14 Gennaio 2010, (ACON) Trieste - Il consigliere regionale Piero Colussi (Cittadini) ha presentato un'interpellanza alla Giunta affinché intervenga nei confronti del Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo a seguito della richiesta dell'Associazione Ferrovia turistico museale Carnia-Tolmezzo.
Si fa un gran parlare di promozione della cultura ferroviaria, ma nonostante una legge regionale approvata pochi mesi fa si fa fatica a trovare la necessaria sensibilità per attivare il recupero di alcuni tracciati ferroviari, allo scopo di sfruttarli e potenziarli, attraverso la realizzazione di progetti volti all'utilizzo del treno in chiave turistica mediante treni storici, treni turistici, treni per cicloamatori, legando così queste opportunità di viaggio a possibili percorsi culturali.
Nasce proprio dalla volontà di trasformare la tratta ferroviaria Carnia-Tolmezzo in un percorso di valorizzazione turistica della zona l'interpellanza di Colussi, che ricorda come quest'anno ricorra il centesimo anniversario dell'inaugurazione del collegamento ferroviario Carnia-Tolmezzo-Villa Santina per il trasporto di persone e merci nell'ambito di un progetto - mai realizzato - che prevedeva il collegamento diretto da Trieste a Monaco di Baviera, passando per Carnia, Tolmezzo, Dobbiaco e il valico del Brennero.
Il collegamento venne attivato su esplicita richiesta dell'Associazione industriali di Udine e delle forze sindacali a uso specialmente delle aziende operanti nella zona industriale del medio Tagliamento. Si tratta di una ferrovia a scartamento ordinario, con significative opere d'arte (ponti, viadotti e gallerie di pregio), che attraversa una zona interessante anche dal punto di vista turistico e paesaggistico. Dopo alcuni anni di attività, però, sono ora venute meno le condizioni economiche per il mantenimento del servizio merci a causa dello scarso movimento annuo.
Recentemente è intervenuta però una novità che potrebbe dare nuovo slancio alla tratta. "Infatti - ha spiegato Colussi - l'associazione Ferrovia turistico museale Carnia-Tolmezzo che è già in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, di esperienze similari e di materiale rotabile (locomotive e carrozze) di valenza storica e funzionanti, ha chiesto il riutilizzo di questa tratta a uso turistico e museale, mantenendo nel contempo l'eventuale percorribilità della struttura d'intesa e unitamente al ministero dei Trasporti.
Alla luce di ciò, Colussi chiede alla Giunta di intervenire nei confronti del Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo che, pur in presenza di una evidente utilità pubblica, non ha dimostrato a tutt'oggi alcun interesse per l'iniziativa (che riscuote il consenso di tutto l'ambiente tolmezzino e la pubblica opinione per le ovvie, positive ricadute economiche) e vuol sapere se è in grado di smentire l'esistenza di una non dichiarata volontà del Consorzio stesso di procedere allo smantellamento del l'impianto, realizzato con tanta lungimiranza e con fondi interamente regionali, per realizzare sui rilevati altre opere che potrebbero essere realizzate o a lato o altrove.
Si fa un gran parlare di promozione della cultura ferroviaria, ma nonostante una legge regionale approvata pochi mesi fa si fa fatica a trovare la necessaria sensibilità per attivare il recupero di alcuni tracciati ferroviari, allo scopo di sfruttarli e potenziarli, attraverso la realizzazione di progetti volti all'utilizzo del treno in chiave turistica mediante treni storici, treni turistici, treni per cicloamatori, legando così queste opportunità di viaggio a possibili percorsi culturali.
Nasce proprio dalla volontà di trasformare la tratta ferroviaria Carnia-Tolmezzo in un percorso di valorizzazione turistica della zona l'interpellanza di Colussi, che ricorda come quest'anno ricorra il centesimo anniversario dell'inaugurazione del collegamento ferroviario Carnia-Tolmezzo-Villa Santina per il trasporto di persone e merci nell'ambito di un progetto - mai realizzato - che prevedeva il collegamento diretto da Trieste a Monaco di Baviera, passando per Carnia, Tolmezzo, Dobbiaco e il valico del Brennero.
Il collegamento venne attivato su esplicita richiesta dell'Associazione industriali di Udine e delle forze sindacali a uso specialmente delle aziende operanti nella zona industriale del medio Tagliamento. Si tratta di una ferrovia a scartamento ordinario, con significative opere d'arte (ponti, viadotti e gallerie di pregio), che attraversa una zona interessante anche dal punto di vista turistico e paesaggistico. Dopo alcuni anni di attività, però, sono ora venute meno le condizioni economiche per il mantenimento del servizio merci a causa dello scarso movimento annuo.
Recentemente è intervenuta però una novità che potrebbe dare nuovo slancio alla tratta. "Infatti - ha spiegato Colussi - l'associazione Ferrovia turistico museale Carnia-Tolmezzo che è già in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, di esperienze similari e di materiale rotabile (locomotive e carrozze) di valenza storica e funzionanti, ha chiesto il riutilizzo di questa tratta a uso turistico e museale, mantenendo nel contempo l'eventuale percorribilità della struttura d'intesa e unitamente al ministero dei Trasporti.
Alla luce di ciò, Colussi chiede alla Giunta di intervenire nei confronti del Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo che, pur in presenza di una evidente utilità pubblica, non ha dimostrato a tutt'oggi alcun interesse per l'iniziativa (che riscuote il consenso di tutto l'ambiente tolmezzino e la pubblica opinione per le ovvie, positive ricadute economiche) e vuol sapere se è in grado di smentire l'esistenza di una non dichiarata volontà del Consorzio stesso di procedere allo smantellamento del l'impianto, realizzato con tanta lungimiranza e con fondi interamente regionali, per realizzare sui rilevati altre opere che potrebbero essere realizzate o a lato o altrove.
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