Pubblichiamo di seguito la lettera spedita in data odierna all'Assessore regionale dei Trasporti Riccardo Riccardi e ai Sindaci dei Comuni di Gemona del Friuli, Paolo Urbani e Tarvisio, Renato Carlantoni, in ordine alla grave problematica che sta affliggendo le due biglietterie FS, a rischio chiusura dal prossimo 1 gennaio.
Ora più che mai le Istituzioni devono farsi carico e risolvere questa problematica: è intollerabile che si tagliano servizi efficienti e di qualità !
Preg.mo Signor
Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Friuli Venezia Giulia
Via Giulia n. 75/1 - 35100 Trieste
Preg.mo Signor Sindaco del Comune di Gemona del Friuli
Piazza del Municipio n. 1 - 33013 Gemona del Friuli (UD)
Preg.mo Signor Sindaco del Comune di Tarvisio
Via Roma n. 3 - 33018 Tarvisio (UD)
OGGETTO: Chiusura Biglietterie FS di Gemona del Friuli e Tarvisio Boscoverde
Egregio Signor Assessore,
Egregio Signor Sindaco, abbiamo appreso purtroppo dalla stampa la notizia della chiusura delle biglietterie con operatore di Gemona e Tarvisio Boscoverde; chiusura che cade come un fulmine a ciel sereno e che rappresenta un notevole passo indietro di quanto fatto di buono in Alto Friuli in questi ultimi anni, e che va a vanificare il lavoro svolto dalla Regione in sinergia con i Pendolari.
Un lavoro, che ha permesso di raggiungere alcuni importanti risultati, dall’abolizione della iniqua maggiorazione tariffaria lungo la tratta Gemona-Udine, all’avvio del servizio transfrontaliero Mi.Co.Tra., ad un sensibile miglioramento del servizio qualitativo, peraltro ancora insufficiente; senza pensare poi alla politica tariffaria applicata a livello regionale in questi ultimi anni, che finora ha permesso un sostanziale blocco degli aumenti.
Come è noto, il nostro percorso di lavoro è partito dalla biglietteria di Gemona, chiusa da Trenitalia nel maggio 2009, per la messa in quiescenza dei due addetti che ivi vi operavano. La vertenza della biglietteria è stata la “madre di tutte le battaglie” del ns. Comitato: grazie a una vera e propria sollevazione popolare, forte di una petizione di 2.300 firme, al supporto delle Istituzioni locali e all’impegno della Regione FVG, la biglietteria è stata riaperta nel giugno 2010 e affidata alla Coop. Pluriservizii Valcanale.
Ebbene nonostante l’anno di chiusura, la biglietteria di Gemona ha recuperato non solo i numeri per il proprio sostentamento, ma è diventata il centro di riferimento per l’intera Pedemontana, offrendo un servizio efficiente di qualità all’Utenza.
I numeri per Gemona parlano chiaro: nel 2010 i ricavi sono stati pari a 508.000 euro, mentre il 2012 si chiuderà con un netto incremento, in quanto il fatturato supererà i 550.000 euro. Dati che provano insindacabilmente, che il servizio funziona e che gli utenti sono in aumento, atteso che la linea serve prevalentemente studenti e lavoratori pendolari, sempre più orientati all’utilizzo dei mezzi pubblici
Chiudere ora sarebbe l’ennesima “follia” di Trenitalia, ormai leader solo nell’offrire alla propria Clientela disservizi e disagi; incapace non solo a garantire i servizi essenziali in stazione (es. chiusura dei servizi wc), ma perfino a fornire i treni per il servizio: mentre i nuovi elettrotreni CAF acquistati dalla Regione FVG entreranno in servizio ad inizio 2013, non si sa ancora nulla dei 4 treni Vivalto, che in base al contratto di servizio, Trenitalia doveva mettere a disposizione entro la fine del 2011 Chiudere la biglietteria in una stazione FS è paragonabile alla chiusura del pronto soccorso in un ospedale; pesanti sarebbero poi le ricadute anche sulla forza lavoro, atteso che le due chiusure determineranno il licenziamento senza alcun ammortizzatore sociale di ben 4 persone, lavoratori che in questi anni, hanno sempre dimostrato professionali e cortesia nei confronti dell’Utenza e per questo ben voluti da tutti.
La chiusura delle due biglietterie con operatore comporterà di fatto l’impossibilità per le centinaia di pendolari di acquistare i titoli di viaggio, atteso che anche le nuovissime biglietterie self service, recentemente installate in stazione a Gemona e Tarvisio, non permettono l’acquisto dei biglietti e abbonamenti a tariffa integrata Trenitalia-Saf.
Ebbene si, tralasciando che le nuove biglietterie permettono l’acquisto dei titoli di viaggio solo con il pagamento con carta bancomat o carta di credito, il vero problema è che il software non permette l’emissione di titoli di viaggio a tariffa integrata Trenitalia-Saf, l’unica in vigore lungo la linea Udine-Tarvisio.
Un problema contingente gravissimo, e senza soluzione, atteso che ai pendolari non resterà che vagare tra i vari punti autorizzati presenti sul Territorio o direttamente far coda presso la già affollata biglietteria FS di Udine.
Non c’è che dire, ai disservizi presenti se ne aggiunge un altro più gravoso, che non fa altro che disincentivare l’utilizzo del treno, facendo così svilire tutti gli sforzi volti al miglioramento qualitativo del servizio.
Con la chiusura di Gemona e Tarvisio non ci saranno quindi più biglietterie con operatore a nord di Udine e anche ogni tipo di progetto turistico legato al binomio Ciclovia Alpe Adria – treno verrà meno, specie per Tarvisio, da sempre centro di riferimento del progetto, nonché sede dell’impianto ferroviario più moderno e all’avanguardia della nostra regione. Tarvisio Boscoverde senza la sua biglietteria sarà una vera e propria “cattedrale nel deserto” con i suoi 40 milioni di euro spesi per niente !
Fino ad oggi abbiamo sempre posto il massimo affidamento nelle Istituzioni, specie in quella regionale, la quale ha messo i “Pendolari al centro di ogni progetto”, per questo chiediamo a gran voce che ci si attivi da subito per trovare una soluzione per la questione delle due biglietterie. A tal fine ci permettiamo di fare alcune considerazioni propositive:
1) la Regione FVG utilizzi parte dei proventi rivenienti dalle penali contrattuali applicate a Trenitalia per i disservizi accertati nel corso del 2011 per il “piano stazioni”. Il nostro auspicio è che il ricavato delle penali possa essere utilizzato in maniera “virtuosa” in favore dell’Utenza, mediante interventi diretti volti al miglioramento della qualità del servizio in stazione: come noto 500.000 euro sono già disponibili per garantire a livello regionale investimenti su biglietterie, tabelloni informativi e servizi wc;
2) si proceda poi se possibile alla stipula di una convenzione tra le Amministrazioni locali (Comuni interessati e Comunità Montana futura Unione dei Comuni), la Regione, Trenitalia e SAF Autoservizi FVG volta a garantire l’apertura delle due biglietterie, che garantisca l’emissione di tutti i biglietti sia Trenitalia che Saf attesa la vigenza della tariffa integrata nonché l’esistenza di un Centro Intermodale di 2° livello a Gemona;
3) si proceda altresì – mediante un apposito accordo tra SAF e l’Erdisu, ad abilitare le biglietterie di Gemona e Tarvisio Boscoverde all’emissione di titoli di viaggio scontati Erdisu; oggi l’emissione di tali titoli è limitata ai soli punti vendita di Udine Autostazione e Tolmezzo. Non è possibile infatti che i nostri studenti siano costretti a recarsi fino ad Udine per poter beneficiare di un loro diritto.
4) Da tempo chiediamo l’introduzione della “Settimana dell’abbonato”, ovvero l’estensione dell’orario di apertura (sino alle 19.30) della biglietteria di Gemona durante gli ultimi giorni del mese, per permettere ai pendolari di ritorno dal lavoro (dopo le 17.00) di poter rinnovare con più facilità il proprio abbonamento.
Serve quindi migliorare sul Territorio i servizi in stazione (dal mantenimento delle biglietterie con operatore alla riapertura dei servizi wc). Solo con l’implementazione dell’offerta alla Clientela e l’aumento della qualità, siamo certi che i servizi di biglietteria potranno diventare autonomi anche sotto il profilo economico, come peraltro già lo dimostra la biglietteria di Gemona.
Siamo certi che con la realizzazione delle proposte di cui ai punti nn. 3 e 4, il fatturato delle due biglietterie aumenterebbe in maniera significativa, in quanto i punti vendita sarebbero messi nella condizione di attrarre tutta quella Clientela del Territorio che oggi è costretta per motivi contingenti a recarsi altrove.
Certi che il nostro invito venga da Voi accolto e che si provveda da subito ad attivarsi per salvare le nostre biglietterie, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più distinti saluti.
Comitato Pendolari Alto Friuli