinterland, grazie all’organizzazione di un articolato ed organizzato sistema di trasporto intermodale ferro-gomma, simile allo SFMR del Veneto. Per far ciò è necessaria la presenza sul territorio di infrastrutture adeguate (stazioni e ampi parcheggi scambiatori) e l’attivazione di collegamenti ad elevata frequenza con orario cadenzato in grado di favorire quell’intermodalità ferro-gomma capace di garantire agli Utenti un servizio moderno ed efficiente.
La nostra filosofia della «metropolitana leggera», non corre quindi sottoterra ma in superficie, non prevede la realizzazione di nuove reti, bensì di utilizzare quanto già è esistente, valorizzandolo e potenziandolo con le necessarie infrastrutture. L’unico problema, di carattere strutturale della linea è attualmente costituito dal tratto Bivio Vat – Stazione di Udine: 2 km circa ancora a binario unico, lungo i quali i treni sono costretti praticamente a fermarsi, sia per la presenza di alcuni passaggi a livello sia perché il tracciato corre adiacente ad alcune abitazioni. E’ - da parte nostra - auspicabile la realizzazione di un progetto volto a portare in trincea i binari, raddoppiando la linea ed eliminando i tre passaggi a livello ancora in superficie. Così facendo si consentirebbe ai treni passeggeri di raggiungere agevolmente la stazione di Udine e di risolvere in maniera radicale il problema della viabilità stradale, oggi pesantemente penalizzata dalla presenza dei passaggi a livello.
L’Amministrazione comunale ha manifestato interesse per le nostre proposte e la sua piena disponibilità a confrontarsi in un’ottica collaborativa e partecipativa con tutti i portatori di interesse sul tema, accogliendo la proposta del Comitato di convocare un incontro con tutte le parti interessate o potenzialmente tali per approfondire lo studio della materia.
4 commenti:
buona l'idea della metropolitana leggera.
Per quanto riguarda il sottopassaggio per attraversare via europa unita non concordo per questi motivi: 1) scomodo fare scale per chi ha le valige e borse 2) i sottopassaggi non sono sicuri, in particolare per la popolazione femminile. E' vero che Udine è vivibile, ma prevenire è meglio che curare, dunque evitiamo tunnel, anfratti e luoghi potenzialmente pericolosi.
@chiara: penso che l'idea lanciata sia quella di un vero e proprio attraversamento pedonale in superficie (oggi mancante) e di un tunnel (dotato di montascale e ascensori) che colleghi la città direttamente alla stazione e ai binari, così come succede nelle grandi città. Il problema sicurezza è facilmente superabile, basta fare le cose come Dio comanda!
A mio parere l'attraversamento pedonale in superficie risolverebbe solo in parte i problemi attuali: l'attraversamento è pericolossisimo come testimoniano i tanti investimenti che si leggono sul giornale.
Via Europa Unita è una strada troppo trafficata forse servirebbe deviare il flusso su altre vie, ovvero sanzionare in maniera rigorosa gli automobilisti indisciplinati.
@comitato pendolari: sapete mica quando entrarà in vigore il nuovo treno per l'Austria ?
Complimenti per il lavoro, sempre troppo avanti :)
Alessandro
Bravi bel lavoro !
Concordo con la vostra idea di metropolitana leggera: perchè fare nuove nuove opere quando la rete c'è già ed è sottoutilizzata!
Una proposta: la mattina e la sera non è possibile che il Comune metta a disposizione due vigili urbani in maniera da controllare con più attenzione l'attraversamento pedonale della stazione e quello di via Europa Unita ?
Mario R.
Pubblichiamo di seguito la mail pervenutaci dal direttore della Biblioteca Civica di Udine, Romano Vecchiet.
Ci ha fatto particolarmente piacere e a prescindere dai complimenti, che ci gratificano senza dubbio per l'attività svolta, ci conforta che il nostro studio sia stato apprezzato da cultori della materia qual'è il dott. Vecchiet.
Gentilissimi,
sono il direttore della Biblioteca Civica di Udine e da anni appassionato cultore della storia ferroviaria regionale.
Mi ha fatto molto piacere vedere il vostro rapporto, di cui avevo sentito parlare, soprattutto per le conclusioni cui arrivate.
A questo proposito, se vi interessa, vi allego uno studio che parzialmente è stato pubblicato quest'anno dalla Società Filologica Friulana nel numero unico "Tresesin" (sono saltate le note per motivi di spazio), sulla storia del "tram bianco" Udine-Tricesimo-Tarcento (si veda pag. 671 del pdf e la nota n. 159 del testo in word). Al di fuori di inutili nostalgie, arrivo alla stessa vostra conclusione, ovvero il miglioramento dell'infrastruttura ferroviaria esistente.
Leggerò con più calma il vostro rapporto, e mi complimento ancora per l'ottimo lavoro svolto.
Cordialmente
Romano Vecchiet
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