Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 28 agosto 2016

Tavolo di Lavoro dei Pendolari: la Regione lo riconvoca dopo 10 mesi !

E’ stato convocato per mercoledì 31 agosto 2016, alle ore 18.00, presso la sede della Regione in Via Sabbadini a Udine, il Tavolo di confronto tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Trenitalia e Comitati dei Pendolari.
L’ordine del giorno prevede la trattazione dei seguenti punti:
1) valutazione dell’andamento del servizio;
2) aggiornamento sulle attività in atto relative ai servizi TPL ferroviario nella nostra Regione;
3) varie ed eventuali.
La novità è che finalmente dopo 10 mesi viene riconvocato il Tavolo di Lavoro, l’ultimo incontro con Regione FVG e Trenitalia risale infatti al 14 ottobre 2015.
Nonostante i buoni risultati conseguiti da Trenitalia, con performance per puntualità e affidabilità che hanno portato il servizio regionale ai vertici delle classifiche nazionali, riteniamo che il Tavolo di Lavoro affinchè si voglia veramente promuovere una fattiva collaborazione tra Pendoalri, Gestore e Regione FVG, debba trovare una stabile “collocazione” e non una convocazione a spot.
Tanti sono infatti i temi sul piatto: dal futuro contrattuale del servizio regionale ferroviario, ad oggi non sappiamo se la Regione intenderà – come più volte anticipato dall’Assessore Santoro – andare a gara, ovvero procedere ad un affidamento diretto del servizio (così come stanno facendo la gran parte delle altre regioni), all’omologazione dei quattro nuovi ETR 564 Civity, treni politensione in grado di viaggiare sia in Italia che sulle reti austriche e slovene.
Non da ultimo resta da capire se ci saranno spazi per un miglioramento ulteriore dell’orario a dicembre e in particolare ad una progressiva riduzione dei tempi di percorrenza, viste le buone performance dei Civity e quale sarà la politica tariffaria 2017.
Temi importanti che sicuramente non possono essere analizzati seriamente in un unico incontro annuale, ma necessitano di una specifica trattazione.
E’ evidente che dal metodo di approcciare i problemi si capisce quale sia la sensibilità delle Istituzioni verso la materia.

mercoledì 24 agosto 2016

Gemona-Sacile, Italia Nostra chiede di inserirla nella Lista Rossa


Articolo di Giulia Sacchi, pubblicato dal Messaggero Veneto del 23 agosto 2016

Anche Italia Nostra scende in campo per chiedere riapertura e rilancio della ferrovia Sacile-Gemona.
L’associazione nazionale, che si occupa della tutela del patrimonio storico, artistico e naturale e da oltre 50 anni è presente con 200 sezioni in Italia, ha accolto la proposta del comitato pendolari Alto Friuli di fare il possibile per inserire la tratta chiusa da luglio 2012 nella cosiddetta lista rossa, ossia nell’elenco dei beni da salvare e valorizzare. Italia Nostra è nota per le sue campagne: tra le più famose, quella che riguarda appunto le ferrovie dimenticate.
Francesco Castellan, presidente regionale del sodalizio, Andrea Bertolini, referente per la provincia di Pordenone, e Gabriele Cragnolini, presidente della sezione di Udine, hanno accolto con interesse la proposta del comitato, da sempre in prima linea per chiedere la riapertura della linea.
I referenti di Italia Nostra evidenziano l’importanza di sostenere progetti volti alla mobilità dolce, salvaguardando il patrimonio ferroviario. «Abbiamo accolto con convinzione la proposta di Giorgio Picco e Andrea Palese del comitato Alto Friuli, volta a rilanciare sotto il profilo turistico la tratta Pedemontana, grazie soprattutto al progetto nazionale della fondazione Ferrovie dello Stato Binari senza tempo – hanno dichiarato i rappresentanti di Italia Nostra –. A tal fine è già stata predisposta una scheda per il censimento della ferrovia, che ora verrà sottoposta al direttivo regionale di Italia Nostra, per procedere poi all’eventuale inserimento della Gemona-Sacile all'interno della lista rossa».
«La lista rossa è una campagna di sensibilizzazione che, grazie alla raccolta di informazioni sui territori, si prefigge lo scopo di disegnare una mappa delle bellezze italiane da salvare – ha aggiunto Italia Nostra –. L’obiettivo è quello di procedere a una schedatura di rilevamento dei beni culturali a rischio per incuria, cattiva gestione, mancanza di fondi o perché in rovinoso abbandono oppure negativamente dimenticati».
Una lista, inaugurata nel 2011, che comprende siti archeologici, centri storici, borghi, castelli e monumenti. A breve, quindi, anche la Sacile-Gemona potrebbe essere inserita in quest’elenco di beni da difendere, nel quale figurano già la cinta fortificata di Palmanova e il Porto vecchio di Trieste.
Una campagna di sensibilizzazione che rappresenta un ulteriore grido d’allarme, anche nei confronti delle istituzioni, per la riattivazione della linea.

domenica 7 agosto 2016

Ferrovia Sacile - Gemona, la Regione tace: «Ultima occasione a rischio»

Articolo di Giulia Sacchi pubblicato sul Messaggero Veneto del 2 agosto 2016
Alla Regione è piaciuta l’idea di fare inserire la linea Sacile-Gemona nel novero delle tratte che possono essere istituite come ferrovie turistiche, per le quali esiste una proposta di legge, ma la commissione parlamentare che avrebbe dovuto svolgere un sopralluogo entro giugno sui binari non si è ancora vista.
Un’idea lanciata da Andrea Palese, consigliere comunale di Gemona e rappresentante del Comitato dei Pendolari Alto Friuli, che oggi, col Sindaco di Cavasso, Emanuele Zanon, denuncia «l’ennesima fase di stallo nel percorso di riattivazione della ferrovia chiusa dal 2012».
L’invito alla Regione di amministratori e pendolari è quello di non perdere tempo: sono passati sei mesi, da quando è stato annunciato che la riattivazione, almeno del tratto Pinzano-Gemona a scopo turistico con l’impiego di treni storici, potrebbe passare per il progetto nazionale Binari senza tempo, curato dalla Fondazione Ferrovie dello Stato, che ha riportato convogli a viaggiare su antiche linee. Si pensi alla siciliana Ferrovia dei templi, lungo la quale a marzo, dopo 38 anni di dismissione, è stato inaugurato il nuovo capolinea della stazione di Porto Empedocle succursale.
Proprio in Sicilia è stato annunciato l’interesse della Fondazione alla Sacile-Gemona: il direttore Luigi Francesco Cantamessa, che ha incontrato Palese, ha dichiarato che l’obiettivo di "Binari senza tempo" è unire lo Stivale, da Agrigento al Friuli. Dopo questo primo e importante passo, spettava alle istituzioni, Regione in testa, fare mosse giuste e celeri. Ma, da allora, poco s’è visto. «A febbraio ho scritto all’assessore regionale Maria Grazia Santoro, invitandola a prendere in considerazione il progetto di Fondazione – dice Palese –. Una proposta che ha destato interesse, ma poi il nulla. Non possiamo perdere questo treno: il rilancio della ferrovia passa necessariamente per la valorizzazione turistica del territorio, che ha ampie potenzialità di sviluppo, basti pensare al connubio treno e bici con la ciclovia Fvg3 che corre parallela alla linea. In Sicilia, Piemonte, Abruzzo, Toscana e Campania, grazie al progetto di Fondazione, si stanno creando le condizioni per un vero rilancio turistico, con enti pubblici e privati in prima linea».
Secondo Palese e Zanon, «il Friuli continua a vivere nel suo immobilismo autoreferenziale, e di questo passo non soltanto la linea non verrà mai più riaperta, ma il territorio subirà ulteriori penalizzazioni. Servono determinazione e coraggio, ma soprattutto iniziare a dialogare coi vertici di Fondazione, che, è bene ricordare, è partecipata per metà da Trenitalia, gestore che dovrebbe svolgere il servizio in Pedemontana, e per metà da Rfi, proprietaria della linea».
Quella della riattivazione della linea sembra una storia senza fine, ma Palese e Zanon non mollano. «Dopo l’incontro con Cantamessa, Palese ha dimostrato che il ripristino della tratta può diventare realtà – sottolinea Zanon –. La Regione ha in mano tutti gli elementi per procedere, dallo studio di fattibilità al sostegno dei Comuni. E’ tempo di chiudere positivamente questo capitolo».

mercoledì 3 agosto 2016

Puntualità ed affidabilità "svizzere" per il servizio ferroviario FVG

E’ stato reso pubblico a Trenitalia e Regione FVG il nostro report relativo ai dati del monitoraggio (periodo 01.01.2015 - 30.06.2016) della linea ferroviaria n. 15 Trieste C.le-Cervignano-Udine-Tarvisio BV.
Il monitoraggio tiene conto dei treni programmati dal lunedì al sabato (esclusi festivi, giornate di sciopero); in tutto sono stati monitorati 5.982 treni dal 01.01.2015 al 31.12.2015 e 3.018 dal 01.01.2016 al 30.06.2016.
I dati si riferiscono in particolare:
Puntualità entro i 5 min.: ritardi rilevati al capolinea >5 min. e inferiori a 10 min.
Puntualità entro i 10 min.: ritardi rilevati al capolinea > 10 min.
Affidabilità: tale indice tiene conto delle soppressioni, ovvero dei treni programmati e non circolati.
L’indice della puntualità tiene conto di tutte le cause imputabili a Trenitalia/RFI, mentre l’affidabilità non tiene conto delle soppressioni a causa sciopero. Tutti i dati del dossier sono stati confrontati con quelli ufficiali FS – Fonte Viaggiatreno.
Come noto la qualità del servizio nel corso del 2015 ha subito un sensibile miglioramento sia per puntualità che affidabilità, diventando così da "maglia nera" ad eccellenza nazionale.
La svolta è datata 30 gennaio 2015 quando i Comitati Pendolari regionali e la Regione FVG, hanno incontrato il nuovo direttore della Divisione Trasporto Pubblico Regionale, Trenitalia, Ing. Orazio Iacono.
mettere al primo posto il tema del trasporto regionale", ricordando che in Italia il trasporto regionale riguarda oltre 2 milioni di passeggeri al giorno e oltre 8 mila treni regionali quotidiani.
Quella è stata la riunione della svolta, con Trenitalia che, con un nuovo approccio, ha evidenziato la volontà “
Quell’incontro sarà ricordato per il metodo e per la chiarezza: dopo il disastroso 2014, l’ing. Iacono, ha presentato il nuovo piano aziendale basato essenzialmente su tre capisaldi:
nuova flotta data dagli 8 elettrotreni ETR 563 Civity acquistati dalla Regione FVG (dall’allora Giunta Tondo), i quali sono entrati in esercizio il 14 giugno 2015, facendo così terminare una brutta vicenda che si trascinava da oltre 2 anni e mezzo;
nuova organizzazione del lavoro dedicando al FVG una Direzione autonoma (prima invece condivisa con Veneto e Trentino A.A.) La riorganizzazione della struttura è stata affidata al dott. Simone Gorini, il quale sapientemente è diventato il riferimento per i Comitati dei Pendolari, con i quali è sorta una fattiva collaborazione che ha permesso da subito la soluzione di criticità contingenti, in primis la qualità del servizio offerto lungo la Tarvisio-Udine-Trieste, linea che versava in grave difficoltà sia per puntualità che affidabilità;
nuovo servizio di qualità per i pendolari: sottolineando con fermezza "il cambio di passo" con la gestione precedente, confermando la piena disponibilità ad una serena collaborazione con i Comitati dei Pendolari.
Analizzando nel dettaglio l’andamento delle performance del 2015 è doveroso sottolineare che il miglioramento del servizio non è esclusivamente dato dall’entrata in esercizio dei nuovi treni, che hanno sostituito le vecchie Ale801, ma è frutto di un processo graduale, grazie ad un vero e proprio lavoro di squadra, col costante coinvolgimento degli utenti e dei Comitati dei Pendolari con i quali non è mai mancato il dialogo e il recepimento di importanti feedback.
Già a maggio infatti, prima dell’entrata in esercizio dei nuovi ETR 563 Civity, le performances del servizio avevano rilevato parametri prestazionali d’eccellenza, portando il FVG ai vertici delle classifiche nazionali per puntualità e affidabilità.
Quello del FVG si può definire un vero e proprio “laboratorio”, che vede i rappresentanti dei pendolari affiancare i funzionari di Trenitalia e la Regione, in un percorso virtuoso che ha permesso di condividere le misure correttive e gli interventi più idonei per migliorare l’offerta ferroviaria regionale.

PUNTUALITA’
 Anno 2015 (dal 01.01.2015 al 31.12.2015)
la puntualità entro i 5 min. si è attestata al 94,28%, raggiungendo abbondantemente l’obiettivo contrattuale fissato per il 2015 nel 93,52%;
la puntualità entro i 10 min. ha evidenziato un 96,71%, contro l’89,59% del 2014 (+7,12%); Primo semestre 2016 (dal 01.01.2016 al 30.06.2016): non solo è stato confermato il trend positivo del 2015 ma i dati sono ulteriormente migliorati:
la puntualità entro i 5 minuti è pari a 96,94% contro il 91,92% rilevato nel medesimo periodo del 2015 (+5,02%); un risultato di assoluta eccellenza per la nostra linea superiore alla media regionale che si attesta al 95,80%. Performance di assoluto rilievo, tenendo conto che in fascia pendolare (ore 6-9 e 18-20), la puntualità a livello regionale si è attestata rispettivamente al 96.30% e al 95,20%.
la puntualità entro i 10 min. ha evidenziato a fine giugno un 98,40% (contro il 95,62 fatto registrare nel medesimo periodo dello scorso anno (+2,78%).

L’INDICE DI DISSERVIZIO è il parametro che tiene conto delle soppressioni e dei ritardi > 10 min.
Nel 2015 su 5.982 treni programmati sono stati rilevati 243 casi di disservizio contro i 665 accertati nel 2014 (su 5.954 treni) e i 333 del 2013 (su 6.885). Un netto miglioramento quindi delle condizioni del servizio rispetto al 2014, con una riduzione significativa del numero degli episodi di disservizio; miglioramento che è ancora più marcato tenendo conto dei dati del primo semestre del 2016, nel corso del quale si sono registrati 52 casi di disservizio contro i 167 verificatisi nel medesimo periodo del 2015 e i 315 del primo semestre 2014.
A fronte di ciò l’indice di disservizio è passato da 11,16% nel 2014 al 4,06% nel 2015 a all’1,85% nel primo semestre del 2016 (-9,31%).
Analizzando l'andamento per periodo si rileva che il 2015 - dopo aver scontato un pessimo inizio d’anno - è caratterizzato da un trend progressivo molto positivo; la qualità del servizio è man mano migliorata, consolidando nel corso dell’anno i risultati e chiudendo l'anno con ottime performance (da evidenziare che da marzo a dicembre 2015 la media dell’indice di disservizio si è attestata al 2,97%, contro l’11,10% rilevato nel medesimo periodo del 2014. Molto positivi sono stati i mesi di maggio (2,13%), settembre (1,58%), novembre (1,34%) e dicembre (2,16%), tutti al di sotto della soglia del 3%.
Il primo semestre del 2016 è caratterizzato da un indice di disservizio che rasenta quasi la perfezione: grazie ad una "puntualità svizzera" e un’affidabilità quasi totale, l’indice di disservizio ha registrato una media del 1,85%, con un fenomenale mese di marzo praticamente “perfetto” (0,91%).

AFFIDABILITA’: se il 2013, 2014 e il primo semestre del 2015 sono stati caratterizzati da un alto numero di soppressioni, la seconda metà del 2015, grazie all’entrata in esercizio del nuovo materiale rotabile, ha visto l’indice delle soppressione significativamente ridursi, fin quasi ad azzerarsi.
Nel 2013 si erano contate ben 81 soppressioni su 6.885 treni, pari a 6,75 soppressioni/mese; nel corso del 2014 le soppressioni sono state 51 su 5.954 treni programmati, pari a 4,25/mese e nei primi sei mesi del 2015 ben 37 su 3.040, pari a 6,16 soppressioni/mese. Successivamente si è evidenziato un netto cambio di rotta, con una significativa diminuzione delle soppressioni, con mesi che hanno registrato 0 treni soppressi (maggio 2015, settembre 2015, marzo, maggio e giugno 2016).
Il primo semestre del 2016 evidenzia una media di soppressioni di 1,33/mese su 3.018 treni programmati.
Particolarmente significativo à l’analisi dell’indice di affidabilità, il quale è passato dall’1,17% del 2013 (81 soppressioni su 6.885 treni programmati), all’attuale 0,26% del primo semestre 2016 (8 soppressioni su 3.018 treni programmati).

ASPETTATIVE FUTURE DEL SERVIZIO FERROVIARIO FVG
1) GARA PER L’ AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO FERROVIARIO REGIONALE
A fine 2014 è scaduto il contratto di servizio con Trenitalia, il quale è stato prorogato in data 31.03.2015 sino al 31.12.2016. Si è trattato di una proroga tecnica del contratto, in attesa del nuovo affidamento a seguito della futura pubblicazione del bando di gara.
La proroga ha assicurato la prosecuzione del servizio con Trenitalia fino al 31 dicembre 2016; è comunque prevista la possibilità di estensione di un ulteriore anno qualora alla data del 31 dicembre 2016 non risulti ancora conclusa la procedura di gara ad evidenza pubblica o non sia possibile l'effettivo avvio dei servizi da parte dell'eventuale nuovo aggiudicatario.
Il nuovo contratto sarà la "pietra miliare" per il futuro servizio ferroviario del FVG: il nostro auspico è che il nuovo contratto preveda parametri prestazionali rigidi e non interpretabili (es. programma d’esercizio, puntualità, affidamento, informazione, pulizia e biglietterie), nonché forme di ristoro in favore dell’utenza in caso di inadempimento da parte del gestore (es. bonus, già realtà consolidate in altre regioni italiane).
2) UNA RIVISITAZIONE GENERALE DELL’ORARIO CADERNZATO INTRODOTTO A DICEMBRE 2013, INDIVIDUANDO MISURE CORRETTIVE CHE POSSANO SUPERARE LE ATTUALI CARENZE CON UNA GENERALE RIDUZIONE DEI TEMPI DI PERCORRENZA.
E' necessario pianificare un cadenzamento strutturato dell’orario. Grazie alle performance del nuovo materiale rotabile, la partita ora si dovrà giocare sulla modifica dell'orario ferroviario di dicembre 2016, considerato che i treni Civity sono in grado di garantire una riduzione significativa degli attuali tempi di percorrenza.
3) ETR 564 CIVITY
Entro la fine del 2016 ci si augura che termini anche l’iter di omologazione degli altri 4 treni ETR 564 Civity, con alimentazione politensione, i quali saranno in grado di viaggiare sia lungo la rete austriaca che slovena. I treni in questione hanno già terminato l’iter di omologazione all’estero e a breve saranno impegnati nelle prove in linea, le quali si effettueranno come fatto per i gemelli ETR 563 in Toscana.
4) PENALI CONTRATTUALI CAF
A distanza di mesi nulla si sa su come la Regione FVG utilizzerà le penali contrattuali inflitte a CAF per il ritardo nella consegna dei treni Civity. Si tratta di 4,5 milioni di euro che potrebbero essere destinati per l’acquisto di uno o più moduli per gli ETR 564, in maniera da ampliare l’offerta per il servizio treno+bici, particolarmente apprezzato dagli utenti e turisti austriaci.
5) SERVIZIO TRENO+BICI
Da oltre un anno i Comitati dei Pendolari hanno proposto alla Regione FVG e a Trenitalia di sfruttare le livree dei nuovi treni Civity per finalità promozionali.
L’idea è quella di usufruire dei nuovi treni, utilizzandoli come veicolo di promozione turistica del territorio: la proposta prevede di predisporre sulle fiancate dei Civity dei semplici adesivi raffiguranti il logo della Ciclabile AlpeAdria, in maniera da rendere visibile la collocazione del modulo porta biciclette, nonché promuovere il servizio bici+treno lungo la linea 15 Tarvisio-Udine-Cervignano-Trieste. Un semplice, quanto banale intervento che purtroppo attende da mesi di essere realizzato.