Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 6 ottobre 2020

Il ciclotreno IVD17 degli studenti di Sacile protagonista lungo i binari della Asti-Casale Monferrato

Ancora protagonista il il ciclotreno – prototipo IDV17 - progettato e realizzato dagli studenti dell’Ipsia Della Valentina di Sacile
Il prototipo nato da un’idea del prof. Roberto Zamparini nell’ambito di un progetto didattico, ha fatto il suo debutto il 1 aprile 2017 lungo i binari della Pedemontana. 
Come si ricorderà il ciclotreno è stato il primo veicolo a sferragliare nuovamente lungo i binari della Pedemontana nel corso della X° edizione nazionale delle Ferrovie non dimenticate. Una festa che ha di fatto inaugurato il nuovo corso della ferrovia Sacile-Gemona, poi riaperta all’esercizio fs il 10.12.2017.
Il ciclotreno friulano ha però portato fortuna anche agli amici carinziani del Verein Gailtalbahn, visto che nel settembre 2017, IDV17 è espatriato fino a Mauthern, tenendo a battesimo il progetto turistico delle drasine lungo la ferrovia della Gail. 
Recentemente grazie alla disponibilità dell’Ipsia Della Valentina il mezzo è stato trasferito in Piemonte, dove vari appassionati e associazioni hanno avviato un interessante progetto turistico denominato Rail Bike Italy
Grazie ad alcuni contatti tra il nostro referente Andrea Palese, il prof Roberto Zamparini, l’imprenditore alessandrino Augusto Gemma e il consigliere comunale di Casale Monferrato, Alessandro Abbate, il sogno di rivedere nuovamente un mezzo sferragliare i binari arrugginiti della Asti-Casale-Mortara è diventato realtà.
Domenica 4 ottobre, a Ponzano Monferrato, frazione Salabue, ha infatti avuto luogo la giornata di prova del ciclotreno, progetto promosso con determinazione da Augusto Gemma e supportato all'Associazione Nuove Frontiere. 
Gli Amici piemontesi grazie alla collaborazione di RFI che ha concesso loro in comodato d’uso circa un km della ferrovia Asti-Casale Monferrato (dal km 46,000 al km 47,300) hanno così organizzato una giornata dedicata al progetto del “ciclotreno” e illustrato altre iniziative future volte a valorizzare il Monferrato. 
L’iniziativa, organizzata grazie alla determinazione dell'amico Augusto Gemma ha avuto molto successo e ha visto la presenza di numerosi Sindaci e amministratori locali, nonché di esponenti del mondo dell’imprenditoria, giornalisti, fotografi e appassionati ferroviari. 
L’evento è stato organizzato soprattutto grazie al lavoro dei volontari ai quali va il nostro plauso visto che grazie alla loro opera è stato reso nuovamente percorribile il tratto di ferrata di Ponzano, completamente ripulito dalla folta vegetazione e dai rovi che si erano impossessati dei binari dopo oltre 10 anni di inutilizzo. 
Ferrovia Asti-Casale-Mortara
: il 6 settembre 2010 infatti, il servizio fs venne sospeso tra Asti e Mortara a causa di cedimenti strutturali della galleria presso Ozzano Monferrato. 
Dopo quasi 8 anni di silenzio , il 10 gennaio 2018 è stato firmato un protocollo tra Regione Piemonte, Province di Alessandria, Vercelli e Pavia, Comuni di Mortara, Candia Lomellina e Casale Monferrato e l’Agenzia per la Mobilità Piemontese volto a riattivare il tratto Casale-Mortara. 
La riapertura fissata inizialmente per il 12 dicembre 2018 è stata rinviata in attesa che il gestore Trenord ottenga le prescritte certificazioni da parte dell'ANSF. Nel mentre RFI ha realizzato investimenti per oltre otto milioni di euro: è stato installato il Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT) e realizzati interventi di upgrade tecnologico agli impianti di segnalamento ferroviario e al sistema di distanziamento automatico dei treni e di manutenzione straordinaria ai binari, agli scambi e ai 25 passaggi a livello della linea. 
L’11 novembre 2018 in occasione della fiera del tartufo di Canelli, grazie alla Fondazione FS, è stata invece riaperta a fini turistici la tratta tra Asti-Castagnole delle Lanze con proseguimento fino a Nizza Monferrato. 
E’ evidente che la strada è ancora lunga per giungere ad una riapertura dell’intera linea che necessità di significativi investimenti (tra Asti e Casale Monferrato), tuttavia siamo certi che iniziative come quella del ciclotreno siano utili per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto la politica per favorire il recupero di queste ferrovie abbandonate soprattutto in prospettiva turistica.
Il treno rappresenta senza dubbio una grande opportunità di sviluppo per il territorio del Monferrato, i cui splendidi paesaggi sono stati riconosciuti patrimonio universale dell’UNESCO. 
Un grande in bocca al lupo agli Amici piemontesi, auspicando che l’esempio della nostra Sacile Gemona (progetto in fase di attuazione) possa essere replicato anche da loro con successo.

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