Pubblichiamo di seguito la lettera pervenuta da Andrea Palese, ex portavoce del Comitato e attuale consigliere delegato alle politiche dei trasporti del Comune di Gemona del Friuli, relativa alla situazione del trasporto pubblico ferroviario regionale.
Nel ringraziare il dott. Palese - senpre sensibile alle problematiche dei Pendolari in Alto Friuli - per il suo impegno in favore del Comitato, non possiamo altro che condividere la sua precisa analisi.
Attendiamo fiduciosi che le promesse dell'Assessore Regionale Riccardi e della Direzione Trenialia si traducano in fatti concreti a incominciare dalla riapepertura della biglietteria con operatore della stazione di Gemona prevista per il prossimo mese di maggio.
Comitato Pendolari Gemona-Udine
Cari amici,
colgo l’occasione per complimentarmi pubblicamente per l’eccellente risultato ottenuto dal Comitato Pendolari Gemona-Udine.
Ritengo che questa sia la vittoria dei Pendolari gemonesi e di tutte quelle persone che hanno “lottato” e rivendicato legittimamente il loro diritto alla mobilità e spostamento in Alto Friuli, richiedendo a gran voce la riapertura del servizio di biglietteria, da sempre presente a Gemona.
Sono estremamente soddisfatto del risultato ottenuto, il cui merito va riconosciuto a quel gruppo di persone, che con una passione smodata si sono impegnati tenacemente e costantemente in questo lavoro, dedicando ore e ore del loro tempo libero.
I risultati ottenuti superano ogni più rosea aspettativa: è doveroso da parte mia ringraziare il mio successore, Giorgio Picco, il quale ha saputo guidare il Comitato con il giusto equilibrio, riuscendo con il garbo che lo caratterizza a valorizzare tutte le risorse, ottimizzando ogni sforzo.
Quello che però non mi è piaciuto è l’atteggiamento tenuto dall’Assessore Regionale ai Trasporti, il quale, nonostante le belle parole pubblicate sulla stampa in ordine al dialogo instaurato con l’utenza, ha sempre accentrato su di sé ogni tipo di decisione, utilizzando l’utenza solo come cassa mediatica di risonanza, minimizzando ogni critica ed osservazione che non fosse in linea con il suo operato. Più volte ha affermato che “i pendolari sono al centro di ogni progetto” … sarà, ma la strada a mio giudizio è ancora lunga e tortuosa, almeno fino a quando non si riuscirà a garantire ai Pendolari il giusto riconoscimento a livello istituzionale.
L’Assessore Riccardi più volte mi ha "bacchettato" di aver alzato troppo i toni, anche durante l’ultima riunione tenutasi a Gemona lo scorso 29 marzo, accusandomi di rivendicare risultati non miei.
Non voglio polemizzare, in quanto non fa parte del mio modo di agire, ognuno è libero di credere ciò che vuole, tuttavia ritengo che il movimento dei pendolari di Gemona abbia insegnato tanto e non può essere sminuito dalla politica, la quale ha il preciso dovere di garantire ai Cittadini i servizi pubblici indispensabili, come nel caso in questione.
Ritengo che il mio atteggiamento istituzionale e quello del Comitato siano sempre stati improntati in un’ottica di fattiva e seria critica costruttiva, parimenti altri hanno paventato sempre la logica del vorrei ma non posso.
Sbaglia chi crede di avere la “verità in tasca”, e soprattutto sbaglia chi fa calare dal’alto decisioni senza ascoltare chi “sul campo” è direttamente e quotidianamente interessato al servizio.
Questo comportamento è purtroppo figlio dei nostri tempi, l’Assessore Riccardi, come i suoi predecessori, non fa certamente uso del treno, salvo qualche sporadica apparizione ben programmata per il piacere dei fotografi della stampa, altrimenti non si comprenderebbe questo suo rigido atteggiamento, a difesa di un servizio indifendibile, foriero sempre più spesso di disservizi e disagi.
La riapertura della biglietteria di Gemona non è pertanto una gentile concessione dell’Assessore di turno o un favore di qualche politico, ma rappresenta il giusto riconoscimento del diritto alla mobilità e spostamento dei pendolari gemonesi e dei Comuni contermini, che con caparbietà e determinazione sono riusciti a convincere la Regione e Trenitalia a tornare sui loro passi.
La biglietteria permetterà di calamitare nuovamente sulla stazione ferroviaria quelle centinaia di utenti, che attualmente sono costretti a servirsi della stazione di Udine per l’acquisto dei titoli di viaggio: da utente aspetto questo momento, anche se crederò - come San Tommaso - alle promesse solo quando rivedrò riaccese le luci della biglietteria, mi auguro già nei primi giorni di maggio, come dichiarato da Riccardi, visto che promettere è una cosa e mantenere è un’altra !
Credo che la gente abbia bisogno di risposte concrete ai problemi e alle criticità tristemente note, soluzioni che non sono più procrastinabili nel tempo; da utente, che utilizza il treno da oltre quindici anni, non mi aspetto che qualcuno risolva dall’oggi al domani il “problema Ferrovie”, visto che nessuno dispone della bacchetta magica, tuttavia noto che siamo quotidianamente ammorbati dai “ragli” dei super pagati manager delle FS, a cominciare dal loro Amministratore delegato, i quali sproloquiano su libero mercato, concorrenza, offerta commerciale e poi ci invitano alla prima nevicata a “portare panini e coperte”, oppure liquidano la tragedia di Viareggio come uno “spiacevolissimo incidente”, fino alle recenti affermazioni che “per i pendolari le proteste ci saranno sempre, perché nei giorni feriali e nelle due ore di punta l'affollamento è tale per cui avere posti e treni per tutti è difficile”.
Senza nessun intento polemico, vorrei ricordare ancora una volta a questi salariati con i soldi delle nostre tasse, dipendenti di una azienda pubblica, che sono stati messi lì per fare gli interessi della collettività, non i loro, e che i treni non sono i loro, ma i nostri, così pure l’azienda che gestiscono !
Mi attendo che le Autorità competenti riescano a focalizzare la loro attenzione su precise problematiche, a partire dai problemi di routine, che quotidianamente il pendolare si trova di fronte, quali una corretta informazione e una degna pulizia dei convogli, questioni che in altri Paesi sarebbero risolte in tempo zero, mentre da noi siamo ancora in attesa che qualcuno prenda in mano la ramazza - utensile domestico il cui uso sembra caduto in desuetudine - per pulire i nostri treni !
Tornando ai nostri problemi, resta ancora in piedi (da oltre 10 anni) la questione della tariffa integrata Saf, per cui non si è trovata ancora una soluzione, ma solo promesse; bisognerà pertanto continuare a lavorare, seriamente e soprattutto con volontà per risolvere questo annoso problema, considerato che la disparità di trattamento tariffario esistente risulta troppo penalizzante, soprattutto in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo.
Nel ringraziare nuovamente tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo primo importante risultato, vorrei ricordare quel nutrito gruppo di utenti, compagni di viaggio, che ogni giorno utilizza il treno per i propri spostamenti e come una grande famiglia condivide serenamente “l’inferno” quotidiano della vita da pendolare, ma anche i piaceri che il pendolarismo offre, primo fra tutto l’amicizia.
Buon Viaggio !
Andrea Palese
Consigliere delegato alle politiche dei trasporti del Comune di Gemona del Friuli
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