Il Comitato Pendolari Gemona - Udine, a seguito della riunione del 30.06.2009, comunica che il 24 giugno scorso si è conclusa la petizione popolare promossa per richiedere alla Direzione di Trenitalia Spa e alla Regione la riapertura del servizio di biglietteria della Stazione di Gemona, nonché l'abolizione dell'obbligatorietà della tariffa integrata Saf, oltre al miglioramento degli standard qualitativi dei servizi lungo la linea ferroviaria Udine - Tarvisio.
A tal fine si rende noto che la campagna si è conclusa con la raccolta di ben 2.016 sottoscrizioni, effettuata nell'ultimo mese a bordo treno, in Stazione e presso vari esercizi commerciali di Gemona, Bordano, Venzone, Artegna e Tarcento.
Il risultato ottenuto va oltre ogni più rosea aspettativa: con grande soddisfazione si è constatato il grande interesse riscontrato nell'utenza e nella cittadinanza verso le problematiche dei pendolari e più in generale verso il servizio passeggeri della linea Udine – Tarvisio
Il Comitato Pendolari, avendo come obiettivo il miglioramento del servizio sulla linea Pontebbana, intende farsi portatore delle problematiche dell'utenza dinanzi a Trenitalia spa e alle Amministrazioni Competenti, rappresentando le istanze degli utenti - viaggiatori, pendolari e non, proponendo l’accoglimento delle ragioni dell’utenza dell'intera linea da Tarvsio a Udine.
Si ribadisce che le decisioni - unilaterali e senza preavviso - attuate da Trenitalia spa, e di fatto avvallate dalla Regione, relative alla chiusura del servizio di biglietteria di Gemona, nonché alla sospensione provvisoria del servizio ferroviario passeggeri lungo la tratta Gemona – Sacile, costituiscono l'ennesima dimostrazione della politica attuata da Trenitalia, la quale opera secondo un'ottica di mero profitto, senza curarsi della qualità dei servizi offerti e delle necessità del territorio, creando di fatto una situazione di isolamento dell'intero Alto Friuli rispetto al resto della Regione.
La chiusura della biglietteria di Gemona, giustificata dalla scarsa movimentazione passeggeri, rappresenta l'esempio tipico dell' inadeguatezza di questa politica, basata unicamente sui tagli e non sugli investimenti in un'ottica di sviluppo, causando di fatto un forte disincentivo all’utilizzo del servizio ferroviario a vantaggio del trasporto “su gomma”.
Trenitalia, nonostante l'allocazione strategica della linea Pontebbana, la quale funge da cerniera di collegamento con la vicina Austria - sta attuando in Alto Friuli una vera e propria politica di smantellamento del servizio ferroviario, iniziata con la soppressione delle fermate dei treni internazionali, proseguita poi con la chiusura della biglietteria di Gemona; ora si prospetta anche la soppressione graduale di altri servizi, tra cui quella del dirigente di movimento, che si vuole sostituire con il servizio di telecontrollo di Mestre.
La soppressione del predetto servizio di biglietteria risulta un atto penalizzante, non solo per Gemona ma per tutto il gemonese, verificato il vasto bacino d'utenza interessato e tenuto conto che l'attuale biglietteria self service risulta inadeguata e limitata rispetto alle necessità dell'utenza, che ora si vede costretta a recarsi ad Udine o a Tarvisio per richiedere il medesimo servizio.
Il Comitato convocherà un incontro pubblico con la Direzione Regionale Trenitalia, l'Assessore Regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi e con tutti i Sindaci dei Comuni attraversati dalla linea Udine – Tarvisio, al fine di costituire un tavolo di lavoro permanente per discutere e ricercare in comune le adeguate soluzioni alle problematiche esistenti, nonché chiedere con forza un impegno finanziario volto al potenziamento del servizio passeggeri mediante investimenti mirati.
In tale sede i rappresentanti del Comitato consegneranno all'Assessore Riccardi e alla Direzione Regionale di Trenitalia la petizione popolare con le 2.016 firme raccolte, rivendicando quel ruolo di partecipazione nella verifica del servizio quotidiano, il quale trova la sua fonte nello stesso contratto di servizio sottoscritto l’8 maggio scorso tra Trenitalia e la Regione.
Il Comitato si appella inoltre a tutti i Sindaci dei Comuni interessati, in un'ottica di fattiva collaborazione, affinché si impegnino ad adottare una linea politica comune volta al rilancio dell’intera linea Pontebbana, mediante il progetto di una metropolitana leggera volta a permettere un rapido collegamento tra le varie località, favorendo un sistema di trasporto pubblico a basso impatto ambientale.
La riunione si è conclusa con l’elezione di Giorgio Picco, quale nuovo portavoce del Comitato, il quale succede ad Andrea Palese.
Il Comitato ringrazia il dott. Andrea Palese per tutta l’attività svolta e per l'impegno profuso in questi anni, augurandogli un buon lavoro in ordine all'importante incarico istituzionale che è stato recentemente chiamato a svolgere.
Il nuovo portavoce sarà affiancato da uno Staff di Segreteria composto rispettivamente da Giusy Gubiani, Michele Londero, Giulia Mardero e Vanessa Lepore.
A tal fine si rende noto che la campagna si è conclusa con la raccolta di ben 2.016 sottoscrizioni, effettuata nell'ultimo mese a bordo treno, in Stazione e presso vari esercizi commerciali di Gemona, Bordano, Venzone, Artegna e Tarcento.
Il risultato ottenuto va oltre ogni più rosea aspettativa: con grande soddisfazione si è constatato il grande interesse riscontrato nell'utenza e nella cittadinanza verso le problematiche dei pendolari e più in generale verso il servizio passeggeri della linea Udine – Tarvisio
Il Comitato Pendolari, avendo come obiettivo il miglioramento del servizio sulla linea Pontebbana, intende farsi portatore delle problematiche dell'utenza dinanzi a Trenitalia spa e alle Amministrazioni Competenti, rappresentando le istanze degli utenti - viaggiatori, pendolari e non, proponendo l’accoglimento delle ragioni dell’utenza dell'intera linea da Tarvsio a Udine.
Si ribadisce che le decisioni - unilaterali e senza preavviso - attuate da Trenitalia spa, e di fatto avvallate dalla Regione, relative alla chiusura del servizio di biglietteria di Gemona, nonché alla sospensione provvisoria del servizio ferroviario passeggeri lungo la tratta Gemona – Sacile, costituiscono l'ennesima dimostrazione della politica attuata da Trenitalia, la quale opera secondo un'ottica di mero profitto, senza curarsi della qualità dei servizi offerti e delle necessità del territorio, creando di fatto una situazione di isolamento dell'intero Alto Friuli rispetto al resto della Regione.
La chiusura della biglietteria di Gemona, giustificata dalla scarsa movimentazione passeggeri, rappresenta l'esempio tipico dell' inadeguatezza di questa politica, basata unicamente sui tagli e non sugli investimenti in un'ottica di sviluppo, causando di fatto un forte disincentivo all’utilizzo del servizio ferroviario a vantaggio del trasporto “su gomma”.
Trenitalia, nonostante l'allocazione strategica della linea Pontebbana, la quale funge da cerniera di collegamento con la vicina Austria - sta attuando in Alto Friuli una vera e propria politica di smantellamento del servizio ferroviario, iniziata con la soppressione delle fermate dei treni internazionali, proseguita poi con la chiusura della biglietteria di Gemona; ora si prospetta anche la soppressione graduale di altri servizi, tra cui quella del dirigente di movimento, che si vuole sostituire con il servizio di telecontrollo di Mestre.
La soppressione del predetto servizio di biglietteria risulta un atto penalizzante, non solo per Gemona ma per tutto il gemonese, verificato il vasto bacino d'utenza interessato e tenuto conto che l'attuale biglietteria self service risulta inadeguata e limitata rispetto alle necessità dell'utenza, che ora si vede costretta a recarsi ad Udine o a Tarvisio per richiedere il medesimo servizio.
Il Comitato convocherà un incontro pubblico con la Direzione Regionale Trenitalia, l'Assessore Regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi e con tutti i Sindaci dei Comuni attraversati dalla linea Udine – Tarvisio, al fine di costituire un tavolo di lavoro permanente per discutere e ricercare in comune le adeguate soluzioni alle problematiche esistenti, nonché chiedere con forza un impegno finanziario volto al potenziamento del servizio passeggeri mediante investimenti mirati.
In tale sede i rappresentanti del Comitato consegneranno all'Assessore Riccardi e alla Direzione Regionale di Trenitalia la petizione popolare con le 2.016 firme raccolte, rivendicando quel ruolo di partecipazione nella verifica del servizio quotidiano, il quale trova la sua fonte nello stesso contratto di servizio sottoscritto l’8 maggio scorso tra Trenitalia e la Regione.
Il Comitato si appella inoltre a tutti i Sindaci dei Comuni interessati, in un'ottica di fattiva collaborazione, affinché si impegnino ad adottare una linea politica comune volta al rilancio dell’intera linea Pontebbana, mediante il progetto di una metropolitana leggera volta a permettere un rapido collegamento tra le varie località, favorendo un sistema di trasporto pubblico a basso impatto ambientale.
La riunione si è conclusa con l’elezione di Giorgio Picco, quale nuovo portavoce del Comitato, il quale succede ad Andrea Palese.
Il Comitato ringrazia il dott. Andrea Palese per tutta l’attività svolta e per l'impegno profuso in questi anni, augurandogli un buon lavoro in ordine all'importante incarico istituzionale che è stato recentemente chiamato a svolgere.
Il nuovo portavoce sarà affiancato da uno Staff di Segreteria composto rispettivamente da Giusy Gubiani, Michele Londero, Giulia Mardero e Vanessa Lepore.
1 commento:
OLTRE DUEMILA FIRME PER LA BIGLIETTERIA (Articolo di Maura delle Case - Messaggero Veneto del 17 luglio 2009).
Un mese fa erano poco più di novecento le firme raccolte dal Comitato pendolari Gemona-Udine per sostenere richieste che vanno dalla riapertura della biglietteria ferroviaria della città pedemontana all’abolizione della tariffa integrata Saf. Oggi le sottoscrizioni sono più che raddoppiate, garantendo alla petizione popolare promossa dal Comitato ben 2 mila 16 sostenitori. La lotta per un servizio ferroviario migliore, dunque, continua. E a Gemona gli animatori del sodalizio, che all’inizio dell’avventura certo non si aspettavano tanto seguito, interesse e sostegno da parte della gente, ora intendono giocarsela fino in fondo presentando sia a Trenitalia che alle amministrazioni competenti le istanze degli utenti. «Nonostante l’allocazione strategica della linea Pontebbana – dichiarano dal Comitato -, Trenitalia sta attuando in Friuli una vera e propria politica di smantellamento del servizio ferroviario. Ha iniziato con la soppressione delle fermate dei treni internazionali, proseguito con la chiusura della biglietteria di Gemona e ora pare voglia sopprimere anche il dirigente di movimento sostituendolo con il servizio di telecontrollo di Mestre». Per affrontare la complessa situazione il comitato annuncia di voler realizzare entro la fine dell’estate un incontro pubblico al quale saranno invitate tutte le parti in causa, vale a dire Trenitalia, l’assessore regionale Riccardo Riccardi, nonché i 22 sindaci dei comuni attraversati dalla linea Udine-Tarvisio.Occasione utile, tra l’altro, proprio a consegnare la petizione corredata dalle oltre duemila firme raccolte direttamente nelle mani dell’assessore Riccardi. «Quanto ai sindaci – spiegano dal comitato – facciamo loro appello affinché si impegnino ad adottare un linea politica comune, volta al rilancio dell’intera Pontebbana mediante un progetto di metropolitana leggera che consenta di collegare rapidamente e a basso impatto ambientale le varie località». A proporlo è come detto il Comitato pendolari, che almeno all’interno dell’amministrazione comunale di Gemona trova vasta eco considerato che l’ex portavoce del sodalizio, Andrea Palese, oggi siede in maggioranza ed è (non a caso) delegato ai trasporti. Alla guida del Comitato è invece subentrato Giorgio Picco che sarà affiancato da uno staff di segreteria composto da Giusy Gubiani, Michele Londero, Giulia Mardero e Vanessa Lepore.
Posta un commento