In attesa del maxi incontro pubblico previsto per la fine dell’estate, già questo martedì nella sede della Comunità Montana del Gemonese 22 sindaci si riuniranno, invitati dal presidente della Comunità, Ivo Del Negro, per mettere i ferri in acqua relativamente alle problematiche del servizio passeggeri lungo le linee ferroviarie Udine-Tarvisio e Gemona-Sacile. «Questo incontro – fa sapere Andrea Palese, consigliere comunale delegato alle politiche e iniziative dei trasporti – ha lo scopo di esaminare congiuntamente le problematiche inerenti il servizio ferroviario lungo le due linee con particolare riferimento alle criticità relative ai servizi di biglietteria lungo le intere tratte nonché l’obbligatorietà della tariffazione integrata Trenitalia-Saf». All’incontro sono stati invitati i 16 primi cittadini di Artegna, Bordano, Chiusaforte, Dogna, Forgaria, Gemona, Malborghetto, Moggio Udinese, Montenars, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio, Trasaghis e Venzone, nonché 8 sindaci di altrettanti comuni interessati dal servizio ovvero Buja, Magnano in Riviera, Osoppo, Reana del Rojale, Tarcento, Tolmezzo, Tricesimo e Udine. Insomma, si fa sul serio: «La riunione – dichiara Palese – servirà a gettare le basi per la costituzione di un tavolo di lavoro tra enti competenti in un’ottica di riqualificazione del servizio su entrambe le tratte». A chiederlo forte e chiaro, stavolta, non è più un gruppo sparuto di fruitori del servizio ferroviario, ma ben duemila e più pendolari (Articolo di Maura Delle Case - Messaggero Veneto del 17 luglio 2009)
1 commento:
(Articolo Messaggero Veneto del 22.07.2009 di maura delle Case).
GLI AMMINISTRATORI SCENDONO IN CAMPO PER CHIEDERE A TRENITALIA E ALLA REGIONE TRASPORTI PIU' ADEGUATI: Tariffe più care per i pendolari, Collinare e Alto Friuli sono penalizzati dal servizio integrato treno-corriera.
I Sindaci del Collinare e dell'Alto Friuli scendono in campo per spingere Trenitalia a prendere in considerazione le richieste avanzate dal Comitato Pendolari Gemona - Udine e da ieri condivise anche da molti Primi Cittadini. Sindaci che, per condurre un'azione incisiva e coordiata nei confronti di Trenitala e della Regione, si sono costituiti a loro volta in un mini Comitato coordinato da Ivo del Negro, Presidente della Comunità Montana del Gemonese, Va Canale e Canale del Ferro che dichiara: "se c'è ne fosse bisogno siamo anche pronti a manifestare in piazza pur di difendere un servizio fondamentale per una zona montana come la nostra". Riapertura della biglietteria ferroviaria di Gemona, abolizione della tariffa integrata Saf-Trenitalia, inversione di tendenza rispetto al progressivo taglio dei servizi e alla sostituzione del servzio su ferro con autocorse. E ancora, implementazione delle biglietterie self-service di nuova generazione in servizio presso tutte le stazioni della tratta, riattivazione di un servizio internazionale con fermata a Gemona e Tarvisio, potenziamento del servizio nella fascia serale e durantre le giornate festive.
Ecco quanto chiedono i Sindaci e gli Amministratori dei Comuni di Chiusaforte, Trasaghis, Forgaria, Artegna, Bordano, Montenars, Pontebba, Dogna, Osoppo, Malborghetto e Gemona, che ieri mattina si sono incontrati nella sede gemonese della Comunità Montana per un prmo incontro preliminare, facendo eco agli animatori del Comitato Pendolari sono con noi anche i Primi Cittadini di Tolmezzo e Udine ha detto Del Negro, "non hanno potuto esserci per impegni istituzionali, ma Honsell ci ha chiesto di tenerlo informato sull'evolversi della situazione, Zearo ha chiamato dicendosi al nostro fianco". Ieri mattina si è dunque convenuto sull'opportunità di costituire un Comitato Ristretto composto dai Sindaci di Pontebba, Forgaria, Artegna e Gemona, con il coordinamento di Del Negro, che prenderà in mano la situazione e da subito chiederà un incontro alla Regione e a Trenitalia. Il contratto di servizio firmato quest'anno è innovativo ha detto Andrea Palese, Consigliere Comunale di Gemona delegato ai Trasporti, già portavoce del Comitato Pendolari. Ci sono grandi problemi di accesso ai titoli di viaggio, senza parlare dell'integrazione Saf che in tutta la Regione vige solo lungo la nostra tratta e significa, per un pendolare che fa l'abbonamento, 8,80 euro al mese in più, 105 euro in un anno. In tempi di crisi non ci pare proprio il caso di chiudere un occhio. Dobbiamo farci sentire con Riccardi perchè le tariffe siano uguali per tutti, perché siano verificate e garantite le coincidenze perché dalle 8 di sera in poi l'Alto Friuli non sia più isolato.
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