Siamo particolarmente amareggiati per quanto successo in data 5.11.2009 sul treno regionale n. 2862, ove una nostra collaboratrice è stata vittima di un grave sopruso posto in essere dall'addetto di controlleria Trenitalia.
La nostra collaboratrice, durante lo svolgimento del sondaggio informativo, organizzato dal Comitato, è stata bloccata dal capotreno ed è stata accusata "di svolgere un sondaggio non autorizzato dall'Azienza, nonché di disturbare i viaggiatori".
L'addetto di controlleria, sentito il proprio responsabile, ha peraltro richiesto l'intervento degli Agenti della Polfer, nonché la consegna di tutti i questionari, minacciando altrimenti di non far ripartire il treno.
Solo l''interento della Polfer ha permesso di risolvere la questione, alla quale hanno peraltro assistito numerosi testimoni presenti sul treno.
Il sondaggio, come ampiamente pubblicizzato sulla stampa locale e tramite il nostro portale internet, è finalizzato ad acquisire dati e informazioni utili per il migliormaneto del servizio ferroviario, nell'ottica partecipativa della valutazione del servizio così come prevista dall'Art. 15 comma 7 del Contratto di Servizio stipulato tra la Regione e Trenitalia Spa.
L'attività in questione non risulta contraria alla Legge e rientra nel monitoraggio dei dati richiesto ai Comitati Pendolari durante l'ultima riunione del 9 settembre scorso dalla stessa Trenitalia e dalla Regione; i dati statistici raccolti verranno elaborati e trasmessi alle Autorità Competenti affinché possano valutare le necessità dell'Utenza e quali soluzioni adottare per un tangibile miglioramento delle condizioni di viaggio.
Il Comitato condanna in maniera ferma e decisa l'attegiamento tenuto dall'addetto di controlleria Trenitalia, il quale senza alcuna ragione legittima ha posto in essere una condotta del tutto arbitraria e vessatoria nei confronti della nostra collaboratrice.
Nell'esprimere tutta la nostra solidairetà alla nostra collega, che con passione e diligenza presta volontariamente la prorpria attività, non possiamo altro che augurarci che simili episodi non si verifichino più a bordo dei treni.
Il Comitato non tollererà pertanto ulteriori azioni arbitrarie, a tal fine è stata inviata una formale lettera in data 06.11.2009 alla Direzione Regionale Trenitalia e all'Assessore Riccardi, affinchè gli Organi Competenti assumano le determinazioni del caso di specie, riservandoci di agire a tutela degli interessi e dei diritti dell'Utenza e dei nostri Associati in qualsiasi sede, compresa quella giudiziaria.
Si comunica che il sondaggio proseguirà nei prossimi giorni; sino ad oggi sono stati raccolti a bordo treno oltre 250 questionari informativi: nessuno dei viaggiatori si è lamentato o ha denunciato il disturbo per tale attività considerato, anzi che l'Utenza si è sempre dimostrata partecipe dell'iniziativa e fattivamente collaborativa.
Comitato Pendolari Gemona - Udine
1 commento:
Ho appreso con amarezza e stupore il grave fatto verificatosi nei giorni scorsi a bordo di un treno lungo la tratta Udine – Gemona.
Nel manifestare tutta la mia solidarietà al Comitato e alla persona interessata, vittima del sopruso in questione, condanno in maniera decisa l'atteggiamentmento di Trenitalia e dell'addetto di controlleria.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti i membri del Comitato che con particolare senso di responsabilità si mettono ogni giorno al servizio dell'utenza per contribuire al migliormaneto del servizio ferroviario offerto.
Cordiali saluti.
Andrea Palese
Consigliere delegato alle politiche dei trasporti di Gemona
Capogruppo Gemon@ssieme
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