Con grande soddisfazione apprendiamo dalla stampa che la Regione - dopo i noti tagli ai collegamenti intenazionali del Venezia-Vienna, decisi dalla Divisione Passeggeri di Trenitalia -, ha deciso di investire 1 milione di euro per ripristinare i collegamenti ferroviari con la vicina Austria.
Il nuovo servizio prevederà collegamenti diretti tra Udine e Villach e Udine e Klagenfurt, ancora da stabile il numero delle corse.
A renderlo noto è l'Assessore Regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, il quale ha comunicato che le risorse verranno attinte da uno specifico programma comunitario, prendendo l'esempio di quanto già sta avvenendo in Provincia di Bolzano per quanto concerne le linee interne della Val Venosta e i collegamenti internazionali con Innsbruck e Lienz.
A renderlo noto è l'Assessore Regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, il quale ha comunicato che le risorse verranno attinte da uno specifico programma comunitario, prendendo l'esempio di quanto già sta avvenendo in Provincia di Bolzano per quanto concerne le linee interne della Val Venosta e i collegamenti internazionali con Innsbruck e Lienz.
Comprensibilmente soddisfatto il Sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, il quale ha rimarcato "come questo progetto consentirà di garantire una continuità del servizio offerto dalla biglietteria della Stazione di Tarvisio Boscoverde", la quale era a rischio di chiusura vista la marginalità dei collegamenti presenti (8 treni al giorno).
Non possiamo che essere soddisfatti di questa notizia, anche se non è tutto oro ciò che luccica ...
E' bene infatti non illudere l'Utenza, in quanto questo servizio permetterà i soli collegamenti tra il nodo di Udine e quello di Villach/Klagenfurt, e quindi non sostituirà il soppresso servizio internazionale a lunga percorrenza del Venezia-Vienna.
E' bene precisare che il trasporto ferroviario regionale rientra nella competenza della Divisione Trasporto Regionale di Trenitalia (la quale gestisce i treni regionali ed interregionali) e si distingue da quello a lunga percorrenza, di competenza invece della Divisione Passeggeri Trenitalia (Alta Velocità, Eurostar, Intercity, Euronight).
La differenza è facile da intuire, il primo è un servizio destinato ai Pendolari, ed è sovvenzionato dalla Regione, mentre il secondo, segue ottiche commerciali, secondo il rischio d'impresa, ed è interamente a carico di Trenitalia. In parole povere il servizio regionale è un servizio di serie b rispetto al più veloce servizio a lunga percorrenza della Divisione Passeggeri Trenitalia.
In un momento in cui la stretegia di Trenitalia è di Rfi è chiarissima: tagliare tutte le rotte meno remunerative e razionalizzare i costi di gestione, la notizia dei nuovi collegamenti con la Carinzia giunge come un vero e proprio miracolo !
Tuttavia le grandi rotte europee resteranno ancora una chimera, considerato che Vienna non sarà raggiungibile direttamente, ma solo da Villach. Alla faccia della tanto reclamizzata TAV e del Corridoio 5.
L'isolamento dell'Alto Friuli insomma proseguirà, considerato che l'utente sarà costretto a raggiungere Villach, per cambiare e proseguire poi verso Vienna o Monaco; un copione già visto sulle rotte nazionali. Oggi se qualcuno intende raggiungere Roma, Firenze o Milano è costretto a raggiungere la stazione di Mestre con un "comodo" treno regionale e successivamente cambiare e salire sui favolosi Frecciarossa.
Alcuni quesiti e dubbi tuttavia sorgono spontanei:
1).- Perché solo ora la Regione si è attivata e non prima ? Perché queste risorse non sono state utilizzate prima per salvare l'unico collegamento internazionale (il Venezia-Vienna) presente in Alto Friuli, così come si è fatto per il salvataggio dei collegamenti Udine-Milano e Trieste-Roma ?
2).- Che tipo di treni verranno utilizzati per questi nuovi collegamenti ? Verranno acqusitati nuovi elettrotreni bicorrenti per consentire le relazioni con l’Austria, visto che siamo dinanzi a due reti elettriche differenti per voltaggio (15000 Volt in corrente alternata in Austria, 3000 Volt in corrente continua in Italia) ?
3).- Perché si continua a privilegiare, con interventi spot una Stazione (Tarvisio) e non si svilppano invece piani organici, volti allo sviluppo dell'intero territorio e dell'intera linea Pontebbana ?
Sono noti a tutti gli ingenti costi sostenuti per la costruzione della nuova linea Pontebbana e soprattutto per la Stazione di Tarvisio Boscoverde (costata circa 80 miliardi di lire), la quale è stata inaugurata nel novembre 2000 ... e oggi ridotta a una cattedrale nel deserto.
Si rileva inoltre, che la stazione di Tarvisio Boscoverde, dai dati raccolti nell'ultimo sondaggio del Comitato (novembre 2009), ha un'incidenza di soli 29/30 viaggiatori al giorno (pari a circa 5,87% dei viaggiatori lungo la tratta), contro i 250 di Gemona (42,91%), i 76 di Carnia- Venzone (15,38%) e gli oltre 120 di Artegna - Tarcento (24,09%).
Tarvisio è oggi collegata da soli 8 treni al giorno (4 collegamenti per Udine e 4 di ritorno): nonostante la margnalità dei servizi, la stazione è l'unica, lungo la tratta, ancora servita da una biglietteria con operatore.
Ultmamente si è appreso che tutti gli introiti derivanti dalle biglietterie self service presenti lungo la tratta Udine-Tarvsio, vengono girati alla biglietteria di Tarvisio, la quale visto il modesto traffico ferroviario e la ridotta utenza, non riuscirebbe altrimenti a garantire la copertura dei costi di gestione.
In questo contesto altri territori, in particolare Gemona, e l'intera zona Sud della linea Udine-Tarvisio, - ove si registra il maggior afflusso dell'utenza -, non dispongono dei servizi minimi basilari: ovvero una biglietteria con operatore e dove ancor peggio l'utente risulta penalizzato dall'applicazione dell'iniqua tariffa integrata Saf, costringendolo al pagamento di un sovraprezzo non dovuto !
Sarà forse che certi territori godono della"protezione" politica di alcuni esponenti regionali, ovvero di certe "amicizie" ? ... a pensar male, come dice il vecchio saggio italiano, si fa peccato, ma molto spesso ci si azzeccca !
Nell'accogliere con favore la notizia di questi nuovi collegamenti con la Carizia, ribadiamo la necessità di proseguire l'attuazione di un piano organico, finalizzato allo sviluppo sostenibile dell'intero territorio dell'Alto Friuli e n particolare alla risoluzione delle criticità note, non più procrastinabili. In quest'ottica di lavoro ci impegneremo, continuando a confrontarci, anche in maniera critica, con le Autorità competenti, rappresentando le esigenze dell'Utenza dell'intera linea Pontebbana.
1 commento:
Se la Regione ha trovato un milione di euro per questi nuovi collegamenti, mi domando perchè non riesce a trovare anche le risorse economiche (assolutamente irrisorie al confronto) necessarie per riaprire la biglietteria di Gemona?
Il servizio potrebbe risultare autosufficiente visto l'ampio bacino d'utenza e magari aumentare anche gli introiti, se il servizio venisse amplato ed integrato con la vendita dei biglietti Saf, considerato che l'Autostazione è posta a poche decine di metri.
Non servono dei geni per capire queste cose elementari ... anche se a Trieste forse di geni non se ne vedono !
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